CHIERI VINCE IL BANDO “RESTAURO AMBIENTALE SOSTENIBILE”: 320MILA EURO PER IL NUOVO PARCO TESSILE CHIERESE

L’area dell’ex scuola di via Tana diventerà un polmone verde che unirà i parchi Caselli e Tepice. Il Sindaco Alessandro Sicchiero: «Un polmone verde nel cuore della città che coniuga l’ambiente con la socialità.»

 

Il Comune di Chieri si è aggiudicato il bando “Restauro Ambientale Sostenibile” della Compagnia di San Paolo con il progetto «PATCH-PArcoTessileCHierese», che sarà finanziato con un contributo di 320mila euro. Il progetto è stato premiato insieme ad altri sette (5 in Piemonte e 2 in Liguria) scelti tra 119 che avevano presentato la candidatura. Il progetto consiste nel recupero e nella restituzione di un ‘bene comune’, ovvero la trasformazione in parco urbano dell’area occupata dall’edificio della ex scuola di via Tana (la scuola Angelo Mosso). Il compendio scolastico, attualmente in pessime condizioni, sarà demolito, e al suo posto sorgerà un’area verde, con spazi attrezzati per il gioco e lo sport, che collegherà il Parco dell’area Caselli con  il Parco Tepice del Pellegrino. «Grazie a questo progetto nascerà una sorta di ‘corona verde’ interna a Chieri – spiega l’assessore all’Ambiente Massimo CEPPI – Restituiamo un ‘bene comune’ alla città e colleghiamo due parchi, realizzando così una connessione tra le aree verdi che si sviluppano tra il rio Tepice e l’antica cinta muraria. PATCH, ovvero ‘pezza’, perché il parco sarà quel tassello ancora mancante che consentirà di collegare parti della città già recuperate e valorizzate. Ma il richiamo alla stoffa vuole evocare anche la tradizione tessile chierese. Il progetto è il frutto di un percorso innovativo che ha coinvolto il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, il Politecnico di Torino,  Legambiente, l’associazione Tra Me, la rete delle associazioni ambientaliste, culturali e sociali chieresi che hanno contribuito alla preparazione del dossier di candidatura». La scuola Angelo Mosso venne dismessa nella seconda metà degli anni Duemila. Dopo un periodo di abbandono, la Giunta Lancione (centro destra) decise di rendere edificabile l’area. Si prevedeva la realizzazione di una cinquantina di alloggi. Il Pd, allora all’opposizione, presentò un ricordo in Regione Piemonte e un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Il bene venne comunque messo in vendita ma il promissario acquirente rinunciò ad andare in atto. Il Comune di Chieri, dopo aver recuperato la piena disponibilità dell’immobile, ha deciso di ridestinare l’area a servizi, riqualificandola a verde. È già in itinere la variante urbanistica, ora si dovrà predisporre il preliminare per poter arrivare al progetto definitivo, probabilmente entro un anno e mezzo. «Si tratta di un tassello molto importante nel sistema del verde cittadino – spiega l’assessore all’Urbanistica e alla Manutenzione della città Flavia BIANCHI – vogliamo irrorare di verde la nostra città, ampliando l’offerta naturalistica. Anziché un’ulteriore area residenziale con nuove abitazioni, un parco al servizio dei cittadini. Un progetto rilevante sotto il profilo non solo ambientale ma anche urbanistico e sociale».

Alla predisposizione del dossier di candidatura ha collaborato Cristina Cassavia, giovane architetto, che si è recentemente laureata in progettazione delle aree verdi proprio con una tesi sull’area Caselli. «L’aggiudicazione di questo bando costituisce un importante risultato, ci consente di inserire un polmone verde nel cuore della città coniugando l’ambiente con la socialità – commenta il Sindaco Alessandro SICCHIERO – Come Giunta abbiamo voluto potenziare l’ufficio che si occupa dei bandi, così da riuscire ad ottenere preziose risorse da investire in progetti di riqualificazione urbana. Così è stato con RestArt, il progetto che ci consentirà di valorizzare gli spazi dell’Imbiancheria del Vajro, e ora con PATCH-PArcoTessileCHierese»

Il nuovo parco urbano «PArco Tessile CHierese PA.T.CH – Recupero e restituzione di un bene comune» vuole rievocare la memoria storica della città: oltre alla piazza alberata principale denominata “Smart Area”, ci saranno un’area giochi, uno skatepark e un giardino delle tappezzanti, con l’inserimento di specie tintoire (tutte le specie vegetali saranno autoctone). Grandi alberi si svilupperanno verticalmente richiamando la grandiosità della chiesa juvarriana demolita in età napoleonica, mentre l’utilizzo del colore blu nella pavimentazione richiamerà il gualdo, pianta tintoria utilizzata dalle fabbriche tessili.