COVID, CHIERI, SICCHIERO: “A BREVE ATTIVO UN CAMPER PER EFFETTUARE TAMPONI 7 GIORNI SU 7”

Il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero: «Hot spot scolastico a Chieri? Prosegue la verifica sui locali comunali ma bisogna essere seri, servono precise caratteristiche. Se qualche privato ritiene di avere un luogo idoneo, si faccia avanti.»

 «Nei giorni scorsi con il Direttore Generale dell’AslTO5, il dottor Massimo Uberti, abbiamo effettuato un sopralluogo e individuato un’area, nei pressi del cimitero, idonea a ospitare un camper destinato ad effettuare tamponi agli adulti, sette giorni su sette. In questo modo si potenzierà l’attività di ‘tamponaggio’ a Chieri. Se tutto funzionerà al meglio, non si esclude di poter ricorrere ad un camper anche per effettuare tamponi a studenti, docenti e personale scolastico. Come Comune stiamo proseguendo nella ricerca di un locale adatto come hot spot scolastico, che verrebbe così ad aggiungersi a quelli già operativi a Moncalieri e Carmagnola. Ma bisogna essere seri. Non basta un luogo qualsiasi, il locale deve avere precise caratteristiche per poter ospitare tre operatori e due pazienti nel rispetto delle norme sul Covid-19, e due postazioni distanziate, una per caricare i dati sulla piattaforma e l’altra con una poltroncina per eseguire il tampone. Si devono poter prevedere due ingressi, uno in entrata e uno in uscita, così da riuscire a gestire afflussi anche superiori al centinaio di persone da tamponare, accompagnate da uno più parenti. Il locale deve essere riscaldato, e, dovendo i pazienti aspettare all’esterno, occorre una copertura. Mi pare evidente che non basta la buona volontà da parte dell’amministrazione, si tratta di individuare un locale corrispondente alle caratteristiche suddette e immediatamente disponibile. Cosa non semplice. Per questo mi rivolgo ai privati: se ritengono di avere a disposizione un locale siffatto, si facciano avanti, l’amministrazione certamente farà la sua parte. Non accetto, invece, che si faccia passare il Comune come insensibile alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie, e meno collaborativo rispetto ad altri. Peraltro, voglio ricordare che i locali che ospitano l’hot spot scolastico a Moncalieri appartengono all’Asl e non sono messi a disponibilità dal Comune, come qualcuno ha erroneamente affermato».