UN RISTORATORE DI AGRATE: “CARO CONTE CON UN DECRETO HAI DISTRUTTO TUTTO…”
Dilaga la protesta da Napoli a Roma e in molte città d’Italia. Mini lockdown fino al 24 novembre, con nuovi divieti e regole. Dopo tale data le decisioni saranno conseguenti ai numeri della pandemia che, benché attesa, sembra averci colti nuovamente impreparati, meglio della passata primavera ma comunque non sufficientemente preparati. Cresce quindi la protesta di ristoratori e commercianti ed è critica la Confindustria. Anche in provincia, nei paesi immersi nella campagna, non mancano le critiche più o meno veementi e le iniziative, anche singolari, in cui si sfoga la rabbia trattenuta a seguito dell’ultimo DPCM del Presidente Conte, con relativi divieti e chiusure. Silvano Pauletto, ristoratore del locale “Le Candele” di Agrate Conturbia, sulle colline del Novarese, ha espresso la sua rabbia sui social in particolare per la chiusura dei ristoranti alle 18. Riprendiamo un paio di passi del suo manifesto che sta facendo il giro del web: “Caro Conte ci sono voluti 16 anni per tirare su il nostro ristorante e tu con un decreto hai distrutto tutto. Ci hai fatto chiudere proprio la sera dove coprivamo i costi della giornata e adesso senza incassi come paghiamo bollette, affitti, fornitori e tasse ?…. Grazie per la tomba che ci hai preparato perché ormai siamo rovinati”.
E.D.P.