Sacco: “Situazione critica in molte case di riposo, meritano più attenzione”

Rachele Sacco

“La situazione delle case di riposo e delle residenze nonché delle case di cura piemontesi rischia di diventare critica con il diffondersi dell’epidemia. La chiamata della Regione per la manifestazione di interesse per operatori per prestare servizio nelle attrezzande strutture Covid va nella direzione di potenziare tutti i ricoveri possibili per i pazienti del coronavirus. Il problema che attanaglia il sistema pubblico che necessita di più operatori, però, è comune anche alle strutture private e convenzionate dove il numero di ospiti positivi aumenta di ora in ora. Ci sono case di riposo che hanno oltre il 50% di ospiti positivi, non solo, la questione riguarda in particolare anche i dipendenti di queste strutture. Moltissimi infermieri, inservienti e oss diventano positivi a contatto con gli ospiti. Attualmente sono numerose le strutture che operano a ranghi ridotti, con molti dipendenti in quarantena e isolamento, con un preoccupante aggravio di lavoro per chi non è positivo con tutti i rischi che ne conseguono. Ci sono giunte voci da inservienti di case di riposo della zona che a causa delle tante defezioni, in questi casi quasi la metà del personale, si trovano a fare prolungati orari di lavoro, a sorvegliare molti più ospiti di quanto spetterebbe e, spesso, con attrezzature insufficienti. Su queste situazioni di particolare criticità le istituzioni dovrebbero porre particolare vigilanza, se sussistono per queste ancora le condizioni per poter operare o non sarebbe meglio trasferire gli ospiti in luoghi idonei con le risorse necessarie per prendersi cura delle persone. C’è il timore, infatti, che in queste strutture che ospitano già normalmente persone fragili, debilitate da altre patologie, di età avanzata, non siano adeguatamente seguiti e possano aggravarsi e morire senza le dovute cure. Per queste strutture, per i loro ospiti e per i loro dipendenti chiediamo più attenzione e vigilanza e l’iniezione delle risorse necessarie.” Lo scrive in una  nota Rachele Sacco – Consigliere comunale di Chieri (Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale insieme)