“Case di riposo al collasso, anche al Giovanni XXIII di Chieri situazione preoccupante”

“Ieri si è parlato della Rsa San Giuseppe di Castelnuovo Don Bosco, evidenziandone problemi e criticità. Come spesso accade è come sollevare il coperchio al Vaso di Pandora. Oggi mi giungono notizie che anche alla casa di riposo Giovanni XXIII di Chieri la situazione è preoccupante. Alla residenza per anziani chierese, infatti, risulta che ci sia un solo infermiere per i sessanta ospiti, il resto del personale sono operatori. Ovviamente ben al di sotto degli standard previsti soprattutto nel periodo che stiamo vivendo. Ci chiediamo se della situazione sia al corrente l’amministrazione comunale e il Sindaco Sicchiero stesso, che come tutti sanno rappresenta l’autorità sanitaria locale. Ci chiediamo se non sia opportuno approfondire le condizioni e la gestione della struttura, di verificare in che modo vengono accudite le persone e i casi di positività eventuali. Infine, torniamo sulla questione già posta che riguarda il personale, anche questo esposto a turni massacranti, al rischio sanitario, per sopperire alle lacune, alle assenze, ai quali va tutta la mia solidarietà, ma che andrebbero aiutati con risorse. Se le strutture, come le case di riposo, non sono in grado di gestire i propri ospiti, in particolare di tutelarli dall’epidemia, venga in soccorso la sanità pubblica, si trasferisca personale necessario o si trasferiscano in strutture adeguate le persone. Nessuno deve essere abbandonato né trascurato”. Lo scrive in una nota  Rachele Sacco – Consigliere comunale di Chieri (Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale insieme)