Alba- Tre maxi panettoni Albertengo battuti all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba

Tre grandi Panettoni Albertengo sono stati battuti tra i lotti di grandi esemplari di tartufi bianchi e magnum di Barolo e Barbaresco della XXI Edizione dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, evento internazionale di solidarietà ospitata al Castello di Grinzane Cavour in collegamento con Hong Kong, Mosca, Dubai e Singapore.

Anche quest’anno negli ultimi tre lotti dell’evento benefico, che si è svolto nonostante l’emergenza pandemica in corso, sono stati assegnati anche i Panettoni «big size» prodotti da Albertengo, storica azienda di Torre San Giorgio (Cn), che ogni anno produce un milione e mezzo tra panettoni e colombe.

Il Panettone da 20 kg era nel lotto finale battuto da un imprenditore di Hong Kong per 100 mila euro con un Tartufo Bianco d’Alba del peso di 900 grammi. I due da 10 chili sono stati battuti con un tartufo Bianco d’Alba di 240 grammi e uno di 270 grammi, aggiudicati a due imprenditori del territorio.

Il ricavato complessivo dell’edizione 2019 dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba ammonta a 482 mila euro.

Livia e Massimo Albertengo hanno assistito online all’Asta: «Siamo orgogliosi di aver dato, anche quest’anno, il nostro piccolo contributo – dicono – Parte del ricavato resterà sul territorio e sarà devoluto a finanziare l’ospitalità di giovani medici specializzandi in arrivo in Piemonte per supportare i reparti Covid-19 degli ospedali in difficoltà. In un momento che ci vede tutti in difficoltà, è importante rimanere uniti e dare un valore concreto alla solidarietà».

L’altra parte del ricavato andrà, come di consueto, all’Istituto “Mother’s Choice” di Hong Kong che aiuta bambini senza famiglia e giovani madri in difficoltà; a Mosca il sostegno andrà al Dmitry Rogachev National Medical Research Center of Pediatric Hematology, Oncology and Immunology, centro di ricerca d’avanguardia specializzato per le malattie ematologiche, oncologiche ed immunologiche dell’infanzia e nella diagnostica molecolare; a Singapore, tributaria dei fondi raccolti sarà la World Food Future – Educate, discern, nourish, realtà di promozione dell’educazione al cibo e della consapevolezza dei consumi e rivolto ai bambini dai 7 ai 12 anni provenienti da famiglie disagiate.

ALBERTENGO PANETTONI: LA STORIA

Maestri dell’arte bianca già dalla fine dell’Ottocento, gli Albertengo sfornavano pane fresco ogni mattina per gli abitanti di Torre San Giorgio, in provincia di Cuneo, in un’antica panetteria ai piedi del Monviso.

Negli anni Cinquanta del secolo scorso Domenico Albertengo, che aveva ereditato il mestiere dai suoi nonni, intuì che era arrivato il momento di aggiungere qualcosa di nuovo alla produzione di famiglia e, insieme allo moglie Caterina, iniziò a preparare i suoi primi panettoni alla piemontese: nel soffice impasto del panettone Albertengo, la grande conoscenza dell’arte della panificazione, dei segreti della lievitazione naturale e dell’importanza di materie prime di qualità rappresentarono fin da subito le chiavi di un successo straordinario; i riconoscimenti non si fecero attendere.

Oggi questa tradizione è portata avanti dai figli di Domenico, Livia e Massimo, sempre affiancati da mamma Caterina, presidente dell’azienda: con circa un milione e mezzo tra panettoni e colombe prodotte ogni anno, Albertengo sa riunire la sapienza della pasticceria artigianale ai metodi di lavorazione e alla garanzia di qualità di una grande azienda moderna.

Albertengo è specializzato nella produzione di maxi formati del Panettone Classico da 5, 10 e 20 chili e nell’ormai trentennale produzione di panettoni al vino. Quest’anno il Panettone al Moscato festeggia i 30 anni.

La novità del 2020 è la Selezione Piemonte, una linea di Panettoni in cui sono protagoniste alcune eccezionali materie prime piemontesi: la nocciola Tonda Gentile IGP coltivata nell’azienda agricola della famiglia Albertengo a Levice, in Alta Langa, il burro di panna ricavato da latte piemontese e il Moscato di Santo Stefano Belbo.