“Con zona arancione tornino in classe anche i ragazzi di seconda e terza media”
“Esprimo soddisfazione per il passaggio alla zona arancione, segno che la situazione in Piemonte va migliorando, ma perché tenere ancora a casa gli studenti delle seconde e terze delle medie? Ora riapriranno molte attività e le persone potranno tornare a lavorare, come si farà con ragazzi di 12 e 13 anni (alcuni soli per parte della giornata), mentre i genitori sono al lavoro? Dopo diverse settimane di zona rossa comincia a diventare difficile, oneroso e spesso complesso per numerose famiglie. Se la scelta, poi, è dettata dalla questione del sovraffollamento dei trasporti pubblici, giova ricordare come la maggior parte degli studenti di questa età non usufruiscono di mezzi pubblici per recarsi a lezione. Tanti si recano con mezzi privati oppure con servizi di scuolabus dedicati. Inoltre, i maggiori affollamenti si creano con gli studenti delle Superiori, mentre l’impatto d quelli delle medie sarebbe, a mio giudizio, ininfluente. Facciamo appello al presidente Alberto Cirio perché sottoponga la questione agli esperti e al Ministero della Sanità. E’ chiaro a tutti di quanto, in questo momento, prioritaria sia la salvaguardia della salute di tutti, però, così come si cerca di riaprire le attività per evitare tracolli economici, così bisogna ricordarsi di quanto sia importante l’istruzione per le future generazioni (la didattica a distanza per quanto utile non è certo paragonabile all’efficacia di quella in presenza)” Così, Rachele Sacco – Consigliere comunale di Chieri (Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale insieme)