LIBRI – La notte dei Saraceni di Cesare Melchiori
Di Cesare Melchiori (foto) si era già parlato in occasione dell’ultimo romanzo scritto da tale autore, chierese d’adozione, “Dillo alla Regina” Neos Edizioni – Torino, un giallo ambientato nell’ Italia contemporanea. Ma spaziando tra i romanzi precedenti, con l’approssimarsi di queste festività così diverse, pare opportuno parlare di “La notte dei Saraceni” (Fratelli Frilli Editori), che inizia proprio nella notte di Natale del 1543.
La notte dei Saraceni, infatti, racconta una storia lontana nel tempo ma ancora viva nelle nostre radici, una storia che potrebbe essere quella di un nostro avo e che nella sua meravigliosa durezza, ci commuove e ci scuote, perché parla del nostro passato, di liguri, di piemontesi, di italiani.
Il narratore tiene le fila da remoto e con una lingua ricercata e preziosa ci trattiene le spalle, ci sbarra la strada dell’immedesimazione, imponendoci un distacco consapevole per immergerci al meglio nelle vicende di Tommaso. Inizialmente la sua lingua pare escluderci, rigettarci, ma in verità ci guida pian piano e ci porta nel cuore pulsante della vicenda. Ci permette di seguire Tommaso, la sua famiglia, la sua dolce Marianna e i mille personaggi che popolano la storia, da un punto di vista privilegiato e a tratti panoramico, come se li vedessimo dall’alto, in una visione onirica, in volo, che a tratti si avvicina al terreno e in altri si alza, per fondere in un unico sguardo la storia particolare con quella più grande: la Storia.
Monica Pelissero