LA SCOMPARSA DELLO STORICO DELL’ARTE GIOVANNI ROMANO, ERA NATO A CARMAGNOLA.
Protagonista della cultura visiva piemontese, e non solo, Giovanni Romano è scomparso all’età di 81 anni. Nato a Carmagnola il 20 febbraio 1939, e morto lo scorso 24 dicembre, è stato uno storico dell’arte, professore emerito dell’Università degli Studi di Torino e socio dell’Accademia delle Scienze torinese, per la classe di Scienze morali, storiche e filologiche. Un’esperienza, la sua, scandita dagli studi di filologia, che ha approfondito seguendo il pensiero di Roberto Longhi, dall’impegno presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte e, tra le molte iniziative e mostre organizzate, la promozione del progetto di riordino della Galleria Sabauda di Torino. Autore di studi sull’arte del Rinascimento piemontese e lombardo, di ricerche sull’opera di Defendente Ferrari, Gandolfino da Roreto e Gaudenzio Ferrari e di numerosi contributi scientifici, che ha lasciato ai giovani ricercatori, Giovanni Romano ha diretto la collana editoriale “Arte in Piemonte” della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Nel 1982 ha curato la mostra “Gaudenzio Ferrari e la sua scuola. I cartoni cinquecenteschi dell’Accademia Albertina”, corredata da un documentato e prezioso catalogo, in cui si legge: “si è scelto di esporre tutti i cartoni direttamente legati a Gaudenzio, e alla sua fortuna tra Piemonte e Lombardia, illustrandoli con una schedatura che diventasse strumento di lavoro affidabile per chi negli anni futuri, tornerà a riflettere sulla scuola pittorica vercellese (un argomento tutt’altro che esaurito)…” (Giovanni Romano).
E proprio l’attuale Presidente dell’Accademia Paola Gribaudo e il Direttore Edoardo Di Mauro, hanno dedicato il nuovo e pregevole volume sui cartoni gaudenziani, edito da pochi giorni da Skira/AlbertinaPress, alla sua memoria. Ricerche, studi e pubblicazioni esprimono la passione e l’intenso dialogo tra Romano e la cultura dell’arte.
Angelo Mistrangelo