AREA TABASSO, UN ’BENE COMUNE’…PER ADDETTI AI LAVORI?

Mattei Ugo                                                          di Serena Goldin

 

Ieri, 15 gennaio 2015, si è tenuto in Sala Conceria alle ore 18.30 un incontro sul caldo tema dell’area Tabasso. “Una sala 200 posti a sedere dove il  70% sono consiglieri comunali, ex consiglieri, assessori, ex assessori, iscritti al PD, al Movimento 5 stelle e agli altri partiti. Il 10% sono dipendenti del Comune: dal segretario generale, ai dirigenti e funzionari e staff dell’assessore Mattei. Il 15% comitati o associazioni legate al pd e infine il 5% di cittadini curiosi, ossia solo 10 persone di cui 3 giornalisti..”. Questa la dichiarazione rilasciata da Antonio Zullo, ex assessore alle politiche sociali, nonché attuale consigliere comunale e capogruppo di Lista per Chieri. Ma vediamo come si è svolto l’incontro: Il sindaco Claudio Martano, nel suo intervento introduttivo, ha sostenuto che si devono cercare delle soluzioni sostenibili per la città, sebbene potrebbero non essere semplici, dichiarando che si sta iniziando un percorso nuovo che, se da un lato offre possibilità prima inesistenti con delle possibili soluzioni per un’area ricca di potenziale, dall’altro ci saranno comunque ostacoli e limiti da affrontare, soprattutto da un punto di vista economico e logistico. L’ideologia di base all’approccio da seguire è di essere disponibili ad ascoltare e vagliare tutte le idee per poi scegliere le più efficaci. Martano, poi, presenta il vicesindaco Ugo Mattei, autore dell’adattamento del Regolamento sui Beni Comuni nonché figura di riferimento. Mattei centra il suo discorso sul concetto ideologico di bene comune e condivisione, prendendo sostanzialmente l’area Tabasso ad esempio. “L’area Tabasso è un bene comune: una collettività intercorso questo periodo ha individuato l’idea che intorno a quel luogo sia necessario raccogliere l’intelligenza collettiva. Garantire un bene comune s’intende dare un bene a chi ancora non c’è; in tal senso, l’area Tabasso ha una vocazione culturale: è un luogo nato per soddisfare un certo sistema economico (tessile), che ora non può restare inutilizzato, attorno cui costruire un nuovo modello economico – afferma il vicesindaco- Chieri Comune per Beni Comuni è un nuovo progetto di sperimentazione ambizione e l’area Tabasso è il luogo centrale per la città, inerente alla Chieri del tessile. Sarebbe come se Torino decidesse di gestire il Lingotto intraprendendo un cammino con la popolazione- esemplifica per poi dichiarare ancora- nessuno ha mai cercato di affrontare il tema della riconversione di un sito mediante il modello di compartecipazione come previsto per un’area come quella della Tabasso. Essenziale sarà dunque creare le basi giuridiche e istituzionali per fare avanzare questo progetto”.

Tra gli interventi, quello dell’avvocato Livio Vezzoso, che si è chiesto ‘qual è il grado di rappresentatività della collettività’ in quel che si sta facendo. Prossimi incontri del neocostituito Comitato dell’Area Tabasso: 19 e 20 gennaio. Aspettando progetti concreti…

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