Asl To 5 e ospedale unico, c’è la perizia: “Vadò idonea, ma servono interventi aggiuntivi”

L’area di Vadò su cui dovrebbe sorgere l’ospedale unico dell’asl TO5

E’ stato consegnato all’Asl TO5 il risultato della perizia idrogeologica, idraulica e sismica per l’area del nuovo Ospedale Unico. «Abbiamo ricevuto la perizia asseverata commissionata al Politecnico di Torino – ha spiegato il direttore generale Massimo Uberti -. Tale perizia ha indicato come l’area in località Vadò a Moncalieri sia “tecnicamente idonea” alla realizzazione del nuovo Ospedale unico dell’Asl TO5, pur suggerendo degli interventi cautelativi per garantire la sicurezza geologica, idraulica, geotecnica e sismica». La perizia è stata trasmessa all’Assessorato che aveva richiesto questo approfondimento per le valutazioni conseguenti.

Dal punto di vista tecnico sarà necessario valutare gli interventi per la totale messa in sicurezza del sito suggeriti dal documento.

In particolare, sotto l’aspetto idrogeologico e idraulico nella relazione si attesta che “al fine di scongiurare danni alle strutture, connesse alle risalite temporanee del livello piezometrico (livelli stabilizzati di acqua di falda in pozzi limitrofi.) in corrispondenza di eventi meteorologici particolarmente intensi, occorrerà altresì prevedere idoneo sistema di pompaggio tramite pozzi ed evacuazione delle acque. Tale sistema andrà adeguatamente definito e dimensionato in sede progettuale. In considerazione delle oscillazioni stagionali è necessario attivare un sistema di misura continuo mediante sonde multiparametriche. Il contesto complessivo in cui si colloca l’area in esame è tuttavia caratterizzato dalla presenza di ampi aree con significativa suscettibilità a rischio di esondazione da corsi d’acqua appartenenti al reticolo idrogeografico principale, con potenziale rischio di interruzione di alcune vie d’accesso: occorrerà pertanto dotarsi di apposito piano di gestione delle emergenze che identifichi le vie d’accesso ed i percorsi alternativi da utilizzare nei diversi scenari di esondazione.

Per garantire il mantenimento di condizioni di pericolosità idraulica bassa, sembra peraltro opportuno prevedere, in accordo con gli enti preposti alla manutenzione idraulica del territorio, un apposito piano di area per il monitoraggio e la manutenzione degli alvei e delle opere di difesa”.

Dal punto di vista sismico le caratteristiche geotecniche dei terreni sono variabili arealmente e non omogenee verticalmente. Una condizione che, unita alla quota oscillante della falda, potrebbe indurre cedimenti differenziali in un fabbricato impostato su fondazioni superficiali. I cedimenti differenziali non sono ammissibili in un’opera strategica e per definizione vincolata a rigidezze strutturali elevate. Pertanto in sede di progettazione della struttura dell’edificio, si dovrà prevedere un sistema di fondazioni profonde (pali). Tenendo conto del carattere strategico del manufatto e della necessità di ottemperare alle normative antisismiche, il sistema fondazionale dovrà prevedere un grigliato bidirezionale di travi di fondazione a collegamento di tutti i pilastri e setti portanti dell’edificio, impostato sulle teste delle palificate da realizzarsi al di sotto di ciascun elemento portante verticale.

Per tali motivi potrebbe essere opportuno rivedere alcune parti del progetto ed effettuare un’attenta valutazione sui costi aggiuntivi che ne potrebbero derivare.