“OSPEDALE UNICO: LA PERIZIA CONFERMA, L’AREA DI CENASCO A MONCALIERI E’ AREA ESONDABILE. ORA SI CERCHINO ALTERNATIVE VALIDE”
NICCO (FDI): “PIETRA TOMBALE SUL VADO’,
“Ora c’è anche la perizia del Politecnico a certificare quello che in realtà tutti sapevano: l’area di Moncalieri ipotizzata per costruire l’ospedale unico è rischio di esondazione, e soprattutto lo sono le sue vie di accesso. Ecco lo stralcio della perizia:
“La specifica area in esame presenta caratteristiche di limitata esposizione al rischio… pur risultando lambita dai profili di esondazione e comunque inserita in un contesto spaziale con AMPIE AREE A RISCHIO MEDIO ED ELEVATO. Non deve essere tuttavia sottovalutato il contesto complessivo in cui si colloca l’area in esame, caratterizzato dalla presenza di AMPIE AREE CON SIGNIFICATIVA SUSCETTIBILITÀ A RISCHIO DI ESONDAZIONE da corsi d’acqua, CON POTENZIALE RISCHIO DI INTERRUZIONE DI ALCUNE VIE DI ACCESSO. E’ infine da considerare il RISCHIO DERIVANTE DA LOCALI ALLAGAMENTI DOVUTI ALLA NON COMPLETA CAPACITÀ DEI SUOLI DI ASSORBIRE L’ACQUA IN OCCASIONE DI EVENTI PLUVIOMETRICI estremi. Vi è evidenza che TALE FENOMENO E’ POTENZIALMENTE RILEVANTE PER L’AREA IN ESAME, seppur con eventi con alto tempo di ritorno”. In una area verde a rischio esondazione come questa, si può tranquillamente continuare a coltivare il mais, ma sicuramente non è possibile costruirvi un ospedale, se non accollandosi il rischio delle alluvioni alla struttura, delle alluvioni alle strade di accesso e soprattutto spendendo molti più soldi pubblici per tentare mitigare i rischi idrogeologici, che continuerebbero comunque ad essere sempre ben presenti. E’ evidente che un ente pubblico non può correre questi rischi (troppo spesso in passato è stato fatto e i risultati si vedono); credo che la Regione debba verificare con urgenza la presenza di altre zone alternative non esondabili, più sane e baricentriche su cui costruire l’ospedale unico dell’Asl To5, come del resto deliberato dal Consiglio Regionale un paio di mesi fa. Possiamo dire ora che bene ha fatto l’assessore Icardi a chiedere una perizia risolutiva sull’esondabilità della zona, in modo da non commettere l’errore fatto da altri suoi colleghi e predecessori di costruire un edificio pubblico in zone a rischio idrogeologico, operazione che una pubblica amministrazione ed un buon assessore non può fare, specialmente quando esistono alternative più valide. Anche l’Asl pare in linea con questo pensiero tant’è che così si esprime “Per tali motivi potrebbe essere opportuno rivedere alcune parti del progetto ed effettuare un’attenta valutazione sui costi aggiuntivi che ne potrebbero derivare.” Lo scrive in una nota il consigliere regionale Davide Nicco, già sindaco di Villastellone.
Davide Nicco