PIEMONTE ARTE: THEO GALLINO, DE FALCO, MUSEO FICO, TALLEC, COLOMBO, PARTITA LAMPO…

THEO GALLINO A SPAZIO MINERVA TRA “10 ARTISTI LIBERI DI VOLARE”Theo Gallino

L’arte come libera espressione, come condivisione e necessità di testimoniare il presente. E’ l’idea guida di Spazio Minerva, che a Montescudaio, in Toscana, ha aderito sabato 17 gennaio alla Notte Rossa promossa da Arci Toscana con la mostra “10 artisti liberi di volare”. Tra essi, il chierese Theo Gallino (nella foto con la sua opera), che evoca la leggerezza con un volo di farfalle su cartoncino.

 

PRIVATE PARKING ALLA MIRAFIORI GALERIE

Nello spazio della Mirafiori Galerie – Mirafiori Motor Village, in piazza Cattaneo, è aperta la mostra «Private parking…» dell’artista Tommaso de Falco De Falco(orario: lun.- ven.9-20, sab.9-19,30, dom.9,30-13/15-19,30, sino al 1° marzo). Nelle tele dell’eclettico pittore de Falco rivivono auto distrutte, invecchiate, rottamate e l’emozionante recupero della Vespa GS.

Si tratta di un suggestivo percorso attraverso mitici veicoli tra passato e futuro, tra la Cinquecento e la Fiat 750 Carabinieri, in una sorta di memoria del tempo e delle trasformazioni del costume e dei consumi, sino all’immagine dell’Ape Car.

Organizzata in collaborazione con PassepARTout Unconventiona Gallery di Milano, l’esposizione si snoda attraverso ricordi e il racconto di un particolare e personalissimo vissuto.

Angelo Mistrangelo

                                                                      

TORINO, MUSEO ETTORE FICO: “MEFamily”

Adulti e bambini possono trascorrere insieme, all’interno degli spazi del Museo, un intenso e divertente pomeriggio dedicato all’arte. Nel weekend, le famiglie trovano nel MEF un luogo ospitale e ricco di stimoli nel quale intrecciare attitudini e abilità personali.

domenica 25 gennaio 2015

dalle 15.30 alle 17.30 circa

per adulti e bambini 5-12 anni

ingresso, visita, laboratorio e merenda € 6 a partecipante

paesaggio fra terra e cemento

Ettore Fico fu un attento osservatore dei cambiamenti del paesaggio e registrò, con gli strumenti della pittura e del disegno, le progressive e rapide trasformazioni di Torino. La periferia viene divorata dalla città, gli orti urbani crescono a ridosso di immensi caseggiati e il cemento ruba sempre più spazio alla terra. Una buona occasione per raccontare in modo coinvolgente le trasformazioni che hanno visto protagonista anche Barriera di Milano. In laboratorio, proveremo a intrecciare e ribaltare sguardi e punti di vista sulla città creando divertenti collage dal sapore

un po’ surreale…

prenotazioni

Area Educativa / 011.852510 / edu@museofico.it

 

SALONE OFF 365 : L’ILLUSTRATORE OLIVIER TALLEC OSPITE CON I SUOI LUPO & LUPETTOTallec lupo e lupetto 2

Il Salone Off 365 accoglie il nuovo anno con uno degli illustratori più dotati del panorama dei libri per bambini e ragazzi, conosciuto e apprezzato per i suoi poetici disegni: l’artista francese Olivier Tallec. Illustratore di cartonati, albi e fumetti, di fiabe classiche e moderne, dove ogni pagina ricorda un dipinto, Tallec è vincitore del Premio nazionale Nati per Leggere 2014 con Lupo & Lupetto (Edizioni Clichy, 2013), titolo apripista della serie che vede ora in libreria Lupo & Lupetto II, di cui è annunciato il terzo libro a maggio.

Due gli appuntamenti in programma al Salone Off 365, organizzati in collaborazione con Edizioni Clichy, Premio nazionale Nati per Leggere e Alir – Associazione Librerie Indipendenti per Ragazzi.

Mercoledì 28 gennaio 2015 alle ore 17.30 Olivier Tallec è alla Biblioteca civica Alberto Geisser (Corso Casale, 5 – Parco Michelotti – Torino), dove con la sua matita poetica e ironica darà vita ai personaggi che lo hanno reso celebre, accompagnato dalle letture tratte dai suoi lavori: figure animali (lupi, orsi, gufi, ecc) e umane, sospese fra sogno e realtà, espresse con tratti semplici e delicati, capaci di raccontare le fiabe, il mondo e i grandi temi come l’amicizia attraverso gli occhi e la sensibilità di un bambino. L’appuntamento, a ingresso libero, è organizzato in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi.

Giovedì 29 gennaio alle ore 9.30 Tallec è al Centro Sperimentale di Cinematografia, Dipartimento di Animazione (Via Jacopo Durandi 10 – Torino), dove incontra gli studenti per raccontare loro come nascono i suoi personaggi, come sceglie le storie da illustrare, quali sono le tecniche che privilegia, qual è stato il suo percorso formativo. L’incontro è coordinato da Marco Pautasso del Salone Internazionale del Libro.

Agli appuntamenti sarà presente la libreria Il mondo delle meraviglie (ilmondodellemeraviglie.com – 011883441) con una selezione di proposte editoriali sul tema.

Info: www.salonelibro.it – 011.5184268

 

TORINO, GIOVEDI’ 22 GENNAIO: PICASSO, MAGELLANO E L’ART MARKET INTERNAZIONALE Picasso o Magellano

Lectio Magistralis “Art Market” di Paolo Turati – giovedì 22 gennaio 2015 h 18.30 – Palazzo Saluzzo Paesana –

 

Lectio Magistralis “Picasso o… Magellano? Che bussola seguire nei flussi e riflussi dell’Art Market internazionale” – a cura di Paolo Turati

Giovedì 22 gennaio 2015 ore 18.30

Palazzo Saluzzo Paesana – L’’Appartamento Padronale – Via della Consolata 1bis – Torino

 

LONATE POZZOLO, “SIMPULA” E DONI DELLA NATURA, MOSTRA DI G.P. COLOMBO

L’artista novarese Gianpiero Colombo espone alcune sue recenti opere, cioè la sua recente serie di “Simpula”, dal 18 gennaio al 1 marzo 2015, presso il Centro Parco ex Dogana Austroungarica di Lonate Pozzolo.

La mostra, dal titolo “Simpula – per i doni della natura” si colloca significativamente nell’anno 2015, anno in cui Milano e tutta l’area circostante (Lombardia e Piemonte, a partire da Novara) saranno all’attenzione del mondo intero, per “Expo 2015”, la mostra internazionale che avrà una durata di cinque mesi e coinvolgerà centinaia di paesi di tutti i continenti, concentrandosi in particolare su un solo tema, quello dell’alimentazione.

E’ evidente che la rassegna dell’artista di Oleggio  affronta argomenti e soggetti direttamente connessi all’alimentazione. Il termine Simpula deriva dal latino ed era usato per indicare gli oggetti di uso domestico che ora noi chiamiamo mestoli. Nell’antichità greca il Simpulum non era solo considerato un utensile da cucina, ma uno strumento simbolico, appartenente ad un preciso rituale religioso. Veniva utilizzato per attingere e trasportare i liquidi da un recipiente all’altro, in particolare durante il Simposio, ovvero il momento più importante nella vita sociale dei Greci, coincidente con la concretizzazione del mito del vino.

Il titolo della mostra presenta però anche un chiaro riferimento a “i doni della natura”. Effettivamente dalla natura provengono doni preziosi ed alcuni di questi doni, cioè alcuni tipi di semi,  riempiono i Simpula di Colombo. Se i mestoli richiamano l’origine mistica e antica del rituale conviviale, la presenza dei semi vuole ricondurre l’attenzione all’origine della nostra alimentazione, perché tutto nasce dai semi; da qui il collegamento diretto con “Expo 2015”.

Nella rassegna sono esposte sei installazioni, cioè sei Simpula in cartapesta; tre sono opere gessate e patinate, realizzate con catrame, aniline e cere; le altre tre sono resinate e patinate, realizzate con catrame, aniline e pigmenti metallici. I Simpula sono dedicati alla natura e all’agricoltura; contengono mais, frumento riso, ghiande, sorgo e acqua.

Gianpiero Colombo è nato nel 1954 e dopo gli studi al Liceo Artistico ha conseguito il diploma di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Dopo una prima fase iperreale, dalla seconda metà degli anni Ottanta si dedica prevalentemente alla pittura e alla scultura attraverso interventi in spazi aperti, utilizzando materiali eterogenei e anticonvenzionali. La lunga frequentazione dell’archeologia, attraverso esperienze con Università, Musei e Soprintendenze, e l’interesse per il mondo antico lo portano a concepire e realizzare opere che uniscono i contenuti della mitologia alle forme dell’arte contemporanea, con una predilezione per l’installazione ambientale.

La mostra inaugura le esposizioni culturali del 2015 del Centro Parco ex Dogana Austroungarica di Lonate Pozzolo e vuole mettere in luce la relazione tra la natura del Parco del Ticino e la natura che, attraverso i suoi doni e grazie ai cibi che ne derivano, consente l’alimentazione. L’iniziativa del Centro intende inoltre condurre a parlare di cibo in modo innovativo, comunicando con il pubblico attraverso un linguaggio creativo e diretto, quello appunto dell’arte.

Enzo De Paoli

 

TORINO: BLITZ. PARTITA LAMPO – ESPOSIZIONE COLLETTIVA A CURA DI IVAN FASSIOBlitz Partita lampo

 

fino al 24 gennaio 2015, dal martedì alla domenica: 18.30 – 23 (verificare via telefono: 3382270563 – 3351984886).

Spazio Inaugurale – Studio di Paola Bisio – Via Principe Tommaso 22/G – Torino

Con Paola Bisio, Leopoldo Ceccarelli, Jean-paul Charles, Octavio Floreal,Agnese Gem TS, Gruppo E_qui, Ennio Onnis, Pintapiuma, Andrea Večera.

Da un’idea di Fabrizio Gilardi. La collaborazione tra ActionArt e Spazio Inaugurale ha creato la contemporaneità tra l’inaugurazione della mostra “Blitz. Partita lampo”, a cura di Ivan Fassio e il festival “Delli giuochi, delle umane societati et di regole.com” – Noi e le regole _ Noi e il gioco _ Le regole del gioco”, che si terrà a partire dal 9 gennaio presso CityArt , via Dolomiti 11 (zona MM Turro, viale Monza), Milano a cura di Fabrizio Gilardi.

Tale contemporaneità verrà declinata anche con riprese che verranno condivise in diretta video tra i due luoghi fisici.

 

TORINO, MOSTRA FOTOGRAFICA DI IVAN CAZZOLACazzola

Inaugurazione Giovedì 22/01/2015 dalle ore 18:30 alle 21:30 presso

Burning Giraffe Art Gallery

Via Eusebio Bava 8/a, Torino

per l’occasione dj set di NEXT ONE

IVAN CAZZOLA. NYC

Mostra Fotografica a cura di Giuseppe Savoca

La mostra sarà visitabile dal 22 Gennaio 2015 al 07 Marzo 2015

Orario di apertura: dal Martedì al Venerdì, 15:00 – 19:00; Sabato, 15:30 – 20:00 – Burning Giraffe Art Gallery (Via Eusebio Bava 8/a – Torino) – Tel. 0115832745

Il ritratto di una delle città più affascinati del mondo che, tra bianchi e neri e luci accecanti, attrae come un magnete chiunque le orbiti attorno. Come nessun altro posto al mondo, New York City rappresenta, con il  suo stile unico, la metafora della società contemporanea e il fotografo Ivan  Cazzola ne cattura lo spirito attraverso il suo occhio puro, privo di mediazioni, registrandone gli umori contraddittori della “strada”, dove splendore e terrore convivono insieme.

Negli scatti presentati in questa mostra da Burning Giraffe Art Gallery, dal 22 gennaio al 7 marzo 2015, rappresentativi di tutta la sua ricerca artistica, è evidente come  una certa dualità stilistica ed estetica rappresenti un vero e proprio marchio di fabbrica dell’artista. Sia che si tratti degli iconici ritratti a personaggi, quali: Orlando Bloom, Joan As Police Woman, Dave Timson, Mik Lennard, OK GO, Yohji Yamamoto, XX, These New Puritans, Juliette Lewis, Mark “The Gonz” Gonzales e Charlotte Free, o il lavoro maggiormente documentaristico sulla  contro-cultura giovanile, o, ancora, gli scatti per la moda,  possiamo ritrovare la stessa visione audace, a volte quasi impertinente, ma allo stesso tempo profonda ed evocativa.

Ivan Cazzola ha accumulato nel corso degli anni una grande esperienza, collaborando con magazine (Vogue, Dazed & Confused, i-D) e fashion labels, tra Milano, Londra, Parigi e New York, approdando anche al video come director di alcuni short movies. Con i suoi scatti ha esplorato mondi diversi tra loro, da una realtà vicina e autobiografica, agli scatti di modelle, artisti, rock bands, star del cinema,  gangster, borghesi decadenti, il tutto con una costante stilistica attraverso un occhio spesso intimo, a volte insolente, ma sempre iconico e provocativo. Nel 2010 è stato designato dalla rivista Dazed & Confused come uno dei fotografi più interessanti nel panorama internazionale. Più informazioni:  www.ivancazzola.co.uk – www.bugartgallery.com

 

TORINO,  PAV: TRANSIZIONI DI FASE DI GIOBERTO NOROTransizioni di fase

Difficilmente, di fronte alle fotografie di Gioberto Noro (moniker del duo di fotografi torinesi Sergio Gioberto e Marilena Noro), lo spettatore può limitarsi a un’osservazione passiva. Qualcosa, in questi scorci di paesaggio in cui natura ed edifici incompiuti interagiscono, stimola un fecondo senso di inquietudine, e, nel contrasto cromatico tra il grigiore delle carcasse di cemento abbandonate dall’uomo e le surreali tonalità di verde della vegetazione spontanea, aleggia lo spettro di una domanda che non si limita a toccare la singola immagine, ma coinvolge, a ben vedere, lo statuto della fotografia nel suo complesso. Si tratta di una domanda antica e annosa, la stessa domanda che l’uomo si pone di fronte a qualsiasi espressione del suo ingegno che si proponga di raccontare una storia, rappresentare un soggetto: è reale? Esiste davvero, in qualche sperduto angolo della Val di Susa, territorio ricorrente nella ricerca artistica di Gioberto Noro, questo imponente scheletro di quel che sarebbe dovuto diventare un edificio? Quali coordinate dovremmo seguire, per imbatterci nel punto in cui i margini disadorni di un’immensa finestra incorniciano l’affastellarsi di nuvole lattee o l’aprirsi improvviso di una radura? Il rapporto che le opere di Gioberto Noro intrattengono con il reale non si configura come una relazione pacifica e lineare, piuttosto come uno “scontro dialettico”, nel quale l’atto del fotografare (gesto che rivela la sua intrinseca violenza, per il mondo anglosassone, già nell’uso del verbo ‘to shoot’) divora le impronte di una serie di soggetti (costruzioni, vegetazione, nuvole, esseri umani, manufatti, gestualità…) e le sottopone a un processo di alterazione regolato da inversioni di polarità, da quelle dinamiche di contrasto che, in senso letterale quanto metaforico, appaiono come una condizione costante del mezzo fotografico.
A partire da questa riflessione, Gioberto Noro scelgono di raccontare il loro lavoro rinunciando alla solidità dell’affermazione, ponendo allo spettatore statement in forma interrogativa: fotografare significa forse confrontarsi con quel lato tremendo della bellezza che autori come Rilke e Baudelaire hanno magistralmente descritto? La forza della fotografia non ha forse uno spirito iconoclasta, una matrice antagonista, capace di fagocitare il reale e assoggettarlo al proprio linguaggio, determinato da quella che Gioberto Noro definiscono “l’inquietante inversione di polarità espressa dal negativo fotografico, che, sottoposto a una seconda esposizione alla luce, in camera oscura, muta subitamente in positivo”? Un processo di transizione pari a quello che subisce una sostanza, nel passaggio dallo stato solido a quello aeriforme, perdendo la propria forma definita.

In mostra al PAV di Torino dal 23 gennaio al 22 febbraio 2015 – Orari di apertura: venerdì ore 15 – 18, sabato e domenica ore 12 – 19. Via Giordano Bruno 31, Torino. www.parcoartevivente.it . Nell’ambito di Contemporary Art Torino Piemonte