Educatori e allievi salesiani a 2681 metri di quota, per ricordare…
di Antonella Rutigliano
Malgrado il periodo difficile, si sono riuniti e hanno ricordato ciò che nella vita davvero conta oggi, così come allora. “Mi chiamo Roberto e avevo 14 anni quando nel 1980, insieme a tanti altri giovani ed educatori salesiani, salimmo a 2681 metri per innalzare una Croce in onore di tre educatori scomparsi in un incidente l’ anno prima. Avevamo deciso che quella morte doveva portare vita, essere la spinta per continuare il cammino non solo sulla montagna, ma, anche nella nostra crescita mentale e spirituale“. Ha iniziato così il suo racconto quando ci siamo sentiti al cellulare dopo la segnalazione che mi era arrivata da Sergio. “Con il tempo, con alcuni ci eravamo persi; ognuno aveva continuato la propria vita ma con pazienza e costanza, siamo riusciti a ricontattarne una buona parte. Dopo 40 anni, volevamo fortemente ricordare, e insieme. Volevamo dimostrare che tutto quello sforzo aveva ancora un senso. È stata una festa: avevamo la stessa energia e lo stesso entusiasmo malgrado gli anni”. – E adesso? “Quest’ anno è stato un anno speciale per me; la tristezza aveva un sapore più acre dovuto alla perdita di mia madre da poco e da tutto quello che insieme alla mia famiglia avevamo vissuto in questo periodo di pandemia. Ma anche la gioia era diversa, perchè mio figlio di 18 anni, senza che glielo chiedessi, mi ha detto che sarebbe venuto anche lui sulla montagna”. Quale risposta più grande poteva ricevere alle sue domande… Quando un frutto che ha raggiunto la maturazione cade, non è perduto. Sarà nutrimento per l’ albero che continuerà a dare nuovi frutti: che matureranno e cadranno a loro volta: e così via… Così è la vita. Prima domenica di luglio alle ore 7 a quota 2681: questo è l’ appuntamento. A Rocca di San Bernardino sopra Vinadio; e non solo per ricordare Leo, Bepi e Nane: non solo con i ragazzi ormai cresciuti di mezzo Piemonte (Cambiano, Torino, Biella, Ivrea, Pinerolo, Saluzzo, Moncalvo, Asti, Casole, Moncucco, Villafranca, Cantalupa, Alba, Poirino, Castelnuovo Don Bosco e Chieri): ma con tanti altri, tutti quelli che stanno cercando una guida nella vita. Un Maestro, che gli mostri la strada giusta per la felicità. Molti, come Roberto, sostengono che sia la Croce.