PIEMONTE ARTE: MESSICO A CARMAGNOLA, LYKKE MADSEN, CASORATI PROROGATO, BECCARIA, LUCI E OMBRE, VOLUMI URBANI, CARENA, URSO

CARMAGNOLA: MOSTRA INTERNAZIONALE ” MESSICO CIRCA 2000″Carmagnola Messico

Approda in Piemonte a Carmagnola, nello storico Palazzo Lomellini, la grande mostra MESSICO CIRCA 2000 che comprende ben 94 opere di 81 artisti messicani del nostro tempo, tratta dalla collezione dell’imprenditore messicano Josè Pinto Mazal. E’ la prima volta che compare in Europa un numero così considerevole di artisti messicani contemporanei, fornendo un quadro senza dubbio complesso ed allargato dell’espressività artistica contemporanea di un paese geograficamente così lontano dall’Italia  – ma nello stesso tempo vicino al mondo occidentale nell’ambito artistico culturale. La mostra rivela una potenza ed una vitalità creativa vigorosamente positiva, che forse ormai nella nostra Europa non si intravede più.

La mostra proviene da Trieste, dove è stata ospitata nell’arco dell’estate alle Scuderie del Castello di Miramare, location non casuale, dal momento che venne edificato e fu la residenza di Massimiliano arciduca d’Austria, prima di recarsi in Messico in qualità d’imperatore.

La mostra s’inserisce nel progetto MEX PRO, che nasce da un ponte internazionale gettato tra Italia e Messico, sulla base dell’arte contemporanea, a partire dal 2010, quando la curatrice di questa mostra, Maria Campitelli assieme all’associazione culturale di Trieste GRUPPO78, ha iniziato a produrre, in parallelo e in collaborazione con l’associazione culturale messicana DESIERTO, guidata dall’artista Manolo Cocho, uno scambio di attività espositive che è culminata in una grande mostra del GRUPPO78 in Messico a Oaxaca e a Torreon, nel 2013, e si è estesa quest’anno nella grande mostra messicana che oggi qui presentiamo.

Un progetto che – oltre all’intrinseca valenza culturale – ha anche il merito di celebrare il positivo, rinsaldato rapporto tra l’Italia e il Messico, in occasione del 140° anniversario dall’apertura delle prime relazioni diplomatiche tra i due Paesi.

La mostra è parte della grande collezione di Josè Pinto Mazal che l’ha costruita con la passione, il rigore e la conoscenza di un visionario dell’arte contemporanea. In essa vi sono raccolte opere che spaziano attorno al terzo millennio (da qui il titolo di Messico Circa 2000) cioè dal 1980 ad oggi, di artisti messicani e stranieri che hanno trovato in Messico il luogo ideale per la loro produzione. Non è una mostra di tendenza, in quanto il collezionista non sceglie le opere secondo una sua particolare propensione artistica, ma quelle che meglio documentano, attraverso l’arte, lo status del Messico oggi e soprattutto di Città del Messico. Vi predomina la pittura, ma vi appaiono anche altri linguaggi come la fotografia, il disegno, la scultura.

Le opere sono diversissime tra di loro, seguendo i criteri disparati dei linguaggi artistici contemporanei che dagli inizi del secolo scorso hanno frantumato le regole tradizionali dell’arte. L’arte messicana della contemporaneità si appropria infatti delle tendenze europee imprimendovi però, un marchio che discende ancora dalle antiche culture precolombiane. L’ambiente, il deserto, la dimensione tropicale s’insinua in queste superbe testimonianze visive arricchendole di un’energia incontenibile. E anche la violenza vi traspare – quella che contraddistingue l’attuale realtà messicana condizionata dalla lotta tra il governo e cartelli del narco-trafico, dal femminicidio lungo i confini con gli U.S.A – una violenza filtrata in termini metaforici o allusivi.

Molti degli artisti qui presenti hanno frequentato la prestigiosa Scuola nazionale d’arte Esmeralda, di Città del Messico, abbinata all’I.N.B.A., Istituto Nazionale di Belle Arti. E quasi tutti vantano curricula internazionali, con puntate in Europa, nell’estremo Oriente, in Australia.

In questa mostra troviamo diversi linguaggi formali , la figuratività, l’astrazione, il realismo  e  l’informale, l’espressionismo (che ora diviene neo-espressionismo), il surrealismo, il concettuale e l’iperrealismo. In sostanza appare sia la realtà che il sogno, ossia dimensioni “altre” che s’insinuano nel reale. Molto spesso le diverse tendenze si sovrappongono e si fondono, secondo un paradigma messicano che tende al racconto complesso, stratificato, spesso simbolico.

Nella mostra sono esposte opere di numerosi artisti di valenza internazionale come Gabriel Orozco, Francis Alys, Julio Galan, Demian Flores, Graciela Iturbide, Monica Castillo, Irma Palacios, Jerman Venegas, Alfonso Mena Pacheco, Barry Wolfryd….

Nell’arco del suo sviluppo la mostra, che prevede delle visite guidate, proporrà eventi collaterali integrativi della cultura messicana, con work-shop, performance multimediali, espressioni sonore, che verranno via via comunicati nel dettaglio.

La mostra, ideata dal GRUPPO78 di Trieste in collaborazione con l’Associazione messicana DESIERTO, è promossa dal Comune di Carmagnola e curata da Maria Campitelli, con la collaborazione di Manolo Cocho e Gerardo Traeger, e con la rappresentanza – sul piano organizzativo-  di  Emma Ariza.

L’allestimento è curato da Rodrigo Witker con la collaborazione d Emma Ariza, ed è accompagnato da un volume bilingue (italiano/inglese) edito in occasione della prima edizione

La mostra ” MESSICO CIRCA 2000″ è sostenuta dalla SRE (Secretaria Relaciones Exteriores), dall’Ambasciata Messicana a Roma e dalla AMEXCID (Agencia Mexicana de Cooperación Internacional para el Desarrollo).

 

Durata fino al 29 marzo 2015 con orario :

 giovedì, venerdì, sabato ore 15,00/ 18,00

 domenica 10,00/ 12,00 – 15,007 18,00

ingresso libero

 

GALLERIA D’ARTE PIRRA: MOSTRA DI BIRGITTE LYKKE MADSENgalleria pirra

La Galleria Pirra ha il piacere di presentare, per la prima volta in Italia, la pittrice danese Birgitte Lykke Madsen. Nata nel 1960 ad Odense, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti dal 1981 al 1986 e dove attualmente vive e lavora, Lykke Madsen ha indirizzato la propria ricerca pittorica verso interessi specifici, anche tecnici, che hanno preso corpo e sono confluiti in una tematica molto particolare: il rapporto tra l’uomo e l’acqua. L’artista, infatti, è affascinata dalle differenze tra i colori freddi e quelli caldi, dalle diverse suggestioni che essi evocano nella nostra mente, ama studiare l’influenza dello spazio sui corpi, e ha trovato nell’ambiente acquatico la dimensione ideale per comunicare con lo spettatore. Ma non sono i normali soggetti legati genericamente all’acqua, come i paesaggi marini, i porti, le spiagge, che interessano Lykke Madsen, bensì l’indagine della percezione fisica e mentale dell’acqua. È un punto di vista originale, un’esplorazione pittorica e sensoriale della profondità, del colore e della “consistenza” di quell’elemento naturale. Illuminanti sono le parole dell’artista stessa, che così sintetizza: “Dipingere l’acqua mi fa sentire libera da qualunque limitazione relativa allo spazio e alla realtà, sia nell’uso dei colori sia nella composizione.” Le opere in tal senso più significative sono quelle in cui il soggetto, solitamente femminile, è rappresentato sott’acqua: il suo corpo ha appena “bucato” la superficie e la colonna di schiuma è ancora bianca, oppure sta risalendo verso la luce, o ancora s’intuisce il blu oltremare profondo, che suggerisce un appagante senso di libertà. Il colore dell’acqua, la tensione tra il corpo e la materia che lo avvolge, nonché le connotazioni simboliche del soggetto si uniscono in un’unica e potente esperienza sensoriale e intellettuale. Questi soggetti hanno bisogno di grandi spazi e quindi sono realizzati su tele di grandi dimensioni, che superano anche il metro e sessanta. Oltre alle opere che indagano la vita “segreta” sotto la superficie, vi sono quelle che raffigurano la dimensione “pubblica” dell’acqua: i bagnanti in mare rappresentano la pace, un momento particolare nella vita di persone diverse, estranee le une alle altre, improvvisamente “connesse” attraverso l’acqua. Un altro soggetto di enorme fascino è la zona geotermica di Gunnuhver, nel sud-ovest dell’Islanda, dove Lykke Madsen ha realizzato una serie di tele raffiguranti i bagni nelle acque termali. In questo contesto il vapore diventa, se non il protagonista, un elemento fondamentale dell’opera, e la visione dello spettatore risulta, in un certo senso, destabilizzata, perché i soggetti ritratti sono più difficili da individuare, essendo stati deliberatamente dipinti fuori fuoco. Vi sono in mostra, inoltre, tre piccole tele raffiguranti un’imbarcazione quasi sospesa tra cielo e mare, e due opere molto originali nel soggetto, totalmente estranee all’elemento acquatico, essendo una sorta di “fermo immagine” di spettatori a teatro.

I dipinti di Lykke Madsen riescono a creare una specie di dimensione alternativa, ma accogliente, che sa anche evocare sensazioni fisiche condivise, vissute da ognuno di noi. Suggestive, quasi suggerite come in una nebbia di memoria, le sue sono opere per sognare senza limiti, opere di fronte alle quali i pensieri restano sospesi da qualche parte tra la memoria e il presente, tra la figurazione e l’illusione.

La mostra rimarrà aperta sino al 1 marzo 2015.

Corso Vittorio Emanuele II, 82 – 10121 Torino – Tel. 011.543393 – www.galleriapirra.it

ORARI: da lunedì a sabato 9,30-12,30; 15,30-19,30. APERTI DOMENICA MATTINA

 

ALBA, MOSTRA CASORATI PROROGATA FINO AL 15 FEBBRAIO 2015mostra casorati

Ci sarà ancora tempo fino al 15 febbraio 2015 per ammirare ad Alba i capolavori di Felice Casorati: è stata prorogata fino a quella data la mostra Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe allestita nelle sale della Fondazione Ferrero.

Curata da Giorgina Bertolino e organizzata dalla  Fondazione Ferrero, dalla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, l’esposizione inaugurata il 24 ottobre 2014 sta riscuotendo giudizi molto positivi dalla critica e un grande successo di pubblico: sono già 70mila le persone arrivate finora ad Alba per contemplare i 65 capolavori esposti, in prestito da musei e istituzioni nazionali e internazionali e da prestigiose collezioni private.

Con la decisione di prolungare di 15 giorni il periodo di apertura, la Fondazione Ferrero intende rispondere alle numerose richieste giunte da gruppi, associazioni,  istituti scolastici e singoli appassionati, desiderosi di visitare la mostra dedicata alla ricerca, alla storia pubblica e alla ricezione internazionale della pittura casoratiana, dagli anni dieci agli anni cinquanta del Novecento.

Invariato l’orario di apertura:

lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì 15-19

sabato, domenica e festivi 10-19; martedì chiuso

Ingresso gratuito

 

 

TORINO: “SENZA PERDERE IL FILO”, LA FIBER ART DI SILVIA BECCARIAFiber art beccaria

30 gennaio-18 febbraio 2015

Inaugurazione 29 gennaio 2015 ore 18.30

Internocortile

via Villa Glori 6 -Torino

Internocortile ospita dal 29 gennaio al 18 febbraio 2015 Senza perdere il filo: la prima mostra personale a Torino di Silvia Beccaria, artista tessile esponente della Fiber art, sofisticata e artigianale espressione artistica nata negli anni ’50 nell’ambito dell’espressionismo americano.

Come una Penelope contemporanea, Silvia Beccaria tesse arazzi, abiti scultura e gioielli contemporanei utilizzando, con rigorosa e straordinaria tecnica, materiali tradizionali come lana, lino e stoffa, ma anche prodotti industriali e non riciclati, come pvc, gomma, plastica, lattice e poliuretano. In mostra circa 15 opere tra cui le più recenti, frutto di una ricerca intorno al tema della fluorescenza marina.

A partire dalla profonda conoscenza dell’antica arte tessile, Silvia crea le sue opere filo dopo filo con ardita sperimentazione dei materiali, scelti per le loro caratteristiche di consistenza, elasticità, trasparenza e colore; materie prime imprigionate dall’ordito, e al tempo stesso, lasciate libere di muoversi così da creare un effetto di tridimensionalità che ne costituisce il fascino.

Riassume bene Silvia Tardy di Internocortile il lavoro di quest’artista contemporanea e antica al tempo stesso:“ La capacità di sciogliere nodi per liberare fili e con questi tessere nuove trame è  la metafora della capacità dell’uomo di abbandonare schemi precostituiti o comunque non riconosciuti come propri e di riconoscere il proprio capo del filo per darsi un’identità propria e costruirsi un percorso. È questo che si vede nelle opere di Silvia: la bellezza di trame e percorsi che in un’apparente semplicità nascondono il difficile passaggio da grovigli a lievi e nuove forme perfette.

Silvia Beccaria, nata a Torino nel 1965, dopo la Laurea in Filosofia e un Master in Arte Terapia presso l’Università di Torino, ha iniziato un percorso di studio come Progettista Tessile, specializzandosi in Fiber Art sotto la guida dell’artista Martha Nieuwenhuijs. Dal 1993 al 2000 ha elaborato progetti didattici utilizzando l’arte tessile  come strumento di riabilitazione ed educazione collaborando come consulente all’interno di strutture per disabili psichici, detenuti, minori a rischio e portatori di handicap. Per alcuni anni, dal 2002 al 2007, ha curato la progettazione di alcune attività legate all’arte tessile per il Museo di Arte Contemporanea – Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli. Le opere di Silvia partecipano a numerose mostre d’arte e design in Italia e all’estero. Alcune sue opere sono presenti in collezioni permanenti di Fiber Art.

 

SENZA PERDERE IL FILO

di Silvia Beccaria

Inaugurazione 29 gennaio ore 18.30

Orari: 11-13 e 15.30-19 da martedì a sabato.

Internocortile

Via Villa Glori 6, (zona piazza Zara) 10133 Torino

011 66 18 841

silvia.tardy@gmail.com

www.internocortile.it

 

Giorgio Barbero, Enrico De Paris, Lina Fiore

 

InGenio Arte Contemporanea: “IN VIAGGIO FRA LUCI E OMBRE dal 30 gennaio al 18 febbraio In viaggio tra luci e ombre disegno

 

Proseguono le proposte dal progetto MAI VISTI E ALTRE STORIE…, un itinerario critico tra arte irregolare e arte contemporanea, attraverso l’esposizione di opere provenienti dalle collezioni di arte irregolare presenti sul territorio piemontese. La mostra: IN VIAGGIO FRA LUCI E OMBRE è il secondo appuntamento della rassegna di mostre di arte irregolare, in dialogo con l’arte contemporanea, che per tutto il 2015 verranno presentate negli spazi di InGenio Arte Contemporanea.

Si tratta di una tripla personale di Giorgio Barbero, Enrico De Paris e Lina Fiore, le cui opere – provenienti dalle collezioni degli artisti e dall’Atelier dell’ex Centro Sociale Basaglia di Collegno – offrono al visitatore l’occasione per un viaggio fra costruzioni, figure e paesaggi visionari, luoghi immaginari e soggetti chimerici, fra luci e ombre. Le stesse ombre in cui giacciono le migliaia di opere di arte irregolare presenti sul territorio piemontese.

 

TORINO, “VOLUMI URBANI”, APPUNTAMENTO DUE / ARCHITETTURE SOTTO VENTI – VISIONI ED INTERPRETAZIONI DI GIOVANI STUDENTIVolumi urbani logo

 

30 GENNAIO 2015 – ORE 22.00 –

SPAZIO AZIMUT / PASTIS

PIAZZA EMANUELE FILIBERTO 11 / 9B

 

Prosegue il viaggio tra le visioni e le sonorità di Volumi urbani esplorando in questo

terzo appuntamento la dinamica e pulsante realtà dei giovani under20, ancora una

volta nella città di Torino; diffusa e ramificata al di sotto del complesso tessuto delle

professioni, è l’indispensabile linfa vitale che ne nutre il futuro e l’avvenire, proliferando

creatività nonostante i pessimismi in un bozzolo di sogni e aspettative.

Le visioni e le interpretazioni sono quelle degli studenti dei corsi ‘Architettura ed

Ambiente’ e ‘Design’ del Liceo artistico Renato Cottini, in una raccolta di lavori selezionati

tra una vasta produzione nel corso degli ultimi quattro anni.

L’utilizzo di nuove tecniche di rappresentazione, unitamente ai primi approcci con la

materia, danno vita ad elaborati complessi ed affascinanti che esulano dalla rigidità

razionali e si ispirano a grandi maestri senza tempo, passando per oggetti di arredo

urbano scultorei e tecnologici, fino a giungere ad edifici di discreto impatto volumetrico,

nel rispetto contemporaneo delle tematiche legate al risparmio energetico e

all’ambiente.

 

RIVOLI, ART DESIGN FACTORY: MOSTRA-CONCORSO E PREMIO CARENA

 

In occasione dell’anniversario della morte dell’Artista e Maestro Rivolese Antonio Carena

(Rivoli 29 aprile 1925 – 1 febbraio 2010), per rendere omaggio alla sua memoria, saranno

esposte le opere di artisti provenienti da tutta Italia, accanto alle allieve del Maestro, “Le

Magnifiche”. Mercoledì 4 febbraio 2015, alle ore 18.30, presso la Galleria – Officina Creativa ART DESIGN FACTORY, in via Cavalieri di Vittorio Veneto 23, a Rivoli, verrà inaugurata la mostraconcorso intitolata ”E’ TEMPO DI SGABBIARSI DALLO ZOO MASSMEDIATICO” con la presentazione della giornalista e scrittrice Bruna Bertolo.

Sabato 21 Febbraio, ore 17.30, a chiusura del Concorso, verrà premiato il vincitore.

In occasione dell’anniversario della morte dell’artista e Maestro Rivolese Antonio Carena (Rivoli 29

aprile 1925 – 1 febbraio 2010), Art Design Factory crea un evento per rendere omaggio alla sua

Nella raffinata location sita in Rivoli (To), Via Cavalieri di Vittorio Veneto n. 23, saranno esposte

venti opere di artisti provenienti da tutta Italia, selezionati tra i partecipanti al concorso.

La mostra, in questa prima edizione, realizzata e curata dal creativo Giuseppe Colucci, vanta una

giuria composta da noti artisti e professionisti, amici, colleghi ed estimatori del Maestro: Paolo

Aghemo (Presidente della galleria Renato Cottini), Adriano Benetti (creativo, esperto in

comunicazione e arti visive), Claudio Giacone (Pittore), Angelo Mistrangelo (critico d’arte e

giornalista, scrive d’arte per La Stampa), Enzo Papa (storico tecnico e critico dell’arte, facente

parte del comitato di redazione del Corriere dell’arte), Andrea Quaranta (Pittore), Pierpaolo

Rovero (pittore, disegnatore e docente all’Accademia Albertina di Belle Arti), Gabriella Serravalle

(giornalista, scrittrice, collaboratrice de La Stampa), e infine il gruppo delle artiste “Le Magnifiche”.

Inoltre, come ogni anno, per omaggiare e ricordare il proprio maestro, le allieve, da lui

soprannominate “Le Magnifiche”, esporranno, fuori concorso, undici opere improntate all’ironia,

talvolta dissacratoria, che ha sempre accompagnato Antonio Carena.

Ingresso Gratuito

In occasione della mostra, per gentile concessione della Famiglia Carena, verrà esposta

l’opera del Maestro, diventata simbolo dell’evento. (pellicola, policarbonato, 1969)

TITOLO: ”E’ TEMPO DI SGABBIARSI DALLO ZOO MASSMEDIATICO”

ESPONGONO IN CONCORSO: MATTEO BELLOSTA – GRAZIA BERARDINELLI – ALESSIA

BERTEA – MAURIZIO BURCO – CLAUDIO CROCI – MARIUS CRUCERIU – GIUSEPPINA

D’ANIELLO – DORISCA – MARGHERITA GARETTI – MARIO GIAMMARINARO – SARA

IAFIGLIOLA – MAZZOCCA & PONY – LAURA MORRA – SARAH MOTTIN – ELIO PASTORE –

FABRIZIO ROCCATELLO – GUIDO ROGGERI – ANDREA SAVAZZI – ROSALIA ZUTTA

ESPONGONO FUORI CONCORSO: ANTONELLA AVATANEO – PIERA BESSONE – TIN

CARENA – ELENA COSTANZO – MARIA ROSA FRIGIERI – MOJA GIOVENALE – SARA

GIRAUDO – SERAFINA MARRANGHINO – NICOLETTA NAVA – MARIANGELA NEIROTTI –

GRETA STELLA

INAUGURAZIONE: MERCOLEDI’ 4 FEBBRAIO 2015 h 18.30

PRESENTAZIONE DI BRUNA BERTOLO

PREMIAZIONE: SABATO 21 FEBBRAIO ORE 17,30

ART DESIGN FACTORY

VIA CAVALIERI DI VITTORIO VENETO, 23 – RIVOLI

ORARI : DALL’ 4 AL 21 FEBBRAIO 2015

DA MARTEDI’ A SABATO h 16.30-19.30

TEL: 3387750663 – info@artdesignfactory

 

TORINO, GALLERIA FIAF: MOSTRA “A ORIENTE”, FOTOGRAFIE DI MARCO URSOUrso foto

 

Venerdì 30 gennaio 2015, ore 21.00, inaugurazione della mostra “A Oriente”- fotografie di Marco Urso, alla presenza dell’Autore.

La mostra resterà aperta fino al 20 febbraio

con orario 9,30-12,30 ; 14,30-17,00

dal lunedì al giovedì. Venerdì 9,30-12,30

 

GALLERIA FIAF – Galleria Fiaf

via Pietro Santarosa 7/A – Torino

info 011.562.9479