NUCLEARE. AVETTA: “SUI RIFIUTI RADIOATTIVI SERVONO SERIETÀ, APPROFONDIMENTO E CONFRONTO, NON DEMAGOGIA”

Il consigliere Alberto AVETTA (Pd): “Molte aree del Piemonte, come Chivassese e calusiese, hanno già dato in termini ambientali e, insieme al carmagnolese, si stanno trasformando in territori d’eccellenza per la qualità della vita.”

 «Il percorso avviato con la pubblicazione dell’elenco dei possibili siti per il deposito unico dei rifiuti nucleari, sarà trasparente, lungo e articolato e coinvolgerà i territori. Nulla è stato deciso e abbiamo davanti alcuni mesi in cui si potrà discutere, difendendo le ragioni delle aree di pregio agricolo o ad alta vocazione turistica. La Regione non può far finta che la soluzione del problema delle scorie nucleari spetti a qualcun altro; ha il dovere di fare la sua parte, facendosi portavoce delle esigenze e delle richieste delle zone interessate, senza ricorrere a facili demagogie come ha fatto il Presidente Cirio intervenendo oggi in Aula, peraltro dimenticando che di deposito unico si parla da più di 10 anni, in forza del dlgs 31/2010 varato dal governo Berlusconi, sostenuto da Lega e Pdl, ovvero quelle stesse forze politiche oggi maggioranza in Regione Piemonte e da sempre favorevoli al nucleare». Lo afferma il consigliere regionale Alberto AVETTA, vice presidente Commissione Ambiente, intervenendo durante il Consiglio regionale aperto sui rifiuti radioattivi e la CNAPI.

«Ci aspettiamo che la Regione Piemonte garantisca ai nostri territori la più ampia possibilità di esprimersi e formulare tutte le osservazioni relative alla Carta nazionale aree potenzialmente idonee (CNAPI); si adoperi per ottenere la proroga della scadenza per il deposito delle osservazioni, in modo tale che gli interessati possano lavorare in modo approfondito; metta a disposizione le proprie competenze tecniche e professionali, perché il tema delle scorie nucleari non può essere affrontato con emotività, ma necessita massima serietà, trasparenza e confronto sulla base di studi e analisi scientifiche. Ci attende un lungo percorso in cui dobbiamo farci portavoce delle esigenze dei nostri territori, analizzando i problemi e cercando insieme la soluzione migliore per il territorio. Quel che è certo è che bisogna dare risposte concrete, in particolare ai dubbi dei piemontesi che vivono in aree che molto hanno già contribuito sotto il profilo ambientale come lo sono il chivassese e il calusiese che, come il carmagnolese, stanno investendo molto sull’agricoltura e sulla qualità della vita». Così in una nota Alberto AVETTA, Consigliere regionale PD, vice presidente Commissione Ambiente