PIEMONTE ARTE: PINEROLO, GIORNO DELLA MEMORIA, POLO DEL ‘900, VERBANIA, CAMERA, BENE VAGIENNA…
coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
IL CATALOGO DELLA COLLEZIONE CIVICA D’ARTE DI PINEROLO
La Collezione Civica d’Arte di Palazzo Vittone a Pinerolo, si arricchisce di un nuovo catalogo generale che ripercorre le varie fasi della sua storia, delle raccolte, delle mostre allestite negli spazi espositivi secondo una meditata scelta di opere e autori. Il volume, curato da Mario Marchiando Pacchiola, offre un particolare e poliedrico panorama di esperienze che esprimono ricerche, studi, incontri sui temi dell’arte, in una sorta di narrazione che unisce personaggi e personalità diverse. Una narrazione che si snoda dal testo di Martino Laurenti, Assessore alle Politiche Culturali e di Cittadinanza Attiva di Pinerolo, a quello di Graziella Pizzocaro Camurati, Presidente di Amarte 1999, al saggio di Claudio Bertolotto su «Il palazzo di Bernardo Antonio Vittone». Un catalogo ma anche uno strumento di conoscenza, di indagine critica, di documentazione per «scoprire» i lavori degli artisti e le donazioni che, anno dopo anno, hanno consolidato il «corpus» di questa pregevole collezione: «Il futuro è tutto da scrivere – suggerisce il conservatore Mario Marchiando Pacchiola – Sono annunciate nuove donazioni. Si può oggi sognare, si deve sognare, perché ancora questa «testimonianza d’amore» per l’arte si dilati raggiungendo, quanti sono ancora tiepidi o distratti. Ancora un grazie a tutti, e buona visita sfogliando queste pagine». E le pagine restituiscono vicende, eventi, momenti di un percorso che permette al lettore, sia questi uno studente o un docente o un amatore d’arte, di cogliere il clima di una stagione contraddistinta dalle parole di Giacomo Manzù: «Il mio lavoro è il ritratto della mia voce(…)vi è il Cristo dell’umanità, vi è il partigiano impiccato che ho visto, vi sono i morti innocenti della guerra». Insieme alle riflessioni dello scultore, che evocano il Giorno della Memoria, si entra nel mondo di Casorati e Spazzapan, di Mastroianni e Bodini, Bistolfi, Paulucci, Tavernier, Delleani, Cosola e Cherchi, cha appartengono alla cultura visiva fra Ottocento e Novecento. Accanto a questi interpreti, affiorano le opere d’arte sacra, i fogli di grafica e sculture, dipinti e presenze come i pinerolesi Faraoni, Aghemo, Dotti, Beisone, Giovanni Carena, Baretta, il cui quadro «Elsa» campeggia in copertina del libro, e Bertea esponente della Scuola di Rivara con Carlo Pittara e Vittorio Avondo. Corredata da un ampio regesto iconografico, la pubblicazione, edita dalla Tipolitografia Giuseppini, mette in evidenza la grafia di Ettore Giovanni May e Nespolo, di Messina e Garelli, Mazzonis, Fattori, Maiolo, dell’alessandrino Morando e Matteo Olivero, Giacomo Grosso, Felice Carena, Venanzio Zolla e Francesco Preverino. Il dialogo tra arte e ambiente, spazio e luce, segno e colore, diviene espressione di un racconto che svela le immagini di Filippo Scroppo e Antonio Carena, di Giuliano Emprin e Gregorio Calvi di Bergolo, Marcolino Gandini, Trento Longaretti, Tino Aime, Giorgio Ramella e Sergio Saccomandi. Capitoli e impressioni che descrivono il progressivo sviluppo della collezione, delle ricerche, del valore di una umanità in cammino verso nuovi approdi della cultura.
Angelo Mistrangelo
GIORNO DELLA MEMORIA, L’ALBERO DEL BINARIO 17
Usare la natura, la forza e il coraggio degli alberi, ancora più evidenti se si tratta di alberi cittadini che combattono ogni giorno con lo smog, l’incuria, la cementificazione, per parlare al cuore di tutti. Per fare arrivare messaggi semplici, di amore e empatia. Per raccontare storie. E’ quello che fa da oltre un anno l’artista Osvaldo Neirotti. La sua ultima installazione, ‘L’albero del binario 17. Per non dimenticare’, si è inaugurato il 25 gennaio, davanti a Porta Nuova, una delle tante stazioni ferroviarie italiane dalle quali partivano i treni pieni di ebrei da portare nei campi di concentramento. Partiti dal binario 17 della stazione di Torino, in tanti, tantissimi non sono mai più tornati. In occasione della Giornata della Memoria, Neirotti ha ricoperto parte del fusto del grande albero posto in corso Vittorio Emanuele, all’angolo con Porta Nuova, di grigio disegnandovi un filo spinato, “simbolo di quella prigionia, di quelle morti che nessuno di noi potrà mai dimenticare”, spiega l’artista. Le sue installazioni, che consistono sempre nel ricoprire il fusto di un albero cittadino – ad oggi ha operato su oltre 28 alberi – con colori naturali e disegni, hanno sempre toccato i principali temi della contemporaneità: dalla tutela dell’ambiente al fumo, dai diritti delle donne e degli omosessuali, alla salvaguardia della qualità della vita di tutti gli abitanti della città. L’albero del binario 17′, parla di deportazione, di orrore, di olocausto, del silenzio che fa male , di leggi razziali, di camere a gas, di piedi scalzi sulla neve, di rastrellamento, di esperimenti pseudoscientifici su cavie umane, di un male assoluto che nessuno, nessuno dovrà mai dimenticare.
IN EDICOLA “N”, IL MAGAZINE DEL POLO DEL ‘900
È in edicola il nuovo numero di N (enne), il magazine del Polo del ‘900 in una veste rinnovata da 80 pagine. Il tema di questa edizione sono le politiche della memoria tra processi di elaborazione storica e rimozioni. Può esistere una memoria europea che, rielaborando i conflitti e le tragedie del nazionalismo novecentesco, delinei un orizzonte valoriale condiviso? Come si trasformano memoria e oblio nel contesto digitale? E quali sono invece le ricadute politiche delle questioni memoriali che, tra Black lives matter e cancel culture, animano la politica contemporanea? N (enne) si trova in 250 edicole di Torino e nelle librerie al costo di 4 €. Info.
BARDONECCHIA, UN VIDEO PER ONORARE LA GIORNATA DELLA MEMORIA
Liliana Segre: “Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati”
Il Comune di Bardonecchia, in occasione del “Giorno della Memoria”, ricorda le vittime dell’Olocausto con un video, dedicato quest’anno ai bambini deportati nel campo di concentramento di Terezin, pubblicandolo il 27 gennaio sul sito www.bardonecchia.it e sui canali social Facebook e Instagram Bardonecchia Alps. Il video prende spunto dalla famosa frase “Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati” tratta dal discorso che Liliana Segre, senatrice a vita, ha tenuto il 29 gennaio 2020 al Parlamento Europeo di Bruxelles, che evoca il disegno fatto da una bambina nel campo di concentramento di Terezin. La farfalla vola nei disegni e nelle poesie dei bambini che a Terezin trascorsero i momenti più bui che l’umanità abbia visto. Erano quasi 15.000 minori ebrei (inclusi adolescenti), che tra il 1941 e il 1945, vissero nel Campo di Concentramento di Theresienstadt (Terezín). Nonostante la fame, le malattie e le molte privazioni, sotto la guida di alcuni pedagogisti prigionieri con loro nel campo hanno lasciato tracce sorprendenti della loro creatività e voglia di vivere: disegni, racconti, poesie, musica, prima di essere quasi tutti deportati a gruppi nei ghetti della Polonia e quindi direttamente nei campi di sterminio di Treblinka e Auschwitz . “…Anche oggi fatico a ricordare, ma – ha detto, tra l’altro, la senatrice a vita agli eurodeputati e, indirettamente, a tutti noi – mi è sembrato un grande dovere accettare questo invito per ricordare il male altrui. Ma anche per ricordare che si può, una gamba davanti all’altra, essere come quella bambina di Terezin che ha disegnato una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati. Io non avevo le matite colorate e forse non avevo la fantasia meravigliosa della bambina di Terezin. Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati. Questo è un semplicissimo messaggio da nonna che vorrei lasciare ai miei futuri nipoti ideali. Che siano in grado di fare la scelta. E con la loro responsabilità e la loro coscienza, essere sempre quella farfalla gialla che vola sopra ai fili spinati”.
VERBANIA, IL 4 FEBBRAIO TORNA “INCIPIT OFFRESI”
Giovedì 4 febbraio torna a Verbania Incipit Offresi, il talent show letterario ideato e promosso dalla Biblioteca di Settimo Torinese e dalla Regione Piemonte, in collaborazione con la scuola del libro di Roma e la sponsorizzazione di Novacoop. Si tratta di un vero e proprio talent di scrittura che coinvolge molte città del Piemonte, della Lombardia e della Liguria. Un’opportunità unica con cui poter dar voce al proprio talento e trasformare un sogno in un progetto concreto e realizzabile. Ogni aspirante scrittore, in collegamento online, avrà 60 secondi di tempo per leggere o raccontare il proprio incipit. Allo scadere della prova la giuria tecnica esprimerà un voto che andrà a sommarsi ai voti assegnati dalla Scuola del Libro di Roma e dalla casa editrice Emons, per decretare il vincitore o la vincitrice della tappa. Una volta designato il vincitore, si aprirà il voto del pubblico che, da casa, potrà esprimere la propria preferenza per un altro concorrente. Chi otterrà più voti potrà partecipare alla gara di ballottaggio. Ogni appuntamento, trasmesso in diretta streaming, sarà animato dagli attori di B-Teatro con le incursioni musicali di Mao, ed interattivo. Il pubblico, infatti, potrà partecipare attivamente alla gara, partecipare ai giochi in programma e vincere i premi in palio: libri ed oggetti realizzati a mano da “Unico e Irripetibile”, laboratorio artistico del Progetto Ponte, servizio dell’Unione N.E.T. per persone con disabilità gestite dalla cooperativa Il Margine. Incipit Offresi è un vero e proprio talent della scrittura, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro. Fino ad oggi sono stati decretati 5 vincitori, uno per ogni edizione, e sono stati pubblicati più di 45 libri dagli editori aderenti all’iniziativa. La partecipazione è gratuita ed è rivolta a tutti gli scrittori, esordienti e non, ai maggiorenni ed ai minorenni a partire dai 15 anni con l’autorizzazione dei genitori. I candidati dovranno presentare le prime righe della propria opera: l’incipit, appunto, un massimo di 1.000 battute con le quali catturare l’attenzione dei lettori e una descrizione dei contenuti dell’opera. I primi classificati di ogni tappa e gli eventuali ripescaggi potranno accedere alle semifinali per giocarsi la possibilità di approdare alla finale, che si terrà a Torino nell’estate 2021. Il primo e secondo classificato riceveranno un premio in denaro di 1.000 e 500 euro; saranno inoltre messi in palio fra tutti i partecipanti alla finale il Premio Calvino, il Premio Indice dei Libri del Mese ed eventuali altri premi assegnati dagli editori. Se anche tu sei stato sfiorato dall’idea di scrivere un libro, se sei un appassionato di scrittura o se magari hai già una tua opera chiusa in un cassetto ma non hai mai avuto l’occasione o il coraggio di proporla ad un editore, questa è la tua occasione! Per informazioni, regolamento e modulo di iscrizione visitare il sito delle biblioteche www.bibliotechevco.it. Le domande di iscrizione devono essere inviate all’indirizzo info@incipitoffresi.it
MATILDE – RECORDAR ES VIVIR
Presentato in anteprima europea il corto tratto dalla versione teatrale de “I racconti di Matilde” di Ermanno Tedeschi
In occasione della Giornata della Memoria, verrà organizzata il 27 gennaio 2021 a Bruxelles dall’Istituto Italiano di Cultura, una diretta streaming, in cui Ermanno Tedeschi, curatore, critico d’arte e saggista, dialogherà con il direttore dell’Istituto Paolo Sabbatini sul suo libro “I racconti di Matilde” e sulla sua versione teatrale. La sceneggiatura del corto scritto dalla giornalista Chiara Castellazzi e interpretato dalla drammaturga Barbara Altissimo nasce in seguito all’incontro dell’autore con queste ultime decidendo di rappresentare una pièce teatrale tratta dal libro. Matilde è una piccola e preziosa bambola che ha viaggiato per mezzo mondo a seguito dell’emanazione delle leggi razziali del 1938. Dopo aver vissuto con le sue bimbe Elsa e Ada a Torino, parte per un lungo viaggio, che la porterà fino in Uruguay, per poi tornare nella città di origine e venire consegnata da Elsa al figlio Ermanno, che l’ha resa protagonista di un racconto in cui ricordi di famiglia si fondono con la storia. Diventa quindi testimone della Memoria, quella che deve essere protetta e tramandata, affinché la storia non venga dimenticata e non si ripeta.
BENE VAGIENNA: PUBBLICAZIONI RELATIVE ALLA BEATA PAOLA GAMBARA COSTA
Il 24 gennaio 1515 moriva nel castello di Bene (Bene Vagienna dal 1862) a soli 42 anni Paola Gambara Costa. La sua figura, a oltre 500 anni dalla sua scomparsa, continua ad essere vivo esempio per tante e tante persone della nostra comunità. Il corpo incorrotto della Beata Paola, è venerato nella Chiesa di San Francesco di Bene (aperta tutto l’anno), nella cappella gentilizia dei conti Costa. Affinchè la Beata Paola possa toccare l’animo di molti e la sua figura non rimanere circoscritta a quelli che erano gli antichi feudi dei Costa nel cuneese (Bene, Carrù e Trinità) e dei Gambara nel bresciano (Verolanuova, Pralboino e Gambara) si è pensato di rendere disponibili – anche tramite internet – tre pubblicazioni tratteggianti la santa vita di Paola:
– una a fumetti (molto apprezzata non solo dai ragazzi);
– una più devozionale (scritta, a suo tempo, da Padre Giacinto Burroni e più volte rieditata);
– una storica (raccoglie le ricerche fatte dal compianto Gen. Francesco Ravera)
disponibili nel Sito Internet dell’Associazione Culturale Amici di Bene – onlus, in modalità sfogliabile, al link Pubblicazioni relative alla Beata Paola Gambara Costa – Associazione Culturale Amici di Bene – onlus
La diffusione di queste tre pubblicazioni ha quindi lo scopo di divulgare, a grande raggio, la figura e la protezione della Beata Paola e che si possa raggiungere con l’elevazione a Santa la pienezza del culto sugli altari.
CAMERA: PROIEZIONE IN STREAMING DEL DOCUMENTARIO DANS UN OCÉAN D’IMAGES. J’AI VU LE TUMULTE DU MONDE
In streaming su Streeen.org
Giovedì 28 gennaio, dalle 18.30, CAMERA in collaborazione con Streeen.org, propone la visione in streaming di “Dans un océan d’images. J’ai vu le tumulte du monde” della regista Helen Doyle, documentario che ha vinto il premio come miglior film canadese a FIFA – Le Festival International Du Film Sur l’Art nel 2013. Il film è una ricerca sul significato e sulla portata delle immagini nell’era della rivoluzione digitale e della proliferazione che essa comporta. La tecnologia digitale e internet hanno profondamente inciso sulle modalità e sui tempi di produzione e circolazione delle immagini, e di riflesso sulla ricezione delle stesse. Siamo costantemente inondati di immagini e la regista si chiede se sappiamo ancora come vederle, soprattutto quelle dei conflitti e delle loro gravi conseguenze. Partendo da queste considerazioni, Helen Doyle ha seguito e intervistato dieci artisti e fotografi contemporanei di fama internazionale come Alfredo Jaar, Letizia Battaglia, Nadia Benchallal, Philip Blenkinsop, Bertrand Carrière, Stanley Greene, Geert van Kesteren, Sera Phousera Ing, Lana Šlezić e Paolo Ventura (attualmente esposto a CAMERA con la personale “Paolo Ventura. Carousel”, in attesa di poter essere nuovamente visitabile dal pubblico alla riapertura del Centro), riflettendo assieme a loro sul significato e sul potere delle immagini.
Modalità di fruizione
Per vedere il film sarà sufficiente accedere alla piattaforma Streeen.org e acquistare la visione a 2,80 Euro (pagamento con carta di credito o carta prepagata).
Il film sarà in streaming dalle 18.30 di giovedì 28 gennaio e per 72 ore dal momento dell’acquisto.
PER IL GIORNO DELLA MEMORIA PROGETTO CANTOREGI FIRMA L’ALLESTIMENTO “COME RANE D’INVERNO” DEDICATO ALLE DONNE NELLA SHOAH
Allestimento alla Soms di Racconigi, visitabile online dal 27 gennaio 2021
In occasione del Giorno della Memoria, Progetto Cantoregi, in collaborazione con Anpi Racconigi e Comune di Racconigi, firma l’allestimento scenico “Come rane d’inverno”, dedicato alle donne nella della Shoah, per non dimenticare la specificità del loro vissuto e il dolore patito in condizioni di privazioni estreme, in prigionie fatte di fame, freddo, percosse, umiliazioni, viaggi della morte con un capolinea chiamato lager. Allestito alla Soms di Racconigi, il lavoro scenico è visitabile online dal 27 gennaio 2021, grazie al video pubblicato sul sito web progettocantoregi.it e sulla pagina Facebook di Progetto Cantoregi e sul sito del Comune di Racconigi. Le toccanti e drammatiche testimonianze di donne, spesso ancora bambine o giovani ragazze, che sono state internate nei campi di concentramento, o di intellettuali, che hanno urlato e urlano contro gli orrori dell’Olocausto, scorrono sullo schermo della Soms, un grido silenzioso contro i soprusi dell’uomo sull’uomo. Si alternano, tra le altre, le parole di Anna Frank, Etty Hillesum, Edith Bruck, Liliana Segre, Hannah Arendt, Irène Némirovsky, Nelly Sachs, Gitta Sereny, Simone Weil, Elisa Springer, Joyce Lussu, Lidia Rolfi. In scena, tra il palco e la platea della Soms, si stagliano gli oggetti tristemente simbolici dell’inferno concetrazionario, che rappresentano gli effetti personali o domestici sottratti all’identità e alla dignità di tante donne: scarpe, indumenti, cappotti, sciarpe e foulard, libri, pettini, valigie, bambole, posate e anche capelli. «L’installazione “Come rane d’inverno” – spiega il presidente di Progetto Cantoregi Marco Pautasso – trae ispirazione dai versi della nota poesia di Primo Levi, ed è dedicato alle donne nella Shoah, alla condizione femminile all’interno dei lager, alla specificità del loro vissuto. Non c’è volontà di guardare la Shoah da una prospettiva di genere, perché non esiste una gerarchia nella sofferenza. Ma queste testimonianze hanno contribuito ad allargare e arricchire l’ambito della nostra riflessione, la visione e comprensione di quanto è accaduto, anche nelle sue atrocità più efferate».
BIELLA, PREMIO NUVOLOSA 2020/2021: I PARTECIPANTI AL CONCORSO E LA GIURIA
Per questa terza edizione sono in corsa 183 giovani da tutta Italia
Il 3 gennaio si sono chiuse le iscrizioni al Premio Nuvolosa, il concorso di fumetto riservato ai giovani tra i 16 e i 35 anni organizzato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Biella con la collaborazione dell’associazione Creativecomics e il soste-gno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Il tema 2020/21 è “Viaggio. Orizzonti, frontiere, generazioni…” collegato alla quarta edi-zione dell’omonima rassegna prevista anche quest’anno presso le dimore storiche del rione Piazzo, con l’intento di indagare i molteplici significati della parola “viaggio” attra-verso eventi connessi tra loro. “Il progetto Nuvolosa e in particolare il concorso – spiega l’assessore alle politiche giovani-li Gabriella Bessone – nasce per stimolare la creatività e l’intraprendenza dei giovani e quest’anno si è arricchito, aggiungendo agli storici premi in denaro per le opere di giovani fumettisti, un premio speciale per la migliore storia/sceneggiatura. A questa terza edizione del concorso nazionale hanno partecipato 183 giovani. Le opere pervenute sono 135 per il fumetto e 16 per il premio speciale riservato alla sceneggiatura, alcune realizzate in coppia o in gruppo. Siamo quindi soddisfatti, la giuria sta esaminando i lavori e ci stiamo preparando alla kermesse del 7 marzo, sperando di poter realizzare il ricco programma, naturalmente nel rispetto delle regole anti-Covid.” L’Informagiovani ha registrato e archiviato tutte le tavole pervenute: molto numerosi (121) sono stati i partecipanti tra i 19 e i 29 anni, ma sono arrivate anche 5 opere da ragazzi un-der 18 e 40 dagli over 30. Le opere sono arrivate da tutta Italia: il Piemonte guida la classifica con 35 partecipanti (3 i biellesi), seguito dai 22 dalla Lombardia, 18 dal Lazio, 15 dall’Emilia Romagna, oltre 10 dalla Campania e dalla Sicilia e sono comunque rappresentate quasi tutte le regioni italiane. Un lavoro proviene da un giovane italiano residente nel Regno Unito. Ora è iniziato il lavoro di selezione. Come negli anni scorsi, la commissione è prestigiosa e al contempo eterogenea, con profili professionali diversi tra loro:
– Luca Blengino, sceneggiatore per i maggiori editori europei, Delcourt, Soleil, Glenat, Dargaud, Starcomics, Bugscomics ed editor di Ed. Inkiostro
– Sergio Cabella, disegnatore e sceneggiatore per la Disney di Topolino
– Fabio Celoni, disegnatore di punta di Topolino e di Dylan Dog
– Giorgio Sommacal, disegnatore di Cattivik e collaboratore di varie case editrici tra cui Bonelli e Sbam Comics
– Ugo Verdi, disegnatore di Legs per Sergio Bonelli Editore e collaboratore di Cronaca di Topolinia, Hachette e Petit a Petit per il mercato francese.
Saranno loro a valutare i lavori e a selezionare le opere meritevoli di essere esposte dal 7 marzo a Palazzo Ferrero, oltre a decretare i vincitori dei premi. Per la sezione locale riser-vata agli studenti del Liceo artistico cittadino sono pervenute una dozzina di partecipa-zioni.
Sono previsti numerosi fumettisti ospiti che animeranno l’evento di marzo insieme a Sil-ver, protagonista dell’esposizione dedicata a Lupo Alberto, che affiancherà la mostra con le opere selezionate nell’ambito del concorso.
“VECCHIE E NUOVE R- ESISTENZE: RICONNESSIONI _9”: MAIDA, RENOSIO, SARFATTI, FASANO, PETRUCCIOLI, COLOMBO IN VIDEOCONFERENZA PER IL POLO CITTATTIVA
Proseguono anche per il mese di febbraio le nuove videoconferenze organizzate da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. Di San Damiano d’ Asti, Museo Arti e Mestieri di un Tempo, Israt e Casa della Memoria della Resistenza e della Deportazione di Vinchio con Fra production spa, Associazione “Franco Casetta”, libreria “Il Pellicano” e Aimc di Asti. Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutte le persone interessate.
1) Sabato 6 febbraio 2021 – ore 17- Bruno Maida presenta “I treni dell’accoglienza. Infanzia, povertà e solidarietà nell’italia del dopoguerra 1945-1948″ (Einaudi).L’ autore ne discute con Mario Renosio (Israt). Link al volantino: http://www.scuolealmuseo.it/blogdidattica/?p=2904; 2) martedi’ 9 febbraio 2021 – ore 18 -Michele Sarfatti presenta “Il cielo sereno e l’ ombra della Shoah. Otto stereotipi sulla persecuzione antiebraica nell’Italia fascista” (Ed. Viella).L’ autore ne discute con Nicoletta Fasano (Israt). Link al volantino: http://www.scuolealmuseo.it/blogdidattica/?p=2906; 3) sabato 20 febbraio 2021 – ore 16 – Claudio Petruccioli presenta “Rendiconto. la sinistra italiana dal pci a oggi” (La nave di Teseo). L’ autore ne discute con Mario Renosio (Israt). Link al volantino: http://www.scuolealmuseo.it/blogdidattica/?p=2908; 4) 23 febbraio 2021 – ore 18 – “La sola colpa di essere nati” (Garzanti) di Gherardo Colombo e Liliana Segre. Gherardo Colombo ne discute con Nicoletta Fasano. Link al volantino. http://www.scuolealmuseo.it/blogdidattica/?p=2910. Gli incontri si terranno in videoconferenza (Meet). Iscrizioni entro e non oltre venerdì 5/2/2021 alla pagina
http://www.scuolealmuseo.it/blogdidattica/.
Per informazioni: polocittattiva@icsandamiano.it.
Giovanna Cravanzola