Castello di Miradolo: il 7 e 8 marzo le ultime repliche de “Il Martirio di San Sebastiano”
Il 7 e l’8 marzo, al Castello di Miradolo, in occasione dell’ultimo week-end della grande mostra dedicata a San Sebastiano, a cura di Vittorio Sgarbi, verrà riproposto “Il Martirio di San Sebastiano”, la raffinata partitura di Claude Debussy, su testo di Gabriele D’Annunzio.
Con questi ultimi eventi, dopo le serate del 25 e 26 dicembre 2014, e la replica straordinaria del 27 dicembre, si chiudono gli appuntamenti invernali al Castello di Miradolo, promossi dalla Fondazione Cosso con l’obiettivo di diffondere e sostenere nuove e innovative forme di espressione artistica.
“Il Martirio di San Sebastiano” vanta teatri, regie e interpreti illustri: l’Opéra di Parigi, nel 1920; la Scala, nel 1926, con Toscanini direttore d’orchestra; nuovamente la Scala, nel 1986, con la regia di Béjart; il Teatro di Bobigny, nel 1988, con la regia di Bob Wilson, su commissione di Rudolph Nureyev; la Fenice di Venezia, nel 1995, con la regia firmata da Pier Luigi Pizzi, tra i collezionisti presenti in mostra; l’Opera di Roma, nel 1997, in una versione feroce e tagliente a cura de La Fura dels Baus.
La rilettura di questo assoluto capolavoro, in un’inedita versione da camera a cura del progetto Avant-dernière pensée di Roberto Galimberti, si specchia nei capolavori di Rubens, Tiziano, Guercino, Mattia Preti e Luca Giordano, e racconta, attraverso la musica e i versi, le vicende di Sebastiano, giovane di coraggio e generosità alla guida delle milizie romane, condannato al martirio delle frecce per la sua professione di fede.
L’esecuzione conduce il pubblico attraverso le sedici sale espositive e la Cappella del Castello, recentemente restaurata, ed è accompagnata da grandi scenografie video, in cui Silvia Calderoni, come una moderna Ida Rubinstein, interpreta il protagonista del dramma. L’attrice, vincitrice, nel 2009, del prestigioso premio UBU come migliore attrice under 30, e protagonista del film “La leggenda di Kaspar Hauser”, è attualmente impegnata in una eclettica e sperimentale ricerca espressiva, ed è reduce, con la Compagnia Motus, dal grande successo della tournée newyorkese.
In questa rilettura del “Martirio”, che si sviluppa tra retaggi medioevali e allusioni al mito di Adone, esotismo e sospensione del tragico, religiosità e paganesimo trovano un simbolico incontro nella figura del Santo, tra immagini di cruda drammaticità e insieme di splendente grazia.
Roberto Galimberti, violino e direzione
Silvia Calderoni, Sebastiano
Francesca Lanza, soprano
Sabrina Pecchenino, contralto
Laura Vattano, armonium
7 marzo ore 19,00
8 marzo ore 21,15
ultime repliche de
“Il Martirio di San Sebastiano”