Chieri, ristoratori a Roma per la manifestazione di protesta: “Se non riapriamo subito, rischiamo di chiudere per sempre”
“Se non ci permetteranno di riaprire, pur con tutte le cautele, rischiamo di chiudere per sempre le nostre attività” così tuona Enza Castagna, titolare del ristorante pizzeria “Le Terrazze” di Chieri presente lunedì alla manifestazione nazionale di protesta dei ristoratori a Roma in Piazza del Popolo. A migliaia sono arrivati nella capitale, da tutta Italia, rispondendo all’appello dell’associazione M.I.O. Italia Piemonte tra questi anche i rappresentanti dei ristoranti di Chieri che al pari di tanti colleghi sparsi per il Paese stanno subendo gravi perdite per il perdurare delle restrizioni della pandemia. “Eravamo a Roma in difesa delle nostre attività – spiega la Castagna, scesa a Roma con Paola Govich del ristorante “Piemunt Burger” – non siamo gente abituata a scendere in piazza, ma a lavorare, però ora è troppo. Anche queste parziali riaperture a tanti di noi non servono. La nostra pizzeria lavorava, soprattutto, la sera, cosa serve che riapriamo fino alle 18? In un anno ci hanno ristorato pochissimo e le perdite sono state alte. Le tasse, dalla tassa rifiuti, ai contributi dei dipendenti, agli affitti, alle bollette ai fornitori quelli li abbiamo dovuti pagare tutti, siamo in clamorosa perdita, una perdita che nessun servizio di asporto può colmare. Chiediamo che ci facciano riaprire senza limitazioni di tempo, pur rispettando norme di distanziamento e rapporto clienti con ampiezza del locale, poi chi sgarra chiude, ma chi rispetta le regole ha pieno diritto di lavorare”.