CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – Chieri e i suoi piloni: il Pilôn Borgnô   (di Antonio Mignozzetti)

In Strada Tetti Fasano, recentemente vittima dei vandali

Il ‘pilon borgno’

In strada Tetti Fasano, a poche centinaia di metri dalla borgata omonima, in corrispondenza di una curva verso sinistra, prima della grande rotonda costruita nel settembre 2006 in occasione dell’ampliamento dell’area industriale di Fontaneto, su un terreno di proprietà di Tarcisio Fasano sorge un antico pilone, chiamato popolarmente “pilon borgno” (pilone cieco), che conservava una  statua del Sacro Cuore di Gesù. Abbiano scritto “conservava”, al passato, perché attualmente la statua non c’è più. A riprova della validità del detto che la madre degli imbecilli è sempre incinta, circa un mese fa qualcuno ha pensato bene di manomettere lo sportello con rete metallica che protegge la nicchia, prendere la statua di gesso e scagliarla sulla strada mandandola in mille pezzi.

Nessuno sa dire perché questo pilone è chiamato “Borgnu”, cioè “Cieco”. Forse perché c’è stato un periodo, prima della ricostruzione di cui parliamo più avanti, in cui era mezzo diroccato.

Di fattura accurata ed elegante, è costruito completamente in laterizio a vista. La facciata principale è delimitata da lesene, e culmina con un timpano pure di laterizi. Molto grande la nicchia, con arco a tutto sesto, destinata a contenere l’immagine sacra. Il tetto è in cemento, sormontato da una croce in ferro. E’ preceduto da due gradini in pietra (in cattivo stato). Il pilone è dedicato al S. Cuore di Gesù, di cui, come abbiamo detto, conteneva una statua in gesso, troppo piccola per le dimensioni del pilone. C’è anche un vecchio quadro, sempre del Sacro Cuore, poggiato sul fondo, dietro la statua. Nella parte anteriore del basamento, una lapide di marmo recita: “Invocando dal S(acro) C(uore) copiose benedizioni il T(eologo) G(iuseppe) Gilardi  Prev(osto) di Cuorgnè questo pilone fece riedificare a ricordo dei suoi defunti. Luglio 1928”. Se nel 1928 è stato ricostruito a cura di don Gilardi, vuol dire che ce n’era uno più antico ormai ridotto molto male. E non sappiamo cosa legasse  il teologo Giuseppe Gilardi  e questo pilone fino al punto da provvedere al suo restauro in memoria dei suoi morti, pur sorgendo su terreno non di sua proprietà.

(Fonti: Tombolato Marisa e Fasano Giuseppe, residenti in Str. Tetti Fasano n. 49  e Fasano Tarcisio, attuale proprietario del terreno su cui sorge il pilone, residente in str. Tetti Fasano 9).

Nota: don Giuseppe Francesco Gilardi, dottore in Teologia, Cavaliere della Corona d’Italia, figlio di Giovanni e Anna Cristino, nacque a Chieri il 13 novembre 1877. Ordinato sacerdote il 29 giugno 1900, fu nominato Vicecurato poi Curato di  Cuorgnè, dove restò per tutta la vita, fino al  26 novembre 1937, data della sua morte.

(N.B. La scheda si ispira a quella del volume: Antonio Mignozzetti, Chieri città dei cento piloni, 2008).