CHIERI. “EX EMBRACO UNA CATASTROFE CHE SI POTEVA EVITARE”

 “Vorrei esprimere la mia più profonda solidarietà al dramma dei lavoratori della Ex Embraco di Riva di Chieri. Ma so benissimo che la solidarietà non riempirà le loro pance e quelle dei figli dei 398 lavoratori che si trovano di fronte all’incubo del licenziamento. Ancor più dello sconforto che mi prende davanti a tale notizia è la rabbia, la rabbia per tutte queste persone che stanno per perdere il lavoro in uno dei momenti più difficili per il nostro Paese. E’ la morte dell’occupazione quasi quattrocento dipendenti che spariscono in un attimo nel nostro territorio significa tanto, troppo, perché non facciamo qualcosa per impedirlo. Da anni, da quando è stata annunciata la fine dell’Embraco si assiste ad un tristissimo e scoraggiante balletto di illusioni e disillusioni, di salvataggi e di piani di rilancio per, poi, tornare al punto di partenza. Non siamo stati capaci di aiutarli, non siamo stati capaci di salvare il lavoro. Ed è perfettamente inutile che Sicchiero, come altri, punti il dito contro la Regione, perché la sconfitta della ex Embraco è una sconfitta di tutti e per tutti. Non servono a niente gli scarica barile, caro Sindaco. Serviva darsi da fare tutti, a prescindere dal livello istituzionale, dai partiti, dalle opinioni. Perché quando chiude una fabbrica e licenzia tutti ne soffriamo. Ora il mio pensiero è solo per i lavoratori e le loro famiglie, ho avuto l’onore di conoscere molti di loro, una grandissima dignità e forza, chiedevano solo di lavorare, hanno lottato, hanno accettato compromessi e sacrifici pur di salvare il loro lavoro. Voglio sperare che di fronte a questa catastrofe occupazionale ci sia una immediata e pronta reazione, bisogna aiutare i licenziati e restituirgli la dignità del lavoro e la sicurezza per il futuro.” Così in una nota  Rachele Sacco – Consigliere comunale di Chieri (Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale insieme)