Chieri e l’ordine del giorno sulla Rotta Balcanica, Sacco replica a Sicchiero: “Maggioranza inquadrata, non accetta il contraddittorio”

“Apprendere da un sito di informazioni locale che la maggioranza mi dà della bugiarda solo perché non voto come vorrebbero loro, mi fa pensare che Sicchiero e i suoi non accettino uno dei principi fondamentali della democrazia e della libertà ovvero quello di dissentire dal pensiero unico, per altro tanto caro a certe dittature. Nel votare contro all’ordine del giorno sulle rotte balcaniche mi sono permessa di fare quello che, molto probabilmente i consiglieri di maggioranza non hanno fatto, informarmi senza conformarmi alla vulgata comune. Mentre loro si limitavano a proporre un documento che il Pd ha chiesto di far approvare in tutte le sedi istituzionali pedestremente, io sono andata a leggere diversi documenti e articoli sull’argomento. In Consiglio ho solo chiarito alcuni aspetti della vicenda che vengono volutamente ingigantiti e distorti portando all’iperbolico ed insensato paragone tra i campi profughi della Bosnia e i campi di concentramento nazisti. Visto che il mio intervento è stato parzialmente trascritto non devo spiegare nulla, ciò che mi offende è il fatto che a preambolo del mio intervento la maggioranza mi dia della bugiarda e che non difendo i diritti umani. Non è che votare contro all’ordine del giorno di Sicchiero e soci significhi non avere a cuore la situazione dei profughi o infischiarsene dei diritti umani e neppure non allinearsi alla verità preconfezionata del Pd equivalga passare per bugiardi. La maggioranza oramai è talmente inquadrata e ripiegata su preconcette posizioni politiche che non accetta il contradditorio. Per altro il mio intervento è stato riportato parzialmente, tagliando le dichiarazioni più scomode per il Sindaco e i suoi, dove ricordavo che forse più che occuparci dei migranti in Bosnia è utile che il Comune di Chieri si occupi delle persone indigenti e delle imprese in difficoltà nella nostra città e che se proprio ci vogliamo occupare dei migranti ce ne sono altrettanti e più che soffrono in Italia, senza lavoro, lasciati ad elemosinare e a dormire in strada senza alcuna speranza per il futuro. Anche questo significa adoperarsi per i diritti umani, ma per la maggioranza evidentemente è più utile politicamente il documento propinato dal Partito Democratico passato in Consiglio piuttosto che azioni concrete su problemi reali nella propria città e territorio.” Così  replica in una nota Rachele Sacco – Consigliere comunale di Chieri (Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale insieme).