PIEMONTE ARTE: ALCIATI, SACCOMANDI, SPAZI SOSPESI, LAVRENKO, UOMINI IN GUERRA, CERRETO

Evangelina AlciatiTORINO, ALLA “ALBERTINA” ANTOLOGICA DI EVANGELINA ALCIATI

L’Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le sale della Pinacoteca Albertina, una mostra

antologica alla figura di Evangelina Alciati (1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna a essere ammessa in Accademia, personalità libera e in anticipo sui tempi.

L’iniziativa, che si collega alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita del film “La libertà allo specchio. Ritratto di Evangelina Alciati”. Il film, tratto da un’idea di Mauro Guidetti, scritto dallo stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell’interpretazione, tra gli altri, di Pamela Villoresi, Erica Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si diplomò in disegno e pittura. Decisivo per gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento, dalla pittura post impressionista, all’Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori Edoardo Di Mauro e Pino Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria, Donatella Taverna e della docente dell’Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la Galleria d’Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba – Museo Regionale della Valle d’Aosta, le Fondazioni Burzio e Mazzonis. L’allestimento della mostra è in continuità con quelli delle precedenti esposizioni e fruisce della professionalità, dell’originalità e della generosità di Ugo Li Puma.

Inaugurazione

venerdì 6 marzo 2015, in voluta contiguità con la Festa della Donna, alle ore 18.00

Orari di apertura

Dal 7 marzo al 12 aprile 2015

Lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.30)

Mercoledì: chiuso.

 

SaccomandiTORINO, “INFINITO PRESENTE”, LA MOSTRA DI SACCOMANDI IN REGIONE

I dipinti dell’artista torinese Sergio Saccomandi in esposizione dal 6 al 18 marzo. Inaugurazione il 6 marzo alle 18, preceduta dal concerto del quartetto d’archi “Soli Deo Gloria” nella chiesa di San Lorenzo alle 17

Una barca sulla spiaggia, un volto velato, un bimbo in fasce: i soggetti dei dipinti dell’artista torinese Sergio Saccomandi, in mostra nel Palazzo della Regione Piemonte a Torino dal 6 al 18 marzo, sono di una estrema varietà, ma hanno tutti un comune denominatore. È il sacro volto della Sindone, presente in tutte le opere della mostra “Infinito presente”.

Un racconto per immagini del viaggio nella fede di Saccomandi. È questo il modo in cui il pittore, attore e scenografo torinese intende celebrare l’Ostensione del Sacro Lino.

L’inaugurazione è prevista venerdì 6 marzo alle 18 al piano terra della Sala Mostre della Regione Piemonte, in piazza Castello 165. L’apertura della mostra sarà preceduta alle 17 dal concerto del quartetto d’archi “Soli Deo Gloria” nella chiesa di San Lorenzo.

“Infinito presente” è una rassegna di grande impatto emotivo: un modo per avvicinarsi attraverso l’arte figurativa all’evento religioso che porterà a Torino e in Piemonte pellegrini da tutto il mondo. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 11 alle 19.

 

TORINO, “SPAZI SOSPESI 2”Spazi sospesi logo

Lo smantellamento delle realtà industriali crea “Spazi Sospesi”

Dodici artisti a confronto con l’opera di Cecilia Ravera Oneto

Protagonista la pittrice ligure (1918-2002) che studiò a Torino. L’inaugurazione giovedì 5 marzo,

alle 17,30, al Palazzo della Giunta regionale. Visite da venerdì 6 a mercoledì 18 marzo (ore 11-19)

Con lo smantellamento di molte realtà industriali restano dei luoghi privati della propria

specificità e disconnessi dal tessuto urbano in cui si collocano, come spazi sospesi.

Questo il tema di “Spazi sospesi 2. Artisti a confronto con l’opera di Cecilia Ravera

Oneto”, che verrà inaugurata giovedì 5 marzo, alle ore 17,30, nella Sala Mostre del

Palazzo della Giunta regionale. La mostra, che si potrà visitare da venerdì 6 a mercoledì

18 marzo (sempre dalle 11 alle 19, ad ingresso libero) propone la personale visione di

dodici artisti sul rapporto tra gli spazi dell’archeologia industriale e del paesaggio, intesi

come luoghi in cui l’azione dell’uomo ha connotato i tratti ambientali privilegiando la

produzione alla naturale identità del territorio. Il confronto è con le opere di Cecilia Ravera

Oneto, (1918-2002), pittrice ligure che, dopo aver studiato al liceo artistico Barabino di

Genova e, nel periodo della docenza di Felice Casorati, al liceo dell’Accademia Albertina

di Torino, frequentò il Politecnico torinese. Opere di Ravera Oneto si trovano a Genova

nella Galleria d’Arte Moderna, nel Museo dell’Accademia Linguistica e nella Clinica Medica

dell’Università ed inoltre nella Collezione Civica d’arte di Pinerolo, nel Museo Garibaldino e

nella Pinacoteca comunale di Marsala, nell’istituto Pigorov di Odessa, nella Collezione

Cisap di Berna, nella Bertrand Russell House di Nottingham ed in numerose collezioni

private in Italia ed all’estero.

La mostra, a cura di Leo Lecci, Monica Saccomandi e Laura Valle, è organizzata da

Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Associazione Amici dell’Accademia Ligustica

di Genova, Associazione Culturale Cecilia Ravera Oneto di Camogli e Archivio d’Arte

Contemporanea dell’Università degli Studi di Genova, in partnership culturale con

l’Associazione culturale Pentesilea di Torino.

Oltre a grafiche inedite e dipinti di Ravera Oneto provenienti da collezioni pubbliche,

(Museo dell’Accademia Ligustica, Genova) e private (Fondazione Carige e Confindustria

di Genova) si potranno ammirare dipinti, fotografie, video e installazioni di Elvira Sanchéz,

Valentina Bassetti, Elena Tortia, Guo Liang, Wang Peng, Zhao Li, Maria Rebecca

Ballestra, Cesare Bignotti e Fabio Niccolini e le tre tele vincitrici dell’ultima edizione del

premio Cecilia Ravera Oneto, realizzate da Resaldo Ajazi, Mihail Valentinov Ivanov e

Zlatolin Donchev.

 

LavrenkoTORINO, GALLERIA PIRRA: BORIS LAVRENKO

 

GRANDI MAESTRI POST-IMPRESSIONISTI RUSSI: BORIS LAVRENKO 1920 – 2001

Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell’Istituto Repin dal 1953, la sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli rappresentanti del post-impressionismo russo. L’infanzia vissuta a contatto con la natura, le immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore. Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di sperimentazione cromatica, seppur all’interno di un figurativismo di solida impostazione. Le sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura, una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la “dignità” di essere ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all’estero e in patria stimolano la curiosità e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un colorato mosaico di vita.

La mostra rimarrà aperta sino al 30 aprile.

Corso Vittorio Emanuele II, 82 – 10121 Torino – Tel. 011.543393 – www.galleriapirra.it

ORARI: da lunedì a sabato 9,30-12,30; 15,30-19,30. APERTI DOMENICA MATTINA

 

 

MoncalieriMONCALIERI, MOSTRA FOTOGRAFICA ALLA BIBLIOTECA ARDUINO

“Uomini in guerra, donne al lavoro” – Una mostra fotografica alla Biblioteca Arduino di Moncalieri

 

Lo scorso 4 marzo, nell’ambito delle iniziative organizzate dal Comune di Moncalieri per la festa della donna, è stata  inaugurata alle 17.30 presso la Biblioteca Arduino di Moncalieri la mostra fotografica “Uomini in guerra, donne al lavoro”, curata dalla Città metropolitana. L’esposizione sarà visitabile fino al 16 marzo con ingresso gratuito. La mostra raccoglie immagini fotografiche di donne al lavoro nelle fabbriche della Società nazionale Officine Savigliano durante la Grande Guerra Stabilimenti Torino e Savigliano, durante la Prima guerra mondiale. Le foto sono un prezioso patrimonio documentario costituito da circa una sessantina di fotografie che la Fondazione Vera Nocentini ha avuto in consegna da Gianni Alasia, ex dirigente sindacale della CGIL torinese.

Si tratta di immagini scattate tra il 1915 e il 1916 all’interno dei reparti degli stabilimenti della Società nazionale delle Officine di Savigliano, storico marchio metalmeccanico piemontese nato nel 1879, che nei primi decenni del Novecento poteva contare su una forza lavoro di circa 1.650 operai, distribuiti nello stabilimento di Savigliano e in quello di Torino, incastrato tra le sponde della Dora nel quartiere di Borgo Vittoria, cuore della Torino operaia. La documentazione iconografica, di grande impatto visivo ed emotivo, testimonia la presenza della manodopera femminile all’interno della fabbrica durante gli anni della prima guerra mondiale quando, proprio le donne, furono chiamate tra i reparti per sostituire gli uomini partiti per il fronte, segnando con grande puntualità i processi di lavorazione all’interno della fabbrica (aviazione, selleria, meccanica, elettricità).

Il periodo compreso tra il 1914 e il 1918 rappresenta per l’azienda un vero e proprio punto di svolta, sia perché si registra il massimo grado di espansione dell’occupazione femminile, sia perché inizia una diversificazione della produzione che, spinta dalle esigenze belliche, porterà la società ad allargare il campo attraverso la realizzazione di costruzioni aeronautiche (aeroplani, navicelle ed ossature per dirigibili, aviorimesse), pezzi per l’artiglieria (dai minuscoli congegni agli elementi più pesanti), bombe ed attrezzature di guerra che caratterizzeranno il marchio Savigliano anche negli anni successivi. L’album che rappresenta una fonte assolutamente inedita e preziosa, venne donato dal direttore SNOS Giovanni Sgorbati a Gianni Alasia, che fra il luglio 1950 e il 1952 fu segretario del consiglio di gestione delle officine di Torino e Savigliano.

 

Per informazioni:  Biblioteca civica A. Arduino – Via Cavour 31 – 10024 Moncalieri – 011 6401611,   www.comune.moncalieri.to.it/biblio

 

 

CERRETO D’ASTI, ARTE AL FEMMINILE

 

Il MAC (Museo Artecerreto) ospita dall’8 marzo al 6 aprile la 3^edizione di “Arte al femminile”. Espongono: Daniela Baldo, Erika Fossati, Ingrid Barth, Milena Paro, Paola Rattazzi, Renata Ferrari, Valentina Pezzutti, Viviana Gonella. MAC, Piazza Mosso 1, Cerreto d’Asti. Da domenica 8 marzo alle 16 a lunedì 6 aprile alle 19.