Chieri. “Telecamere di sorveglianza in Rsa e asili nido? Per la maggioranza non servono…”
“Per la maggioranza le telecamere nelle Rsa e negli strutture per minori non servono. Basterebbero, purtroppo, i troppi fatti di cronaca a dimostrare il contrario, non ultimo quello avvenuto a Mondovì e di cui si apprende dalla stampa il racconto di un maestro accusato di picchiare ed insultare bimbi di tre anni. Violenze che sarebbero state scoperte grazie alle denunce e alle telecamere messe dai carabinieri. Ciò che riteniamo importante ribadire, e lo abbiamo fatto anche con un nostro ordine del giorno nell’ultimo Consiglio Comunale, è che le telecamere nelle strutture per minori e per anziani servirebbero a scopo preventivo, perché le telecamere messe dalle forze dell’ordine, purtroppo, sono installate sempre in seguito alle denunce dei famigliari e quindi di violenze molto probabilmente già consumate e reiterate. Ma l’ordine del giorno è stato bocciato perché per la maggioranza la sicurezza è una questione che si risolve unicamente con percorsi educativi e formativi, e perché no con richiami a belle parole. Noi, invece, crediamo che alla formazione del personale sia necessario aggiungere la tutela e la sicurezza degli ospiti delle strutture, con azioni concrete. Una proposta di legge sulla videosorveglianza già esiste, approvata alla Camera ma che langue in attesa di approvazione in Senato. Volevamo che il Consiglio si esprimesse chiedendo di riprendere in mano la questione da parte del Parlamento. Per noi la difesa dei soggetti più deboli e indifesi, come minori e anziani nelle rsa, è un dovere, un fondamento, e le telecamere forse non impediranno in assoluto il ripetersi di violenze così ignominiose, ma sicuramente rappresenterebbero un ottimo deterrente.” Lo scrivono in una nota RACHELE SACCO Consigliere Comunale PROGETTO PER CHIERI – SALVIAMO L’OSPEDALE INSIEME e TOMMASO VARALDO Consigliere comunale GRUPPO MISTO CHIERI