CRONACA – In moschea esaltava il terrorismo: espulso un tunisino
A seguito di articolate indagini della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri è stato espulso, nella giornata di ieri, 17 marzo 2021, e rimpatriato in Tunisia il cittadino straniero NAIRI Nasir, di anni 28, irregolare sul territorio italiano. L’attività di indagine espletata dalla Digos e dai Carabinieri di Torino ha consentito di accertare che il predetto, lo scorso ottobre, al termine di una funzione religiosa officiata presso una moschea di Torino, si era avvicinato all’Imam esaltando l’azione terroristica posta in essere dall’attentatore parigino responsabile della decapitazione del professor Samuel PATY, rimproverando altresì il predetto predicatore per aver invece stigmatizzato la predetta azione criminale. Il NAIRI, successivamente, durante un periodo di trattenimento presso un centro d’accoglienza straordinario, in quanto trovato positivo al Covid-19, ha minacciato di tagliare la gola a diversi operatori sanitari rifiutando ogni regola di convivenza all’interno della struttura. Una volta dimesso, il NAIRI è stato associato presso il locale Centro di Permanenza per il Rimpatrio di questo corso Brunelleschi, dove si è sin da subito evidenziato per la particolare inclinazione alla violenza, esternando più volte ad altri connazionali la volontà di compiere attentati in Italia in nome del Jihad, istigando anche alcuni stranieri a compiere atti di terrorismo, promettendo loro falsi documenti di soggiorno, minacciando altresì di tagliare la gola ad alcuni operatori delle forze dell’ordine in servizio presso il CPR (“state tranquilli che una volta usciti dal CPR ed arrivati in patria ci penso io a farvi avere i documenti per ritornare nuovamente in Italia…questa vita non vale niente e dobbiamo seguire la strada di Allah per fare Jihad o qui o in Siria…io non ho niente da perdere, quello è il mio obbiettivo e la mia strada…ci vediamo fuori e ti faccio esplodere perché io faccio kamikaze ishallah…vi taglio la gola…se mi mandi al mio paese…io dopo vado in Siria e voglio fare Jihad”). Durante il suo periodo di trattenimento presso il CPR il predetto ha altresì istigato alla rivolta alcuni connazionali (“spaccate le televisioni e incendiate le stanze…accendete la sigarette e date fuoco ai fazzoletti di carte e metteteli vicino ai materassi così brucia tutta la stanza”) concorrendo nei danneggiamenti di alcuni moduli abitativi, a seguito dei quali è stato anche tratto in arresto il 28 novembre e condannato alla pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione, venendo poi nuovamente tradotto al locale CPR. Per quanto sopra il NAIRI è stato anche denunciato per apologia e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo.