Ospedale unico asl To 5. Italia Viva scrive a Icardi e Nicco: “Ecco perché si deve fare a Moncalieri”

 Una lettera aperta al Consigliere Regionale Davide Nicco all’Assessore Luigi Genesio Icardi. L’ha scritta Italia Viva sul territorio.

“Oggi occorre riprogettare la sanità per i cittadini dell’ASLTO5 intorno all’OSPEDALE UNICO DI MONCALIERI, piuttosto che continuare a cercare un sito per l’ospedale. I  40  sindaci  della  nostra  ASL,  in  rappresentanza  di  tutta  la  nostra  comunità,  si  erano  già espressi chiaramente nel dicembre del 2015 in merito ai criteri da adottare per individuare il  sito migliore  per  realizzare  il  nuovo  ospedale:  la baricentricità,  la facilità  di  accesso per tutti e la presenza di una rete infrastrutturale già esistente. Tutti  criteri  che  il  sito  di  Moncalieri  soddisfa  a  pieno  essendo  a  ridosso  della  principale stazione ferroviaria del distretto e nelle vicinanze dell’uscita della tangenziale. La perizia del Politecnico di Torino ha dimostrato che il sito è idoneo per quanto concerne gli aspetti geologici, sismici, geotecnici, idrogeologici e idraulici. Che senso ha riportare l’orologio indietro di 5 anni e tornare a perdere tempo e denaro in una nuova inutile ricerca? Perché non utilizzare subito i 46 milioni di euro già disponibili per progettare la nuova sanità di distretto? La  pandemia  ha  aumentato  la  domanda  di  servizi  sanitari  di  eccellenza  e  di  una  rete capillare di servizi di prossimità che possano raggiungere il maggior numero di persone. Necessità  e  bisogni  che  potrebbero  essere  soddisfatti  dal  nuovo  Ospedale  Unico  di Moncalieri. Un’opera che non sarà solo un contenitore di reparti ad alta specializzazione, ma  anche  il  fulcro  di  una  nuova  sanità  del  territorio in  grado  di  gestire  il  nuovo  scenario sanitario e sociale che avremo davanti a noi nei prossimi anni.  Quali sono i punti cardini del nuovo Ospedale Unico di Moncalieri:

  • Centro di gestione delle informazioni e dei dati;
  • Centro decisionale e di gestione dei provvedimenti;
  • Sviluppo delle nuove tecnologie di Telemedicina e di Telemonitoraggio;
  • Formazione infermieristica e formazione universitaria;
  • Supporto alla medicina territoriale e integrata con la medicina di base;
  • Forte presidio amministrativo.

Per questo chiediamo che quando sarà avviata la fase di progettazione della nuova struttura sanitaria  sia  avviato  parallelamente  il  progetto  di  riorganizzazione  della  medicina  del territorio,  affinché  il  nuovo  ospedale  e  i  presidi  territoriali  vedano  la  luce  nello  stesso momento. Di questo abbiamo bisogno, non di perizie e ulteriori dibattiti. Non perdiamo altro tempo alla ricerca di un sito idoneo che già abbiamo:

  • già oggi i nostri malati vengono trasferiti verso altri ospedali del Piemonte perché non abbiamo il nuovo ospedale di Moncalieri.
  • Carmagnola da mesi  è  privata  del  suo  pronto  soccorso,  molti  servizi  sanitari  sul territorio sono stati sospesi o rallentati.
  • Villastellone non è mai stato un sito idoneo ad ospitare il nuovo ospedale unico. Chiediamo al Consigliere Davide Nicco di spiegare ai cittadini perché ha sostenuto per anni che Villastellone fosse un sito idoneo per il nuovo ospedale, quando i documenti del suo stesso Comune hanno sempre dimostrato il contrario. Perché ha bloccato tutto con il suo ricorso al Tar? E a questi fatti negli ultimi giorni si sono aggiunti altri importanti elementi che contribuiscono a rendere ancora più incredibile tutta la vicenda. In un articolo  pubblicato  da  LA  STAMPA  il  giorno  23 marzo  2021, si  legge  nel  titolo “… l’ospedale unico si arena di nuovo” e questa volta la motivazione è una novità mai emersa nell’ambito del dibattito pubblico: lo stato ambientale del sito di Villastellone e i livelli di contaminazione del suolo fino alla falda. Secondo  atti  ufficiali  della  Città  Metropolitana  di  Torino  la  contaminazione  risulterebbe direttamente collegata all’uso industriale dell’area ex Stars. Tali atti hanno certificato inoltre l’avvenuta bonifica di una singola porzione di questo sito industriale. Emergono dall’articolo anche due dati che hanno dell’incredibile, soprattutto se si pensa alla battaglia politica che si sta svolgendo per la scelta del sito maggiormente idoneo per ospitare l’Ospedale Unico ASL TO5:
  • l’avvenuta certificazione “abilita”   la   porzione   di   area   analizzata   e   bonificata all’esclusivo “uso industriale”;
  • i limiti di  legge  dei  contaminanti  citati  nell’articolo  non  sono  più  riferibili  alle  leggi vigenti, che oggi hanno adottato valori molto più restrittivi. Per quanto concerne i fatti citati nell’articolo, trattandosi di una materia molto complessa dal  punto  di  vista  tecnico  e  legislativo, ITALIA  VIVA  Provincia  di  Torino,  le  aree  del Chierese   –   Carmagnolese   e   Torino   Sud,   faranno   successivamente   i   necessari approfondimenti. Nell’immediato  riteniamo  che  ai  cittadini,  che  ogni  giorno  vivono  le  difficoltà  del  nostro territorio,  siano  dovute  risposte  chiare  e  definitive. Risposte  che  dopo  cinque  anni continuano a non arrivare tanto da far sorgere un sospetto. Il sospetto che l’obiettivo vero sia  proprio  quello  di  “arenare”  l’Ospedale  unico,  proprio  quando  ieri  si  è  appreso  che  i reparti rianimazioni dell’ASL To5 sono al collasso e che da Moncalieri si stanno trasferendo feriti gravi dalla terapia intensiva. Assessore Icardi, Consigliere Nicco vi facciamo queste domande:
  • È vero che il Piano di Gestione del Rischio da Alluvione ritiene che a Villastellone la probabilità di interruzione delle vie di comunicazione con l’ospedale unico è maggiore rispetto a Moncalieri? (Foto 1)
  • È vero che  la profondità  della  falda,  secondo  lo  stesso  Piano  Regolatore  di Villastellone, è posta mediamente a – 5 metri dal piano campagna? (Foto 2)
  • È vero che il finanziamento Inail non costituisce copertura economica certa e acquisita per la realizzazione dell’Ospedale unico?●È vero che fino ad oggi non è stato avviato nessun iter di progettazione?
  • È vero che  l’unico  atto  progettuale  esistente  oggi  riguarda  lo studio  di  fattibilità sul sito di Moncalieri?
  • È vero che lo studio di fattibilità sul sito di Moncalieri è l’unico che può contare su approfondimenti di elevato  livello  tecnico  (geologici,  sismici,  idrogeologici, geotecnici e idraulici)?
  • È vero che  i  tentativi  di bloccare  la  decisione  della  Regione  Piemonte  sono iniziati fin dal 2016, quando il Sindaco Davide Nicco, a seguito della deliberazione della Giunta comunale di Villastellone (DGC nr. 139 del 22.12.2016), si costituì in giudizio innanzi al T.A.R. Piemonte al fine di impugnare la deliberazione di Giunta Regionale n. 4084 del 17/10/2016, con la quale si era individuato il sito di Moncalieri, e  a  cui  aderirono  i  sindaci  di  Carmagnola,  Carignano,  Lombriasco  e  Piobesi Torinese per una spesa totale di € 13.338,00?
  • È vero che i tentativi di arenare il progetto dell’Ospedale unico sono continuati con il Cambio di Giunta regionale quando si decise di chiedere al Politecnico di Torino una perizia asseverata sull’idoneità dell’area di Moncalieri?
  • È vero che  la  perizia  asseverata  del  Politecnico  di  Torino  ha sancito  l’idoneità dell’area di Moncalieri?
  • È vero che  scegliendo  il  sito  di  Villastellone  si  attiverà  per legge  la verifica ambientale  dello  stato  di  contaminazione  dell’intera  area che  attualmente  ha destinazione industriale? In attesa delle risposte a queste domande, vi anticipiamo che il sito di Villastellone, per motivazioni oggettive, non è idoneo ad ospitare l’ospedale unico, ma soprattutto non è  per  nulla  compatibile  con  le  necessità  impellenti  e immediate  del  territorio,  rese drammatiche  dalla  crisi  sanitaria  acuita  dalla  pandemia,  che  cresceranno  con  le  future campagne di prevenzione e vaccinazione. Necessità che, ve lo ricordiamo, erano nate su precise richieste formulate da tutta la nostra comunità già nel 2015.Non perdiamo altro tempo con indagini inutili e costose, progettiamo insieme la nuova sanità di territorio che avrà come motore pulsante il nuovo ospedale unico di Moncalieri.”

 

I Coordinatori Italia Viva per la Provincia di Torino Mariangela Ferrero – Roberto Gentile

I referenti Italia Viva per la Zona Torino Sud Patrizia Bertone – Mauro Turri

I referenti Italia Viva per Il Chierese e Carmagnolese Federica Zamboni – Pier Antonio Pasquero