Chieri, la variante urbanistica 29 e il ricorso al TAR. L’assessore Ceppi: aspettiamo il parere del legale

L'assessore ai lavori pubblici Massimo Ceppi

L’assessore Massimo Ceppi

Imbarazzante e comunque delicata: è questa la situazione in cui versa l’amministrazione chierese di fronte al ricorso al TAR che ha messo in discussione la cosiddetta Variante 29, adottata dalla passata Giunta per consentire ai privati di acquistare ‘capacità edificatoria’ (cioè la possibilità di costruire abitazioni) su terreni-chiave come quelli di strada Roaschia e strada del Verde. “Imbarazzante – spiega l’assessore all’urbanistica Massimo Ceppi – perché noi, quando eravamo all’opposizione, eravamo contrari a questa variante e l’avevamo ostacolata politicamente, perché non eravamo in generale d’accordo sulla vendita delle cubature e in particolare in quelle zone così pregiate. Ma la variante fu approvata ed è utilizzabile: la cubatura venduta ha portato nelle casse del comune 682 mila euro e ha messo in moto compromessi e progettazioni. Senonchè, l’autunno scorso, da alcuni cittadini interessati è stato presentato un ricorso al TAR contro la variante, che non avrebbe rispettato l’obbligo della valutazione ambientale strategica. I ricorrenti non hanno chiesto la sospensiva e non è stata ancora fissata una data per l’udienza, sicchè noi ci troviamo in difficoltà: la variante, che non ci piaceva, adesso dovrebbe paradossalmente essere da noi difesa, per evitare al comune responsabilità amministrative e richieste di danni.” Nel dubbio, è stato richiesto un parere legale ad uno studio specializzato. “Speriamo – conclude Ceppi – che il parere arrivi al più presto, alla luce del parere decideremo come muoverci. Non vorremmo che la nostra inerzia configurasse un danno erariale da corte dei conti…”