Chieri, il mercato del sabato resta com’è. Ma Piazza Cavour…

L'assessore Marina Zopegni

L’assessore Marina Zopegni

Niente mercato che ‘slitta’ in Via Palazzo di Città, al momento. Non lo vogliono i produttori agricoli, che peraltro un passo avanti l’hanno già fatto, spostando i loro automezzi nell’area Caselli e portando in pratica lo stesso risultato: liberare parcheggi per i clienti del mercato del sabato. Ma gli ambulanti premono sul comune per qualche novità forte, spalleggiati dall’Ascom. Che un’idea forte e innovativa già l’ha tirata fuori dal cassetto da tempo: banchi in Piazza Cavour e mercato ancora più centrale e strategico, anche a vantaggio dei negozi.

“E’ un work in progress – sintetizza per niente preoccupata dello stallo l’assessore alle attività produttive Marina Zopegni – e tra una ventina di giorni arriveranno da ambulanti e produttori altre proposte che discuteremo e, spero, condivideremo.”

Zopegni non si spaventa per lo stop, che era nell’aria, dell’operazione Via Palazzo di Città, e guarda avanti con un certo ottimismo: “L’associazione degli ambulanti chieresi ha spiegato la proposta di Via Palazzo di Città come volontà di innovazione, i produttori agricoli sono d’accordo nel rinnovare ma sono contrari a spostarsi nella via perché significherebbe, secondo loro, diluire verticalmente il mercato. Ma non ha detto ‘no’ e basta: spostare i loro automezzi da Piazza Dante all’area Caselli è una mossa che ha già avuto effetti evidenti. Il mercato, per adesso, resta com’è. Il punto, ora, è metterci d’accordo bene su come rinnovarlo, il mercato. E sarà prossimamente un lavoro congiunto degli assessori all’urbanistica, alla viabilità e al commercio, nonché delle categorie interessate.”

Il punto, capace di mettere magari tutti d’accordo e fare novità vera, è Piazza Cavour. “La riqualificazione di quella piazza – prosegue l’assessore – è il nodo centrale. Chiaro che la viabilità va modificata, ma un’azione su Piazza Cavour rimetterebbe in gioco ancher le regole del mercato cittadino. C’è stata una proposta del’Ascom, e direi che lo stimolo arrivato da Ferdinando Scimone è importante, lo prendiamo in considerazione, insieme ad altre idee che stanno arrivando, per costruire un progetto che deve essere il più condiviso possibile. In tempi non troppo lunghi.”