Coldiretti Novara – Vco e Vercelli – Biella: consumatori, attenzione all’etichetta sui prodotti a base di carne suina

La nuova etichettatura che indica l’origine è entrata in vigore da 2 mesi, necessari anche maggiori controlli

Sono passati circa 2 mesi dall’entrata in vigore dell’etichettatura obbligatoria sui salumi, che obbliga ad indicare in etichetta la provenienza della carne. “Devono essere indicate, in maniera leggibile, le informazioni relative al paese di nascita, di allevamento e di macellazione, la scritta ‘Origine Italia’ o la dicitura ‘100% italiano’”.  Spiega Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara – Vco, a sostegno della campagna di Coldiretti Piemonte, che con il supporto delle Associazioni piemontesi Federconsumatori e Movimento Consumatori porta avanti una “battaglia” per l’informazione dei consumatori e la trasparenza, per valorizzare i prodotti Made in Piemonte ed offrire ai cittadini la garanzia di tracciabilità. “Chiediamo ai cittadini stessi di verificare l’etichetta durante la fase d’acquisto”, continua Baudo. “Ma è poi  necessario intensificare i controlli sugli scaffali di negozi e supermercati per garantire l’effettivo rispetto dell’obbligo di indicazione di origine su tutti i prodotti a base di carne di maiale”, prosegue il vicepresidente di Coldiretti Vercelli – Biella Roberto Mercandino. L’etichetta, fortemente voluta da Coldiretti, obbliga ad indicare la provenienza della carne nei salumi e consente di smascherare l’inganno della carne straniera spacciata per italiana. Una misura importante per consumatori ed allevatori che devono peraltro confrontarsi con il forte aumento delle materie prime per l’alimentazione degli animali che compromette la sostenibilità economica dell’attività. “Nella nostra Regione la filiera suinicola conta circa 3 mila aziende, un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200 mila capi destinati soprattutto ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane. Anche la collaborazione con l’agroindustria è fondamentale, in modo che si creino filiere e che si possa valorizzare le carni e i salumi Made in Piemonte”, concludono i due rappresentanti di Coldiretti.