Chieri e lavoro giovani, l’assessore Zopegni: obiettivo favorire lo sviluppo dell’economia
“La Corte dei conti europea lancia l’allarme: la “Garanzia giovani” costa troppo ed è inefficace
Il monito viene dall’audit realizzato su cinque paesi: Italia, Francia, Irlanda, Lituania e Portogallo
allarme lanciato dalla Corte dei conti europea sul possibile flop della Garanzia giovani è pesante. Ogni paese dovrà fare i compiti a casa e “fornire un quadro d’insieme chiaro e completo del costo di tutti gli interventi pianificati per contrastare la disoccupazione giovanile; promuovere un insieme di caratteristiche qualitative che i lavori, i tirocini e gli apprendistati devono possedere per godere del sostegno dell’Ue; porre in essere un sistema di monitoraggio completo del sistema di Garanzia per i giovani, comprendente sia le riforme strutturali sia le misure indirizzate ai singoli individui”. Il monitoraggio è stato eseguito su Francia, Irlanda, Italia, Lituania e Portogallo: speriamo che da noi qualcuno non affermi che “mal comune è mezzo gaudio”.
Marina Zopegni, assessore al lavoro del comune di Chieri, è perplessa. “Non ho risposte, al momento – dice – e temo che neppure la Regione e l’ex Provincia ne abbiano. Ho partecipato all’evento ‘Io lavoro’ a Torino e ho ascoltato gli interventi dell’assessore regionale Pentenero e di Cristina Romagnolli, responsabile dei Centri per l’Impiego dell’ex Provincia: l’impressione è che si stiano muovendo in un buio pesto. C’è la volontà della Regione di continuare nella direzione tracciata dal progetto ‘Garanzia Giovani’ per dare ai ragazzi delle opportunità di lavoro, ma si aspetta di avere idee chiare, magari ricendo spunto dai dati della sperimentazione di ‘Garanzia Giovani’. E’ il Centro per l’Impiego che deve dare le indicazioni. Il Comune, lo ribadisco, non ha competenze specifiche in materia, non crea lavoro. Il lavoro si crea esclusivamente attraverso lo sviluppo dell’economia locale, un obiettivo che questa amministrazione persegue con tutte le sue forze. Dal mio osservatorio, noto con piacere che l’industria, sul nostro territorio, dà segnali incoraggianti e vive un momento di espansione: stanno cercando tecnici, serve una formazione specifica nelle aziende. Commercio, artigianato, agricoltura, su tutto questo stiamo lavorando per favorire uno sviluppo. Ma non abbiamo la bacchetta magica per creare noi dei posti di lavoro…”