Rifiuti, a Novara la differenziata al 74,25%
“Cittadini virtuosi e scelte oculate: grazie a questo, ancora una volta la nostra città conferma livelli importanti nei processi di differenziazione dei rifiuti, tanto che abbiamo già raggiunto gli obiettivi posti dal Piemonte entro il 2025. Siamo al 74,25% di raccolta differenziata, in continuo aumento rispetto agli anni precedenti e con un trend ottimale anche rispetto alle medie nazionali”, dichiara il Sindaco di Novara Alessandro Canelli. La produzione totale di rifiuti, nel 2020, ammonta a quasi 44 mila tonnellate (43.868.500,00 kg) in diminuzione di circa 1,5 mila tonnellate rispetto al 2019, con un trend in linea a quello registrato a livello nazionale. La produzione pro-capite di rifiuti si attesta su 420 kg con una percentuale di differenziazione pari al 74,25%, ossia a una produzione di rifiuti differenziati pari a 312 kg a persona e di indifferenziati pari a 108 kg a persona. Nel 2019 erano 434 i kg prodotti da ogni novarese, mentre la percentuale era pari al 73,92 (321 kg i rifiuti differenziati e 113kg gli indifferenziati). Significativo il dato relativo ai due quartieri in cui è attiva la raccolta puntuale. La produzione di rifiuto non recuperabile a Pernate è di 60 kg per abitante, mentre nel quartiere Sud è di 47 kg per abitante. Dati che portano la raccolta differenziata a una percentuale superiore all’80%. Più che il confronto con i dati dell’anno precedente a risaltare è l’analisi dei dati del 2020 con i nuovi obiettivi che la Regione Piemonte si è posta per il 2025 che pongono il limite di produzione totale a 420 chili a persona, la percentuale al 70% e la produzione di indifferenziati a 126 chili a persona. “Obiettivi già ampiamente raggiunti da Novara- aggiunge l’assessore all’Ambiente Laura Bianchi – Abbiamo lavorato tanto sul tema della raccolta differenziata anche da un punto di vista della sensibilizzazione dei cittadini che hanno risposto molto bene e continuano a farlo. Motivo per cui, precorrendo i tempi, siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi imposti dalla Regione”. “Ancora una volta è doveroso ringraziare i cittadini di Novara – dichiara il presidente di Assa Yari Negri – che con il loro quotidiano impegno nel conferimento, unito al lavoro del personale di Assa, hanno portato agli ottimi risultati raggiunti nella raccolta differenziata lungo un percorso virtuoso di crescita, permettendo all’Azienda di aumentare la qualità del servizio. Gli investimenti di oggi parlano di risorse umane, di rinnovo del parco mezzi per abbattere l’impatto ambientale, di una serie di migliorie e di innovazioni, come la raccolta domiciliare del verde e la sperimentazione sugli olii esausti. L’immediato futuro dovrà invece parlare sempre più di economia circolare, vero traguardo della gestione dei rifiuti. Ne sono un esempio alcuni recenti elementi di arredo come le nuove staccionate, che Assa ha appositamente scelto da fornitori della filiera del riciclaggio della plastica”. Qui di seguito il dettaglio dell’analisi delle diverse frazioni merceologiche che contribuiscono al dato complessivo di differenziazione dei rifiuti. Dei 312,54 kg che ogni abitante di Novara differenzia, la parte del leone la fa l’organico (131,51 kg/ab), seguito da carta e cartone (56,91 kg/ab), da imballaggi misti vetro/alluminio/acciaio (46,52 kg/ab) e plastica/ imballaggi in plastica (34,06kg/ab). Rispetto al 2019 non c’è stata variazione nella produzione pro-capite per la frazione organica e per la plastica, mentre c’è stato un aumento degli imballaggi in carta e cartone, degli imballaggi misti, segno dei cambiamenti delle abitudini dei novaresi in epoca di pandemia da Covid 19. Per quanto riguarda il dato del Piemonte – secondo il rapporto Ispra 2020 sui rifiuti urbani – nel 2019 la raccolta differenziata pro capite si è attestata a 312,26 kg/ab: 105,99 kg/ab per la frazione organica, 65,79 kg/ab per la carta45,89 per vetro e metalli, 26, 90kg/ab per la plastica. Il dato nazionale per il 2019 è di 306,29 kg/ab. Tornando alla città di Novara, nonostante la presenza di due centri di conferimento e del servizio di raccolta degli ingombranti su prenotazione (10.220 i servizi prenotati nel 2020) permane il fenomeno degli abbandoni. Il numero degli interventi – dopo il picco del 2017 con 3.414 – nel 2020 è stato pari a 2.298. Il quartiere dove si sono registrati più abbandoni e S. Agabio con 971 (erano 940 nel 2019), seguito dal Sud con 491 (474 nel 2019), il Nord Est con 336 (276 nel 2019) e il centro con 194 (erano 456 nel 2019). Le vie in cui sono registrati gli interventi più importanti sono Adamello Bollati (128), Spreafico (124), Casorati (79), Tarantola (76), Della Riotta (69), Leonardo Da Vinci (63), Trieste (57), Pianca (54), Beltrami mercato (54), Viglio (54), Milano (51). Interessante anche il dato di riempimento dei cestini stradali. Il monitoraggio effettuato nel primo trimestre di quest’anno sui cestini dislocati in città fuori dal centro, conferma l’uso improprio degli stessi. Infatti il 43% dei cestini è pieno, il giorno dopo lo svuotamento, al 50% o al 100%. La presenza di sacchetti con rifiuti domestici conferma che alcuni cittadini sono ancora restii ad effettuare correttamente la raccolta differenziata. “Rimane ancora tanto da fare in termini di controllo del territorio, soprattutto per quanto riguarda lo spiacevole fenomeno dell’abbandono dei rifiuti – conclude il Sindaco Canelli – che purtroppo rimane un problema, specialmente in alcune zone della città. Con l’apposito nucleo della Polizia Locale abbiamo approntato una serie di controlli finalizzati a contenere tale fenomeno, con risultati incoraggianti. Continueremo su questa strada, consapevoli che le segnalazioni dei cittadini rimangono un elemento altrettanto importante per risalire ai responsabili”.