PIEMONTE ARTE: SACRI MONTI, I PIACERI DELLA TAVOLA, BENSO, DON BOSCO

REGGIA DI VENARIA, L’INCONTRO CON IL DIVINO NELLE VARIE CULTURE DEL MONDO

 

Venaria divinoI Sacri Monti protagonisti di “Pregare. Un’esprienza umana”, la mostra visitabile alla Reggia di Venaria fino al 28 giugno.

 

E come potevano mancare? I Sacri Monti, luoghi privilegiati di devozione, icone del pellegrinaggio, elementi fondamentali dello spazio aperto che favorisce l’incontro tra l’umano e il divino. Nella sala iniziale della mostra, dedicata a ‘Itinerari e simboli’, campeggiano due antiche immagini di Sacri Monti, che vengono paragonati al monte Kailash, considerato sacro dai fedeli di quattro religioni (induismo, buddismo, gianismo e bon tibetano) e alla Kaaba islamica, per via del movimento circolare dei fedeli. Le opere esposte sono l’incisione all’acquaforte di Gaudenzio Sceti “Il vero ritratto del Sacro Monte di Varallo” (1671) e il grandioso dipinto a olio su tela e su tavola “Il Sacro Monte dio San Francesco d’Orta con santi francescani” di Lorenzo da Pavia (1628). Si può inoltre ammirare una bellissima “Madonna del Popolo” che Defendente Ferrari dipinse nel 1519.

Curata da Lucetta Scaraffia e Franco La Cecla, in collaborazione con l’Associazione Sant’Anselmo-Imago Veritatis e programmata in concomitanza con l’Ostensione della Sindone a Torino, la mostra è un evento dall’elevato profilo culturale e religioso, anzi interreligioso e interculturale, che si presta a molteplici approcci di lettura. Lo stile divulgativo dei pannelli esplicativi, consente a tutti di apprendere le modalità di preghiera di induisti e buddisti, ebrei e musulmani, cristiani ortodossi e copti. La ricca esposizione di oggetti preziosi e quotidiani legati alle pratiche dei culti, stimola il desiderio di conoscere: dal rosario formato da 108 grani dell’induismo a quello composto da 18 perle, adottato venticinque anni fa dal vescovo luterano svedese Martin Lonnebo e ora ampiamente diffuso nel nord Europa, allo scopo di facilitare la meditazione; dalle varie forme di lampada rituale dell’ebraismo alle ruote portatili per preghiera buddista. Oltre a libri di preghiera, scialli, verghe, paramenti, si trova perfino l’inginocchiatoio usato da San Carlo Borromeo.

Poi, come una perla protetta all’interno dello scrigno, un’autentica mostra nella mostra, c’è la sezione dedicata alla ‘Preghiera nell’Islam marocchino’, curata dal Ministero del Diritto e degli Affari Islamici del Marocco. Un percorso analitico che attraverso armonici passaggi, invita a penetrare il mistero della preghiera musulmana. Suggestivi i suoni, le musiche e i canti, emozionanti le fotografie dei luoghi, dei tempi e dei gesti, efficaci i filmati che comunicano la realtà, l’intensità e la potenza dell’anelito verso Dio.  Preziosi gli arredi, gli oggetti per il culto e le artistiche calligrafie con i versetti del Corano che si concludono col ‘Ricordo di Dio: l’ultima parola della preghiera’, un pannello di legno con incisa a rilievo in grandi caratteri arabi “La pace sia con te”. Originale e suggestiva l’installazione finale ‘Prayground’, curata da Stefano Savona. Una rassegna di filmati che propone i vari modi di pregare nelle varie parti del mondo: Nepal, Turchia, Etiopia, Francia, Italia. E’ stata usata una tecnica filmica sperimentale: le riprese da tre punti di vista diversi, sono proiettate contemporaneamente in uno spazio unico, emozionante e suggestivo, che avvolge e coinvolge il visitatore.

 

 

 

TORINO, CIRCOLO DEGLI ARTISTI: I PIACERI DELLA TAVOLA

Piaceri della tavolaFin dal mondo antico gli uomini hanno dato grande importanza al cibo e alla tavola; i romani in particolare consideravano i piaceri della tavola fra le esigenze primarie della vita.

La storia registra successivamente nei monasteri momenti alterni di digiuni e di lauti pranzi fino a che nell’età della Rinascenza principi e pontefici, signorotti, siedono attorno a tavole lussuosamente imbandite. I pittori quali i Campi, Annibale Carracci, l’Arcimboldo, dipingono ambienti umili o sontuosi ricchi di frutti, oggetti, vini, stoviglie in argento o terraglia. Il secolo XVII° significa il dominio della natura morta, dalle Fiandre ai pittori caravaggeschi, ai Bamboccianti quali il piemontese Pietro D. Olivero. Né si scordi infine che a Torino – con il Futurismo – due locali erano intitolati SANTOPALATO, AL SOLLAZZO GASTRICO; le ultime piastrelle di via Palazzo di Città sono miseramente cadute una decina di anni or sono! Il 2015 è un anno segnato da mostre dedicate agli oggetti d’uso comune nelle cucine oppure alle opere d’arte contemporanea, da Asti a Milano. Il Circolo degli Artisti di Torino – idealmente allineandosi con l’EXPO – ha ora invitato i propri soci a celebrare i piaceri della tavola sicchè nella storica sede si possono ammirare nature morte, oggetti, “situazioni” legati al tema del cibo considerato da sempre uno degli INCANTESIMI DEI SENSI”.

Gian Giorgio Massara

Angelo Mistrangelo

ARTISTI IN MOSTRA

1. BERTAGLIA Luciana 2. BORGARELLI Anna 3. BRANGERO Gianpaolo

4. CHIRONE GUGLIEMINETTI Mariell 5. CONTESSA Claudio 6. COSTA Rosanna 7. CROSIO Mariella 8. DESTEFANIS Mara 9. FRANCESCATO Laura 10. GAJ Amalia 11. GASPARIN Giancarlo Aleardo 12. MABELLINI DAVIDE 13. MANTOVANI Elda 14. MAROGLIO Isabella

15. MAZZETTI Carlo 16. MAZZOTTI Armida 17. MERCURI Silvano 18. MIGLIOTTI Celestina

19. MILANO Laura 20. PICCOLO Tania 21. PIERI Franco 22. RIVADOSSI Diana Carolina 23. SCIARRILLO Anna 24. TAMIETTO Roseugenia 25. VALLE Marisa 26. VIGNA Maria Luisa 27. ZACCARIA Anna

 

 

 

 

NEW YORK, LA TORINESE MARIA ROSA BENSO ALLA MOSTRA “TELEPHONE – AN INTERNATIONAL ONLINE EXHIBITION”

New YorkIl 20 aprile 2015 è stata inaugurata a New York la mostra internazionale online “TELEPHONE” (80 mila contatti online in due giorni), ideata ed organizzata da “SATELLITE COLLECTIVE”, collettivo di artisti appartenenti a varie discipline con sede a Manhattan. Alla mostra partecipano 315 artisti di ogni nazionalità e, tra questi, la torinese Maria Rosa Benso, con l’opera “Transmission”. La mostra online è stata recensita dal New York Times al Daily Mail di Tel Aviv a Hyperallergic a NPR di Los Angeles ed è stata presentata al Bowery Poetry Club di Manhattan.

Ideata da Nathan Langston, poeta e compositore di Brooklyn, “TELEPHONE” è una sorta di passaparola tra artisti di tutto il mondo attraverso le rispettive opere, un lungo “telefono senza fili” partito dagli USA cinque anni fa e terminato nel giugno 2014.

Nathan Langston e Satellite Collective ebbero, infatti, l’idea di affidare un “messaggio”, una breve frase, ad una pittrice newyorkese affinché realizzasse un’opera e poi trasmetterla ad altri artisti di diverse discipline fino a formare una lunga catena con un corpus finale di 315 opere di artisti di 43 Paesi.

Soltanto al momento del lancio della mostra gli artisti sono venuti a conoscenza del messaggio originale. Il sito di “TELEPHONE” illustra compiutamente l’evento.

 

REGIONE PIEMONTE, QUATTRO MOSTRE PER DON BOSCO

 

“L’EDUCAZIONE È COSA DI CUORE e le chiavi del

Regione 3cuore le possiede solo Dio”, mostra su don Bosco

curata dai Salesiani di Lombardia, Emilia Romagna,

San Marino, Lituania è a Torino in occasione del

bicentenario di don Bosco.

19 Aprile – 19 Maggio 2015

Sala Mostre Regione Piemonte – 1° Piano

Orario 09.00 – 20.00

 

 

LA CATTEDRA PAPALE

19 Aprile – 19 Giugno 2015Regione 2

Sala Mostre Regione Piemonte – 1° Piano

Orario 09.00 – 20.00

 

Mostra d’Arte

L’AMORE LUCE CHE ILLUMINA LE TENEBRE

20 Maggio – 2 Giugno 2015

Orario 09.00 – 20.00

Daniela Bruno, Cantino Bruno, Giuseppina Dutto, Ombretta Mariani,

Pier Carlo Merlone, Francesco Murlo, Gianfranco Naretto, Michele

Pecorara, Franca Pessone, Luciano Pitussi, Giuseppe Precoma,

Vincenzo Santovito, Dina Zane, Umberto Zullo

 

UN’AMICIZIA ALL’OPERA – LA SANTITÀ PIEMONTESE NELLA TORINO DELL’UNITÀ

3 – 24 Giugno 2015Regione

Sala Mostre

Regione Piemonte

1° Piano

Orario 09.00 – 20.00