PIEMONTE ARTE: MUNNO, VOGIATZIS, SISMONDA, GROSSO
TORINO, GALLERIA OPERE SCELTE: PERSONALE DI MICHELE MUNNO
La galleria Opere Scelte inaugura, giovedì 14 maggio alle ore 18 in via Matteo Pescatore 11/D, Dentro il racconto di cose risapute, personale di Michele Munno. Le opere di Michele Munno propongono racconti di intimità collettiva che partendo da elementi noti e ricorrenti della sua ricerca artistica – quali foglie, uccellini, case, vasellame – riflettono evocazioni tipicamente torinesi.
Il caratteristico immaginario pittorico è legato ai ricordi d’infanzia, alle esperienze vissute, alla natura circostante che diventano negli anni archetipi capaci di legare il particolare sentire dell’artista a una familiarità universale. I soggetti risaputi permettono agli spettatori di penetrare profondamente nella tela, venendo travolti dall’intensa sensibilità dell’artista; ovvero forme semplici colme di emozioni pure.
Le opere della mostra Dentro il racconto di cose risapute hanno inoltre scenografiche architetture di palazzi, con affascinanti interventi spaziali dove il rapporto tra interno e esterno e i giochi di luci e ombre creano un ritmo coinvolgente. Le decorazioni sono intimamente legate alle strutture diventando un’armonia ipnotica.
Le tele di Munno ci trasportano nel barocco settecentesco, a incrociare storie di vite differenti, di luci e di riflessi, con ornamenti e oggetti quotidiani. Così come accade nell’architettura dell’epoca, nelle sue tele lo spazio si estende e poi si contrae, assecondando il punto di vista dell’osservatore. I muri si trasformano, da barriere e ostacoli in ambienti ospitali e accoglienti. Si creano spazi in cui la realtà è mutevole, in cui fatti e suggestioni diventano ricordi da conservare intimamente, memorie di rapporti tra corpo e spazio.
La mostra fa parte di Mai visti e altre storie, progetto dedicato alla valorizzazione dell’arte irregolare sul territorio piemontese, e sarà allestita fino a sabato 13 giugno 2015.
Testo di Bianca Tosatti
TORINO, GALLERIA PIRRA: STRATIS VOGIATZIS – MEMORIE SOSPESE
L’annuale mostra fotografica della Galleria Pirra, quest’anno organizzata in collaborazione con Afrodite Oikonomidou, è una personale del greco Stratis Vogiatzis. Saranno esposte 26 fotografie della collezione Inner World, un progetto realizzato tra il 2007 e il 2010 sull’isola di Chios. Stratis Vogiatzis è un sognatore e un artista appassionato, determinato a conservare i valori in cui crede. Dopo aver lavorato in diversi paesi del mondo, con questo progetto torna alla sua amata terra e rivisita i luoghi della sua infanzia. Con la macchina fotografica Vogiatzis cattura un pezzo della cultura popolare dell’Egeo, scopre e ci rivela il mondo nascosto dei cosiddetti “villaggi del mastice” di Chios. Questi borghi medievali sono diventati ricchi e famosi grazie alla coltivazione di un piccolo albero che “lacrima” una resina profumata ampiamente utilizzata dal 14° secolo. In epoca recente questo commercio ha perso la sua importanza, così interi villaggi sono stati abbandonati. Case, bar, negozi, cantine, scuole: luoghi dimenticati di una cultura popolare collettiva, che è rimasta come sospesa nel tempo e nella memoria. Stratis usa il suo talento e la sua sensibilità per esplorare, senza invadenza, questi luoghi privati, per cogliere l’anima delle persone che vi abitavano, per intuire il senso della loro vita. La figura umana è completamente assente negli scatti, ma dietro ogni assenza si avverte una presenza forte: gli oggetti abbandonati, tracce evidenti di semplice vita quotidiana, tradiscono abitudini e raccontano tradizioni. La polvere che li ricopre è un monito all’effimera condizione dell’esistenza. Sono cose lasciate come se all’improvviso qualcuno potesse entrare… le persone non torneranno, ma hanno lasciato un segno indelebile. Sono paesaggi interiori e scenari al limite tra memoria e realtà, che diventano testimonianze di un passato recente, un documento storico di vita vissuta. Le immagini sono sobrie ed essenziali, mai pretenziose, caratterizzate da colori drammatici e dettagli così sorprendenti da creare un’intensa atmosfera emotiva.
Avevo la netta sensazione che ogni stanza fosse il ritratto del suo proprietario, uno spaccato nell’anima delle persone che l’avevano abitata. Si potrebbe pensare che gli oggetti, dopo così tanti anni trascorsi a fianco delle persone e delle loro storie, abbiano acquisito un’anima. Mi muovevo e respiravo lentamente per paura di disturbare questo rapporto erotico tra gli oggetti e il tempo.
Stratis Vogiatzis
Mostra a cura di Afrodite Oikonomidou
L’artista sarà presente all’inaugurazione.
INAUGURAZIONE VENERDÌ 15 MAGGIO 2015
La mostra rimarrà aperta sino al 21 giugno.
Corso Vittorio Emanuele II, 82 – 10121 Torino – Tel. 011.543393 – www.galleriapirra.it
ORARI: da lunedì a sabato 9,30-12,30; 15,30-19,30. APERTI DOMENICA MATTINA
TORINO, COTTOLENGO E MARIA ADELAIDE: GLI “EVANGELI” DI SISMONDA
Negli spazi dell’Accueil allestiti al Cottolengo e all’Ospedale Maria Adelaide per l’Ostensione della Sacra Sindone sono esposte le tavole degli <Evangeli> del pittore di Racconigi Carlo Sismonda. Non è una mostra ma un segno dell’accoglienza rivolto ai pellegrini.
Nel segno della spiritualità
La straordinaria narrazione de «Gli Evangeli» di Carlo Sismonda si snoda negli spazi «Accueil» del Cottolengo e del Maria Adelaide, nei luoghi della sofferenza e dell’accoglienza, dell’attesa e del riscatto. Nel tempo dell’Ostensione della Sindone, l’opera pittorica di Sismonda rivela, tra «Via Crucis» e «Gli Evangeli», una particolare capacità di comunicare, attraverso il fluire inesausto del segno, le immagini della Crocifissione e della Deposizione.
Si deve all’Associazione Culturale onlus «Carlo Sismonda» la possibilità di accostarsi alla ricerca dell’artista di Racconigi, di avvertire la purezza del volto di Cristo, di cogliere l’essenza di un’esperienza che travalica la realtà per trasmettere il senso di un’alta spiritualità.
E sono le simboliche figure femminili, gli interni con gli oggetti e i gesti quotidiani, la leggerezza armoniosa e ineffabile dei fiori, che esprimono la pulsante e incisiva energia di un percorso in cui il Cristo risorto, l’evidenza della Croce, la bellezza cosmica, assumono il valore di una sospesa e interiorizzata visione.
Vi è in queste tavole l’evidenza di forme immerse nell’atmosfera, vi è la strenua volontà di entrare in diretto contatto con le «Scritture», vi è la trasformazione del linguaggio in musicali cadenze dell’essere e del divenire, mentre «E nel silenzio ancora il Verbo/ cui fa eco un vento/ leggero leggero» (D.M.Turoldo). E nel silenzio la forza di un’intuizione che si fa messaggio, storia, testimonianza.
Angelo Mistrangelo
“Gli Evangeli” di Carlo Sismonda
negli Accueil della Sindone
Ostensione Santa Sindone 2015
Torino, 19 aprile – 24 giugno
Accueil Cottolengo
Accueil Maria Adelaide
RICORDO DEL PITTORE GIUSEPPE GROSSO
Nato a Torino nel 1925, il pittore Giuseppe Grosso è scomparso in questi giorni, dopo una lunga, intensa, poliedrica attività espositiva e di insegnante. Sposato con la ceramista Vera Quaranta, Grosso si era formato nello studio di Cesare Maggi, e, in seguito, aveva frequentato la Libera Accademia del Valentino negli anni tra il 1946 e il 1948. Socio fondatore della Cooperativa Arti Visive ‘78, è stato membro dell’Associazione Culturale «Gli Argonauti» di Collegno, dove ha tenuto i corsi di pittura, disegno e incisione. Un discorso, il suo, documentato, nel 2010, nell’antologica allestita nelle due sedi della Sala delle Arti (Certosa Reale) a Collegno e a Villa Vallero di Rivarolo Canavese. Dall’«Autoritratto» del 1947 alle periferie, dalle mani al «Funerale di Togliatti» si snoda un percorso che sfocia nella serie dei «Consumi» («La pollivendola» e «Tempo libero»), nel ritratto di Vera, nel luminosità cromatica dei grandi formati come «Turisti a Roma», «Vecchia Acacia», i balconi con rampicanri e campi di Girasoli.
In questo itinerario, si identifica l’esperienza di Grosso e quella poetica che appartiene alla sua misura espressiva, alla continua volontà di misurarsi con l’ambiente, la cultura e la storia della società, dell’umanità, di una realtà rivisitata.
E, così, dall’invito alla Quadriennale di Torino alle rassegne dei «Pittori sulla Costiera Amalfitana», dalle personali alla Galleria Fogliato all’impegno con gli «Argonauti», si delinea una stagione legata all’arte visiva del Novecento torinese e non solo, alla capacità di affidare alla pittura la sua lettura e visione del nostro tempo.
Angelo Mistrangelo
CARAGLIO, AL FILATOIO IN MOSTRA 150 CAPPELLI DELLA GRANDE MODISTERIA TORINESE DEL ‘900
Lo scorso 9 maggio presso il Filatoio di Caraglio, ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra “Tanto di cappello! La grande stagione della modisteria: cappelli di signore torinesi – 1920-1970”. L’esposizione è curata da Valeria Bianco, Anna Bondi e Maria Paola Ruffino ed è promossa e organizzata dall’associazione culturale Marcovaldo, con il sostegno della Regione Piemonte e in collaborazione con Comune di Caraglio, Fondazione Artea, Palazzo Madama – Museo Civico di Arte Antica (Torino), Fondazione Filatoio Rosso e Liceo Artistico “Aldo Passoni” (Torino). La mostra è visitabile fino al 5 luglio dal giovedì al sabato dalle ore 14,30 alle 19, la domenica e i festivi dalle 10 alle 19. Per informazioni telefonare allo 0171/618260 o visitare il sito www.marcovaldo.it.
CASTELLO DI AGLIE’, IL 31 MAGGIO COSPLAY
A seguito del grande successo di pubblico della pubblicazione della prima Graphic Novel sulla storia del Castello ducale di Agliè, si sono aperti rapporti stretti con alcune scuole di territorio per meglio attivare una didattica museale, sensibilizzando visite in territorio ed in castello.
Il 31 maggio 2015 sarà realizzata l’attività di Cosplayer al castello realizzata da Scuola Internazionale di Comics di Torino e Scuola Event Horizont di Torino, in collaborazione con il Castello.