PIEMONTE ARTE: FAMJIA MONCALEREISA, TEMPESTA, GALLINO, RAFFAELLO IERI E OGGI, PROMOTRICE, BOCCACINI, VERNA, BARRIERA A CIELO APERTO…
coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
FAMJIA MONCALEREISA, MOSTRA COLLETTIVA “RINASCITA”
Via Vittorio Alfieri, 40
Moncalieri. Dal 01/06/2021 al 27/06/2021
Feriali: Dalle ore 15:00 alle ore 19:00 – Festivi: Dalle ore 10:00 alle ore 18:00
Artisti in mostra, edizione speciale “Rinascita”. L’arte da sempre è stata il mezzo di comunicazione universale attraverso il linguaggio visivo che supera le barriere linguistiche. In questo momento storico c’è più che mai bisogno di nutrire l’anima di speranza attraverso la bellezza e i colori come parte integrante della vita. Questa è la ragione che le due Associazioni Culturali “Art & Art” di Chieri, e “L’Arte incontra…” di Nichelino, hanno unito i loro artisti in questo progetto come simbolo della rinascita.Il pubblico potrà ammirare le opere di 2 scultori Giovanni Borgarello e Vincenzo Chiazza per tutta la durata espositiva dal 1 al 27 giugno insieme a i 16 pittori che esibiranno le proprie creazioni in una carrellata di minipersonali (quattro artisti per settimana).
Dal 1 al 6 giugno: Antonella Cerabona, Gina Mingolla, Silvia Perrone, Francesco Siclari.
Dal 7 al 13 giugno : Giorgio Di Gifico , Fausto Nazer, Ada Perona, Raffaella Rochira.
Dal 14 al 20 giugno : Daniela Casadidio, Nikolinka Nikolova, Marilisa Serra, Irina Markova.
Dal 21 al 27 giugno : Paolo Civera, Michele Langella, Graziano Rey, Marie Christine Stenger.
L’evento sarà a cura dell’artista Nikolinka Nikolova, quale vanta un importante curriculum anche come curatrice di mostre nazionali e internazionali in Italia, Cina e Russia insieme ad Alberto Seppilli, organizzatore di eventi anche nell’ambito musicale e letterario. Gli artisti ancora una volta si rendono protagonisti attraverso la loro creatività e generosità in questo difficile momento storico. Durante tutta la durata espositiva di quattro settimane, le opere esposte si potranno acquistare e 15% dal valore dell’opera sarà devoluto a favore dell’Associazione AIN,
(Associazione Infanzia Nefropatica), che opera all’interno dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, nel reparto di Nefrologia, Dialisi e trapianto, unico centro per la regione Piemonte che si prende cura dei bambini con insufficienza renale e che necessitano di dialisi o trapianto di rene.
La mostra avrà luogo nei saloni espositivi della “Famija Moncalereisa” Via Vittorio Alfieri, 40, Moncalieri dal 1 al 27 giugno 2021 con orari di apertura: da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19,00 ; festivi: dalle 10,00 alle 18,00 Presentazioni settimanali 01 giugno, 07 giugno, 14 giugno e 21 giugno ore 17,00 con cocktail su invito.
FRANCESCO TEMPESTA UNA VITA PER L’ARTE
Architetto, insegnante, pittore, Francesco Tempesta di Nevers era nato il 9 agosto 1929 in Borgogna, a Nevers, ed è scomparso in questi ultimi giorni di maggio nella Torino dove ha condotto un’intensa attività di docente e pittore. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia Libera di Belle Arti, si è laureato in Architettura e ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento delle materie artistiche nei licei, tra i quali il Liceo Scientifico “Marie Curie” di Grugliasco. In possesso di una fervida creatività ha spaziato dal disegno alla pittura, dalla composizione di opere materiche alle pagine di Arte Sacra. Tempesta ha disegnato per la FIAT la prospettiva del nuovo stadio di Torino, lavorato come Direttore Artistico presso un’Azienda Pubblicitaria e per le case editrici Paravia, Mondadori e Cronache Chieresi, mentre si ricordano le illustrazioni per libri di divulgazione scientifica: dall’anatomia alla natura. In particolare, ha eseguito circa 200 opere tra dipinti e disegni che attestano la sua brillante vena pittorica, la tensione della linea, la limpida definizione delle immagini simboliche del suo universo espressivo. E sono proprio i quadri e le sculture i documenti di un’intera esistenza, di una vicenda che ha il valore di una ricerca da sempre impegnata a delineare i termini di una misura intellettuale che si evince dalla lettura dei suoi scritti. Non si tratta, perciò, di un’opera dalle sole valenze grafiche ma di un vero e proprio studio sull’uomo, l’esistenza, la morte. In tale dimensione, si ricorda la bella antologica allestita al Museo Regionale di Scienze Naturali, accompagnata dal filmato “Franco Tempesta” di Samuele Marabotto, che ha fissato un punto d’incontro e riferimento della sua poliedrica esperienza, di una visione d’insieme sempre legata a una sottile ironia, a un segno capace di definire rappresentazioni fantastico-surreali. In particolare, Tempesta ha fermamente creduto nel valore dell’arte, nella possibilità di raccontare la società contemporanea attraverso la sequenza delle immagini che, di volta in volta, delineava nello studio ingombro di bozzetti, di fogli, di progetti che sviluppava con una singolare, interiore e coinvolgente partecipazione.
Angelo Mistrangelo
THEO GALLINO AD ART VERONA 2021
L’artista chierese Theo Gallino partecipa all’evento digitale di Art Verona 2021 che si terrà dal 4 al 5 giugno 2021, in occasione della Giornata Mondiale dell’ambiente. Per l’occasione verrà esposta una selezione di opere, oltre che di Theo Gallino, di Luigi Mainolfi, Aldo Mondino, Amanda Chiarucci, Daniel Spoerri, Saba Masoumian, Ana Hillar, Carlo Pasini, Beatrice Gallori e Dario Colombo
NOVARA: RAFFAELLO IERI E OGGI
Mostra collettiva con sguardi d’artista sull’opera del grande maestro
La mostra “Raffaello e il suo tempo” è una iniziativa del centro culturale “Artenova”, con il patrocinio del Comune di Novara e in collaborazione con il centro culturale “La Canonica”. L’inaugurazione è prevista alle ore 16,00 di mercoledì 2 giugno 2021, presso il quadriportico della Canonica, Vicolo della Canonica 9, nel rispetto delle normative vigenti, mentre le opere saranno in esposizione fino al 13 giugno presso la sede di Vicolo della Canonica 3B (orari delle visite: dalle 16,00 alle 18,30 nei seguenti giorni: mercoledì 2, venerdì 4, sabato 5, domenica 6, martedì 8, venerdì 11, sabato 12 e domenica 13). La rassegna collettiva dei soci del Centro è dedicata al grande maestro di Urbino e ai pittori della sua bottega e sono molti gli spunti che il grande pittore offre per essere ricordato: le donne, le madonne, la natura, i fiori, le piante, gli animali reali o immaginari, i particolari e soprattutto i simboli che presenta in ogni sua opera. Proprio alla rappresentazione di questi simboli e significati è ispirata la mostra. Bellezza, equilibrio compositivo e perfezione formale: così si potrebbe sintetizzare l’arte di Raffaello. Un vero trionfo dell’armonia tra l’uomo, la natura e la storia, in sintonia peraltro con la mentalità raffinata e colta del suo tempo. Soci del Centro Culturale sono: Silvio Fazio, Violetta Viola, Eva Boglio, Patrizia Galassi, Giorgio Bologna, Rossella Lombardi, Flavio Trillini, Vincenzo Castaldo, Brandinali Carla, Lozzi Liliana, Maria Teresa Amore, Lodovica Sapino, Imperia Galedi, Maurizio Cantoia, Daniela Bigotta, Paolo Nunzio Galante, artisti in prevalenza figurativi con qualche presenza astratto-informale e costruttivista. La missione del centro culturale Artenova non si esaurisce nel creare una bellezza fine a se stessa; vuole invece che questa bellezza abbia anche profondi e sinceri scopi sociali, vuole condividerla e portarla a chi oggi forse ne ha più bisogno: i giovani e gli anziani, così da generare emozione, curiosità, scoperta, orientamento, equilibrio e benessere interiore. La composizione di un’opera d’arte o la creazione di bellezza non deve rispondere ad esigenze puramente estetiche ed esterne a noi o irrigidirsi in canoni prestabiliti ma deve essere coerente ad un principio di necessità interiore che l’artista sente dentro di sé. “L’artista –come scriveva Wassily Kandinsky- deve riconoscere i doveri che ha verso l’arte e verso se stesso, considerandosi non il padrone, ma il servitore di ideali precisi, grandi e sacri” e ancora: “L’artista deve avere qualcosa da dire, perché il suo compito non è quello di dominare la forma, ma di adattare la forma al contenuto”. In occasione dell’inaugurazione e al termine della stessa il Coro Stendhal eseguirà alcuni brani del suo repertorio.
Enzo De Paoli
ALLA PALAZZINA DEL VALENTINO LE PERSONALI DELLA PROMOTRICE
Alla Palazzina del Valentino, in viale Balsamo Crivelli 11, ripartura delle sale espositive con una serie di mostre personali riservate ai soci della Promotrice delle Belle Arti, presieduta da Giovanni Prelle Forneris. Promossa dalla presidenza e dal consiglio direttivo, la rassegna permette di entrare in diretto contatto con sculture, dipinti, fotografie, ordinate secondo l’allestimento coordinato da Orietta Lorenzini. E il discorso si apre con i disegni e le plastiche sculture di Sergio Unia, che da “Nudo dormiente” alla classica “Adolescente con flauto (Rossana)”, mette in evidenza una elegante resa del soggetto attraverso “l’eterna ricerca dell’armonia, l’amore per la bellezza, il mistero ed il fascino della sfera femminile”(Marcella Unia). Proseguendo nella visita, s’incontrano i delicati paesaggi di Pippo Bercetti immersi nella luce atmosferica, permeati da un senso di lirica definizione delle sponde lungo la Dora e della diga sul Po. E poi catturano l’attenzione le tavole di Alfredo Levo, che sono legate all’interpretazione della realtà, a una figurazione sempre intensa, dove – sottolinea Roberto Antonetto – si avverte una “tenera materia colorata” e la “stupefatta scenografia” di una interiore rappresentazione. In Roberto Davico, la successione delle immagini crea un clima intimo e personalissimo, in cui un fiore, un paesaggio e una linea incisiva concorrono a definire una pittura risolta “nello spazio di pochi centimetri trasmettendo via, via emozioni”(Gian Giorgio Massara). Emozioni che scopriamo anche nei quadri di Maria Antonietta Prelle, che racconta la bellezza della natura con vedute montane, un interno con frutta e brocca d’acqua e un mazzo di delicate margherite. Graziella Voghera, da sempre invitata alle sociali della “Promotrice”, propone il ritratto del violinista Nabil Hamai, insieme a una selezione di impressioni naturalistiche realizzate con un segno immediato e incisivo. Un segno che in Maria Grazia Raffaelli è l’artefice delle opere “Il richiamo del vento” e “Festa e fiori”, e di una narrazione caratterizzata dall’ energia del dato cromatico. Vanessa Laustino, nipote di Emanuele Laustino, artista ben noto del Novecento astigiano, affida alle piacevoli ballerine, a un battello o a un vaso con fiori, la misurata definizione della raffigurazione. E sempre all’insegna del colore sono i lavori di Maria Rosaria Grazioso, che spaziano da un “Paesaggio nevoso” a “Riflessi”, dai “Colori d’autunno” a “Isola” in una serena visione d’insieme. Infine, si può vedere la mostra “Fotografie a più voci”, con gli esponenti del Fotoclub 4clik, Ezio Sarà, Nadia La Porta, Lina Campanelli, Glauco Poggioli e Francesco Coppolecchia, e l’esposizione fotografica “Tra le corde dell’arpa di Victor Salvi”, con al centro alcune arpe storiche.
In questo stesso periodo è aperta a Bene Vagienna la mostra “Propaganda in porcellana”, statuine Lomonosov della Real Manifattura di San Pietroburgo, a cura di Giovanni Prelle Forneris, a Casa Ravera (sino al 27 giugno). Mentre a Palazzo Lucerna di Rorà, già degli Oreglia di Novello, è ospitata la collettiva sul tema “3 T-Terra, Territorio, Tradizioni”, con opere dei soci della “Promotrice” e allestimento di Orietta Lorenzini. Opere che partecipano al “3° Premio di Pittura Città di Bene”, indetto dalla Città di Bene Vagienna in collaborazione con l’Associazione Culturale Amici di Bene, sotto l’egida della “Promotrice” (sino al 27 giugno).
Angelo Mistrangelo
IL “BESTIARIO INFERNALE” NELLE XILOGRAFIE DI GIANNI VERNA
La presenza degli animali nella Divina Commedia è inaspettatamente ampia: a quelli in cui Dante e Virgilio si imbattono nella metafora del viaggio ultraterreno sono da aggiungersi infatti quelli chiamati alla ribalta attraverso allusioni e perifrasi. È una presenza continua e variegata, che si apre nel primo canto dell’Inferno, con le “tre fiere”: il leone, la lonza e la lupa, e che terminerà con le api, cui sono paragonati gli angeli nell’Empireo. Dante è stato poeta ed erudito in un tempo, il Medioevo, in cui hanno ottenuto enorme successo i Bestiari, un tema letterario e figurato che scopre e racconta le curiosità del mondo animale, deformandone il comportamento istintuale in significato mistico-teologico, allo scopo di stupire ed erudire il volgo. Le bestie diventano strumenti spirituali utili nel cammino di conversione ed espiazione dell’uomo, fondendo nella componente semantica del loro nome i contenuti dei miti pagani, delle fonti bibliche e teologiche, e delle Naturales historiae d’età classica ed ellenistica. Per di più nella Comedia, la rappresentazione del demoniaco è caratterizzata nella mostruosa combinazione di elementi umani e ferini, per cui, quando ci si imbatte nel metamorfismo delle sinestesie, non si tratta mai di semplici quadretti naturalistici in cui si sfoga lo spirito di osservazione del poeta, che propala il suo realismo congegnando complesse strategie di costruzione del significato attraverso l’attivazione delle accezioni simboliche che appunto agli animali erano attribuite.
Gianni Verna, artista xilografo “che non conosce soste”, di ottima fama e consolidato mestiere, nell’interrogare le tradizioni letterarie relative per capire se e come abbiano agito su Dante sia gli animali reali (come il veltro, il destriero, le vespe, l’aquila, le gru che “van cantando lor lai, / faccendo in aere di sé lunga riga”, le colombe, i “porci in brago” e la “scrofa azzurra e grossa”, “la falsa vacca”, il toro “che gir non sa, ma qua e là saltella”, i mosconi e i serpenti, “le rane innanzi a la nimica biscia” e “i ranocchi pur col muso fuori”, “i dalfini, quando fanno segno a’ marinar’ con l’arco de la schiena”, l’anitra, il cane “ch’abbaiando agogna, / e si racqueta poi che ’l pasto morde”, e le “nere cagne, bramose e correnti”, il leone e l’oca, l’orsa e il falcone e lo sparviero, i “lupicini” e il “vipistrello” ecc. ecc.) e soprattutto le creature mitologiche, (Caronte, Minosse, Cerbero, Gerione, le Furie e le Arpie, Lucifero, Malacoda, il Minotauro, Caco, i Centauri e i Giganti, le Arpie, Proserpina e Medusa, Belzebù principe de’ Dimoni, i Draghi ecc.) manifesta una grande attenzione per la realtà in tutti i suoi aspetti, basata sull’icasticità della sua rigorosa tecnica rappresentativa che – ora con precisi tratti di bulino e sempre più spesso con vigorosi colpi di sgorbia – con vitalità realista riesce a cavare dalle tavole lignee in cui ha intagliato le matrici delle sue xilografie.
La sovrabbondanza di immagini animali nei canti dell’Inferno – che l’artista ha scolpito in due lunghe lastre di noce, conducendo in processione come Noè sull’arca e Mosè attraverso il mare, decine e decine di figure ora morfologicamente inappuntabili, ora elaborate con raffinata sensibilità, ora riducendole all’essenzialità di un segno –, può essere interpretata come un allegorico panorama della degradazione dei dannati, privati d’ogni aspetto umano a causa del peccato e della dannazione. Ma la similitudine animalesca non intende assolutamente svolgere questa generica funzione, essendo anzi numerose le analogie animali che Dante ha usato per gli spiriti del Purgatorio e del Paradiso e perfino per gli angeli: si tratta quindi di una grande varietà di riferimenti che non possono essere ridotti univocamente alla funzione generica di segni della degradazione bestiale dei dannati.
Col trascorrere degli anni in cui ha raccolto e stipato nel suo immaginario un thesaurus ampio e diversificato di animali moralizzati, esemplari, scientifici e poetici, Verna interpreta, nella doppia carrellata delle sue matrici lignee, il Bestiario infernale, aggregando alla forma del parallelo allegorico quella del confronto – più o meno a distanza, ora con devozione e riconoscenza, ora con ironia e demistificazione –, con i grandi artisti del passato, interpreti della trasposizione delle terzine della Comedia in immagini, ponendosi dignitosamente al loro fianco con il proprio (ormai acclarato e riconoscibile) stile, fortemente chiaroscurale e sintetico. In sintonia con il Poeta che rivolge una grande attenzione alla realtà tangibile in tutti i suoi aspetti, la rappresentazione xilografica si avvale dell’icasticità e della vivacità della sua tecnica. Non si tratta quindi soltanto di semplici quadretti naturalistici, nei quali spicca lo spirito di osservazione dell’incisore e trova espressione la sua figurazione, bensì di un pregevole sforzo di interpretazione: nel susseguirsi delle tavole agiscono complesse strategie di costruzione del significato, attraverso l’attivazione delle accezioni simboliche dell’esegesi biblica, delle enciclopedie, delle tradizioni letterarie, che si sforzano di capire e decifrare se e come abbiano agito su Dante.
L’innovazione, irriverente nei confronti del Vate sebbene consona alla dissacrazione dei dogmi caratteristica dell’odierno sistema culturale, è la presenza di elementi estemporanei, improvvisati in funzione del paradosso: Dante e Virgilio a spasso nella selva oscura in mountain-bike, “La Colombe” di Picasso in volo sul carro infuocato di Fetonte, il “Charging Bull” di Arturo Di Modica espiantato da Wall Street e “Le Penseur” di Rodin seduto al miglio 666 con la testa di caprone ad impersonare “Lo ’mperador del doloroso regno”. Che non svolgono soltanto una funzione ornamentale, di commento e di esposizione, ma contribuiscono, attraverso l’attivazione della propria autonomia iconica, a ricostruire la rilevanza culturale di una estemporanea epopea dantesca.
Gianfranco Schialvino
MONCALIERI. LUNEDÌ 7 GIUGNO PARTE IL PROGETTO LIBERO CHI LEGGE
Il progetto promuove la lettura dedicata all’infanzia coinvolgendo 13 comuni in azioni partecipate ed inedite. LIBeRO CHI LEGGE si rivolge ai bambini 2-10 anni coinvolgendo in modo trasversale volontari e famiglie per promuovere occasioni di ascolto e avvicinamento alla lettura che rendano protagonisti gli abitanti dei territori coinvolti. “Siamo pronti a partire per questa nuova avventura che nasce dal desiderio di potenziare una delle attività che più amiamo: leggere per e con i più piccoli; un azione tanto accessibile quanto potente, una pratica di benessere che ci auguriamo appartenga sempre più alla quotidianità di tutte le famiglie” dice Alessia Baggio, presidente dell’Associazione Teatrulla. La prima azione in calendario sarà il reclutamento e la formazione di lettori volontari che, supportati da lettori professionisti, incontreranno i bambini e le loro famiglie nell’iniziativa “A Spasso tra il libri”: corner di lettura all’aria aperta in parchi e centri cittadini. Il cuore del progetto sarà il Book Express, un’ innovativa consegna a domicilio di letture animate. Le famiglie vivranno un’esperienza unica di lettura direttamente sul pianerottolo di casa o nel proprio cortile. Le attività dureranno fino a marzo 2022 e si concluderanno tornando nelle Biblioteche, rientrando con le famiglie incontrate, negli spazi istituzionali della lettura dopo averla assaporata in luoghi inediti. Si inizia da Moncalieri, poi Orbassano, Settimo Torinese e il territorio dello Sbam Nord Est. LIBeRO CHI LEGGE è un’idea dell’Ass.Teatrulla, realizzata in collaborazione con Fondazione ECM, Biblioteca Archimede di Settimo Torinese, Città e Biblioteca Carlo Maria Martini di Orbassano, Città e Biblioteca Arduino di Moncalieri, le Cooperative Educazione Progetto e San Donato e l’Associazione Casa dei Popoli. Il progetto è realizzato con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con Regione Piemonte. In questo clima di ottimistica ripartenza il progetto riattiva azioni in presenza mettendo al centro proprio la cultura e nello specifico la promozione della lettura. Lo farà con azioni inedite, nate proprio da una profonda riflessione maturata durante i mesi di chiusura che ci hanno portato a ripensare la necessità di abituare i più giovani alla lettura. LIBeRO CHI LEGGE vuole intessere a più mani reti capaci di maturare l’abitudine per tutte le famiglie a fruire di spazi di ascolto e lettura con agilità e continuità. “Sono particolarmente lieta che Moncalieri rientri tra i 13 comuni di ‘Libero chi legge’ – commenta soddisfatta Laura Pompeo, assessore moncalierese alla Cultura e presidente della Conferenza di Sistema dello SBAM – Rispetto alla lettura precoce, fatta dagli adulti e rivolta ai più piccoli, la biblioteca Arduino è da sempre in prima linea nel creare nuove occasioni di avvicinamento e coinvolgimento. Leggere insieme rimane uno degli strumenti più efficaci per crescere figli sereni, sani e curiosi”.
ORGANALIA 2021 DEBUTTA A VILLANOVA CANAVESE
Domenica prossima 6 giugno, alle ore 17, nella chiesa parrocchiale di San Massimo (Piazza IV Novembre) a Villanova Canavese, si terrà il concerto inaugurale della rassegna Organalia 2021. Alla consolle dell’organo costruito da Giuseppe Baldi nel XX secolo (la manutenzione è affidata all’organaro Roberto Curletto) siederà Carmelo Luca Sambataro che con la consorte, la sassofonista Isabella Stabio, forma l’Isakar Duo. Un appuntamento, quindi, che vedrà impegnati due strumenti, apparentemente antitetici che si riveleranno, invece, molto funzionali tra loro. Il programma della serata si apre con tre pagine del periodo barocco: il Concerto in Re minore BWV 1059R di Johann Sebastian Bach, seguito dalla Canzona in Re minore BWV 588 (organo solo) e dalla Ciaccona in Sol minore di Tommaso Antonio Vitali. Quindi, si volterà pagina per fare un salto generazionale lunghissimo che ci porterà all’ascolto di Autori contemporanei: la Sonata per sax soprano e organo di Giovanni Gioia, compositore nato nel 1971, il Cantabile, l’Intrada e la Suite di Hans-André Stamm, artista nato nel 1958 e, per finire un brano del sassofonista spagnolo Pedro Iturralde – che ci lasciati lo scorso anno – intitolato Pequeña Czarda. Si rammenta che l’accesso sarà consentito a partire dalle ore 16.30, su prenotazione al numero di cellulare del maestro Riccardo Albry: 347.703. 76.70. Saranno osservate le norme anti Covid ancora in vigore:
utilizzazione della mascherina per l’intera durata del concerto
igienizzazione delle mani con gel disinfettante
rilevazione della temperatura corporea tramite termoscanner
occupazione dei posti segnalati.
L’ingresso, come di consueto, sarà con libera offerta.
Il pubblico interessato potrà registrarsi, gratuitamente, alla mailing list di Organalia.
Il pubblico sarà accolto dalle hostess che utilizzeranno sia la mascherina, sia i guanti protettivi in lattice per la distribuzione gratuita della brochure che copre l’arco temporale dal 6 giugno al 24 luglio. Il concerto viene realizzato grazie al contributo del Comune di Villanova Canavese.
Organalia 2021 si avvale del patrocinio della Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Città Metropolitana di Torino e, per la prima volta, del Pontificio Consiglio per la Cultura.
ALTER MOSTRA DI GABRIELE BOCCACINI
a cura di Impasse
Venerdì 4 giugno 2021 ore 17 inaugurazione
Nell’ambito del progetto METROPOLITAN ART di Stalker Teatro
Ipogeo della Rotonda del Talucchi – Accademia Albertina di Belle Arti, Torino
Spazio espositivo Fiorenzo Alfieri
ALTER testimonia la costante interazione tra arti visive e performative che definisce le produzioni di Stalker Teatro, caratterizzate da una competenza autoriale nel percorso creativo tra oggetto artistico e performance. Una sorta di ritorno a casa per la compagnia, il cui nucleo originario si formò negli anni ’70 all’Accademia Albertina. L’esposizione si svolge in due sedi: alcune opere infatti sono esposte alle Officine CAOS, piazza Montale 18a, quartiere le Vallette, dove il 4 luglio si terrà il finissage. ALTER presenta 11 installazioni realizzate da Gabriele Boccacini, artista e regista di Stalker Teatro, e fa parte del progetto METROPOLITAN ART, fondato sulla collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea e alcuni tra i maggiori Musei della Città Metropolitana: GAM Galleria Civica D’arte Moderna e Contemporanea, La Venaria Reale, PAV Parco Arte Vivente Centro Sperimentale d’Arte Contemporanea e Palazzo Madama Museo d’Arte Antica. Le installazioni presentate da ALTER sono materiali che possono non solo essere osservati ma utilizzati e talvolta modificati dai visitatori. “Nelle sue diverse edizioni” scrive Gabriele Boccacini nella prefazione del catalogo di ALTER “Metropolitan Art ha consentito a centinaia di persone di avvicinarsi attivamente all’arte, spesso per la prima volta: da una parte vi è la possibilità di recepire proposte artistiche e dall’altra di reagire con la propria energia creativa. Visite ai musei, workshop, laboratori di creatività condivisa, produzioni collettive di performance multidisciplinari, allesti¬mento di mostre e infine percorsi turistico/culturali nel territorio hanno permes¬so di comunicare le esperienze ad altri ancora, dando occasione di unirsi a una avventura concreta nel campo dell’imma¬ginario artistico”. Tra le installazioni presenti in mo¬stra alcune sono collegate a esposizioni dei Musei che hanno partecipato al progetto Metropolitan Art, visitate dai performer di Stalker Teatro con i gruppi coinvolti nei laboratori. Altre, in una prospettiva antologica, riguardano esperienze del passato, altre ancora sono novità assolute. “La contaminazione tra le discipline, l’ampliamento dei contesti di produzione e fruizione culturale e la capacità di renderne protagoniste fasce sociali che ne sono abitualmente escluse caratterizzano le pratiche partecipative oggi“, commentano le curatrici di ALTER Nicoletta Daldanise e Irene Pittatore. “Le vie che le hanno condotte dallo stato di avanguardia all’entrata a pieno titolo nella scena artistica contemporanea raccontano una lunga storia di sperimentazione. ALTER tiene traccia di una di queste strade, percorsa insieme da un artista e dalla sua comunità.” Le installazioni presentate da ALTER sono materiali che possono non solo essere osservati ma utilizzati e talvolta modificati dai visitatori. Dal testo in catalogo di Anna Pironti, Responsabile Capo Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, a proposito dell’opera “Olive Verdi Giganti”, alla quale il pubblico in mostra sarà chiamato a contribuire. “Tanti tasselli per configurare la memoria individuale e collettiva, frutto della ricerca/raccolta, delle interazioni e degli scambi tra l’artista Gabriele Boccacini e le tante persone coinvolte nel suo percorso creativo. Un’opera mondo, fatta di barattoli pieni di cose, allestita per aiutarci a ripensare alla complessità dell’universo e dei suoi elementi, per dare ordine al caos, per ricercare e ritrovare splendore e bellezza, ovunque.” All’inaugurazione di ALTER, venerdì 4 giugno alle ore 17, Stalker Teatro realizzerà la performance “Steli”, recentemente rappresentata a IPER – Festival delle Periferie di Roma, di cui il pubblico è invitato a diventare protagonista. ALTER METROPOLITAN ART è un progetto sostenuto da: Città di Torino, Regione Piemonte e EXHIBIT program – Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che premia l’innovazione, l’autorialità e la dimensione corale della produzione artistica. Il catalogo della mostra, a cura di Impasse – Nicoletta Daldanise e Irene Pittatore – è realizzato da Prinp editore di Dario Salani.
ORARI E SEDI:
ALTER sarà aperta al pubblico dal 5 giugno al 4 luglio 2021
Via Accademia Albertina 8:
venerdì orario 14/18 (ultimo ingresso ore 17.30)
sabato e domenica: orario 10/18 (ultimo ingresso ore 17.30)
ingresso libero
Piazza Montale 18a, Officine CAOS:
dal lunedì al giovedì, orario 14/18.
Ingresso libero
VISITE IN GRUPPO: è possibile su prenotazione organizzare visite in gruppo all’Accademia Albertina accompagnate da azioni dei performer di Stalker Teatro.
Info e prenotazioni: www.officinecaos.net / info@officinecaos.net
- +39.011.7399833 | +39.011.5881853 | m. +39.375.5595428
TORINO. BARRIERA A CIELO APERTO
Dall’8 giugno al 26 settembre
4 diversi spazi di Barriera, 7 realtà coinvolte, 65 appuntamenti
Nasce quest’anno la rassegna Barriera a cielo aperto, un’ampia proposta socio-culturale tra cinema, musica, letteratura, sostenibilità ambientale, workshop, performance, talk e concerti accessibile a tutta la cittadinanza e a tutte le generazioni che, tra l’8 giugno e il 26 settembre, animerà quattro diversi spazi di Barriera di Milano a Torino. Frutto della condivisione progettuale di sette realtà partner – Associazione Museo Nazionale del Cinema, Oratorio Michele Rua, Cooperativa Liberitutti, Cooperativa Sumisura – Risorse per l’ambiente e la città, Sumisura APS, Associazione Banda Larga, Re.Te. Ong – Barriera a cielo aperto propone nell’arco di quattro mesi, 65 appuntamenti in 4 diversi spazi in Barriera di Milano per un ricco palinsesto di eventi: da film acclamati, a concerti musicali di vari generi dal vivo, a serate di approfondimento e divulgazione su problematiche globali e tutela ambientale, a formazioni sui temi dell’autoproduzione e auto-organizzazione di comunità, a performance teatrali site-specific, fino a sessioni di ascolto, esposizioni temporanee, talk e concerti in radio con palco su strada. La programmazione cinematografica è ospitata presso il grande cortile interno dell’Oratorio Michele Rua per dare seguito al grande successo dell’Arena Monterosa attivata lo scorso anno nell’ambito di Torino Città del Cinema 2020, tutti gli altri appuntamenti si tengono presso il Community Hub di Via Baltea 3, la Casa del Quartiere Bagni Pubblici di Via Agliè e il Boschetto – Agribarriera. All’Arena Monterosa, il cartellone del cinema prevede sei cicli tematici protagonisti per ogni settimana di programmazione: riprendiamoci la vita, le nuove generazioni, le relazioni familiari, il sud Italia, i diritti umani, mentre l’ultima settimana vedrà protagoniste figure femminili coraggiose capaci di rompere pregiudizi e disparità. La programmazione cinematografica ospita anche la restituzione del “2° Ragazzi in città” un percorso formativo rivolto alle scuole del territorio, tra le quali anche la Viotti, e la fase finale di “Lavori in corto”, concorso rivolto ad autori under35. Via Baltea ospita la ricca programmazione Radio Street Community di Banda Larga con palco su strada e coinvolgimento attivo degli abitanti del quartiere. I Bagni di Via Agliè propongono una rassegna jazz nel cortile della Casa del Quartiere e aperitivi dedicati al cinema e alla letteratura, mentre i lunedì dell’orto urbano del Boschetto alternano serate di formazione ad altre di divulgazione sui temi della sostenibilità. Tra gli ospiti principali per quanto riguarda il cinema all’Arena Monterosa ci saranno i fratelli Orso e Peter Miyakawa che il 18 giugno presenteranno il loro film d’esordio Easy Living, Giacomo Ferrante proporrà la versione restaurata di Alzabarriera il 22 giugno a venticinque anni dalla sua realizzazione, mentre Gianluca e Massimiliano De Serio porteranno la loro opera seconda Spaccapietre in programma il 7 luglio. Presso i Bagni pubblici di Via Agliè saranno protagonisti i linguaggi della musica e della letteratura a partire da Abdullahi Ahmed che il 16 giugno introdurrà Lo sguardo avanti (ADD), mentre Enrico Pandiani il 23 giugno presenterà Lontano da casa (Salani); il giorno successivo in occasione della festività di San Giovanni per la rassegna Gocce di Musica si esibiranno il gruppo jazz 4Strings Family composto da Marco Piccirillo, Gianni Virone, Fabio Giachino e Ruben Bellavia. I Laboratori di Barriera accoglieranno molteplici eventi a partire dagli appuntamenti del 12-13 giugno, 17-18 luglio e 4-5 settembre con Supercromatica dove il colore invaderà Via Baltea grazie a interventi artistici installativi presentati da Sergio Cascavilla, Cikita Zeta e Alessandro Rivoir. Tra i workshop segnaliamo Build your street in programma il 3 e 4 luglio curato da Ventunesimo: un laboratorio gratuito di game design collettivo durante il quale si svilupperà un gioco di società insieme alla cittadinanza, invitata tramite open call. Il gioco verrà progettato per essere praticato negli spazi pubblici del territorio. Infine, nel suggestivo spazio di AgroBarriera il 14 giugno si parlerà di immigrazione grazie agli operatori di RE.TE Ong, Oxfam Italia e Mixed Migration Centre che negli ultimi mesi hanno intervistato migranti e rifugiati in particolare a Ventimiglia e a Torino. Il 12 luglio il recupero del cibo sarà al centro di un dibattito tra le associazioni del territorio per condividere pratiche per contrastare lo spreco alimentare e ridare dignità ai prodotti alimentari recuperati. Il 19 luglio si parlerà di Bosnia ed Erzegovina, a venticinque anni dalla fine della guerra nella ex Jugoslavia, un paese che non riesce a superare il trauma e le conseguenze del conflitto raccontato in modo straordinario da Luca Rastello ne La guerra in casa (Einaudi). “Siamo molto orgogliosi di poter coordinare un progetto così ampio e articolato – dichiarano i coordinatori del progetto Valentina Noya e Vittorio Sclaverani dell’AMNC – in un quartiere dove torniamo a portare il cinema come in tante altre periferie della città, ma non solo. Al centro dell’offerta culturale di quest’anno si mostra un grande lavoro di collaborazione tra realtà e spazi diversi per vocazione, ma capaci di proporre un programma ricchissimo di percorsi d’arte e formazione rivolti a tutta la cittadinanza. Abbiamo sempre creduto nel senso civico della cultura e in un momento in cui stiamo uscendo dalla pandemia è importante rafforzare questa convinzione ripartendo da un contesto penalizzato, ma estremamente vitale che scommettiamo sarà capace di accogliere con entusiasmo i tanti eventi gratuiti e accessibili che offriremo.” “Siamo contenti di poter proseguire la collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema nata l’anno scorso; – prosegue Massimo Garbi, responsabile del CineTeatro Monterosa – sei settimane di programmazione per un percorso che attraverso il cinema ci porterà all’interno delle realtà del mondo in cui viviamo, con i suoi aspetti di bellezza, di dolore e di contraddizione. Sono film che susciteranno emozioni diverse, a volte una forte rabbia, altre volte indignazione o stupore. Le storie narrate ci faranno spesso alzare gli occhi al cielo, immaginando e sognando, ma i nostri piedi resteranno fortemente ancorati a terra perché quei sogni possano avere concretezza. La settima arte non ci lascerà così mai alzare da quelle sedie e staccarci dallo schermo senza che quelle immagini ci abbiano parlato.” All’interno della rassegna Barriera a Cielo aperto, i Bagni Pubblici di via Agliè, la casa del quartiere di Barriera di Milano, ritrovano appieno, a seguito della pandemia, la propria identità di centro culturale, – afferma la Direttrice Erika Mattarella – partendo da una programmazione che ha sempre caratterizzato questo angolo del quartiere: la fruizione della musica di qualità dei tanti autori torinesi, con le proposte del giovedì di Marco Piccirillo che spaziano dal jazz al pop; la collaborazione con le biblioteche e la libreria La casa delle note per le presentazioni dei libri con gli autori; e da ultimo, la formazione, per scoprire alcune tematiche a noi care quali la lotta allo spreco alimentare e le attività per le famiglie. È una programmazione diversificata, adatta a un pubblico ampio, pensata per gli abitanti di Barriera di Milano e fruibile da tutti, all’interno di uno spazio accogliente e familiare. “Community Street Radio è la rassegna culturale estiva di via Baltea 3 – raccontano Sara Medici di Sumisura e Lorenzo Ricca di Radio Banda Larga – esposizioni temporanee, residenze artistiche in radio, aula studio diffusa, workshop di co-design, laboratori artistici, performance teatrali site-specific, sessioni di ascolto, radio-talk e rassegne musicali di genere curate da artisti e da abitanti di questa area della Città. Community Street Radio prevede un programma di 34 iniziative culturali fra il 7 giugno e il 26 settembre 2021 negli spazi del community hub di via Baltea: il cortile verde, la vetrina della web radio Banda Larga, le non frequenze di rbl.media e lo spazio su strada compreso fra via Soana e corso Vercelli, chiuso al traffico automobilistico per 14 appuntamenti su 34. Alle iniziative di carattere più culturale e artistico si aggiungono 60 giornate di aula studio diffusa e aperta ai giovani studenti: il salone di 100 mq di via Baltea offre un totale di 25 postazioni studio gratuite dal lunedì al venerdì per l’intera durata della rassegna estiva (dalle 9.30 alle 18.30).” “Il Boschetto è uno degli orti del progetto AgroBarriera – conclude Giuseppe Deplano di RE.TE. Ong – avviato dalla nostra realtà nel 2015. L’obiettivo è utilizzare l’agricoltura sociale e gli orti urbani come strumenti e luoghi dove coltivare inclusione. Per seminare e raccogliere, oltre agli ortaggi, nuove relazioni, accettare le differenze, sviluppare una cultura fatta di ascolto, tolleranza, attivazione per un cambiamento positivo. La rassegna di eventi che sarà realizzata nell’orto urbano toccherà queste tematiche connesse al cibo. Racconteremo storie globali di contadini che rispettano la natura e non sfruttano la terra in forma intensiva, di persone che la lavorano, spesso migranti costretti a fuggire perché non hanno accesso alle risorse nei propri stati di provenienza, di autoproduzione e consumo consapevole. Su questi temi RE.TE. Ong è impegnata dagli anni ’80 intervenendo nelle situazioni in cui si manifesta una volontà di cambiamento, di lotta alla povertà, di auto-organizzazione e sviluppo.”
CASTELLO DI RIVOLI. LA COLLEZIONE CERRUTI RIAPRE AL PUBBLICO SABATO 5 GIUGNO 2021
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea è lieto di annunciare che sabato 5 giugno 2021 la Collezione Cerruti riapre al pubblico. La Collezione Cerruti sarà aperta il sabato e la domenica dalle ore 11 alle 19 con orari di visita prestabiliti secondo l’orario di partenza delle navette dal Castello di Rivoli (ore 11.45, 13.15, 14.45, 16.15 e 17.45). La visita alla Collezione Cerruti è accompagnata da una guida esperta. Il biglietto d’ingresso alla Collezione Cerruti si ritira o si acquista alla Biglietteria del Castello di Rivoli. Il biglietto dà accesso anche alle mostre e alla collezione permanente del Castello di Rivoli. La visita è riservata ai maggiori di 12 anni.
In considerazione del numero limitato di posti disponibili si consiglia di acquistare online i biglietti d’ingresso al seguente link e ritirarli almeno 10 minuti prima della partenza della navetta.
GUARENE. MOSTRA “PRIMA CHE IL GALLO CANTI” E “PARCO D’ARTE SANDRETTO RE REBAUDENGO”
Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo
A cura di Tom Eccles, Liam Gillick e Mark Rappolt
Inaugurazione: 5 giugno, ore 15.00 – 18.30
Palazzo Re Rebaudengo, Piazza Roma 1, Guarene
Il 5 giugno, alle ore 17.00, a Palazzo Re Rebaudengo si terrà l’introduzione alla mostra dei curatori e la presentazione del libro “Come una falena alla fiamma”, Edizioni Corraini
Artiste e artisti: Matthew Barney, Maurizio Cattelan, Giulia Cenci, Manuele Cerutti, Chao Kao, Olga Chernysheva, Hans-Peter Feldmann, Fischli&Weiss, Isa Genzken, Liam Gillick, Douglas Gordon, Sanya Kantarovsky, Josh Kline, Zoe Leonard, Sherrie Levine, Nathaniel Mellors, Damián Ortega, Elizabeth Peyton, Susan Philipsz, Laure Prouvost, Magali Reus, Pietro Roccasalva, Yinka Shonibare, Andreas Slominski, Rosemarie Trockel, Hellen Van Meene, Marianne Vitale, Li Wei, Richard Wentworth, Lynette Yiadom-Boakye, Jakub Julian Ziolkowski.
Sedi della mostra:
Palazzo Re Rebaudengo, Piazza Roma 1, Guarene
Chiesa della SS.Annunziata, Piazza Santissima Annunziata, Guarene
Ex Prigioni, Via IV Novembre, 24, Guarene
Chiesa di San Rocco, Via Garibaldi, 20, Guarene
Edicola Cascina di Sant’Antonio, Via Alessandro Roero, Guarene
Per partecipare è necessario prenotare su www.fsrr.org/prenota-visita o inviare una mail a biglietteria@fsrr.org
VERBANIA: UN LIBRO SULL’EDUCAZIONE AMBIENTALE PER I BAMBINI DELLE SCUOLE
L’ente di gestione delle Aree Protette del Ticino e del lago Maggiore ha pubblicato un libro dal titolo “Il plesso verde”, un manuale di educazione ambientale che mira a promuovere il rispetto verso l’ambiente e la natura: un libro destinato ai bambini delle scuole primarie e secondarie, che illustra tematiche come la raccolta differenziata dei rifiuti, lezioni di botanica, informazioni sulle aree protette e curiosità sugli animali ecc, il tutto attraverso quiz e laboratori tenuti da simpatici folletti.Il libro verrà distribuito anche in ogni classe di Verbania come supporto alla didattica, ed è stato consegnato in questi giorni da Anna Maria Ferrato del Consiglio dell’Ente e da Danilo Vassura guardia parco e responsabile della Vigilanza ambientale all’assessore all’istruzione del Comune di Verbania Riccardo Brezza.“Un bel libro – sottolinea l’assessore Brezza – utile e simpatico strumento per continuare nel delicato e importante compito di educare i nostri bambini sempre più al rispetto dell’ambiente. Ringrazio L’Ente per questo dono”.La creazione de “Il Plesso Verde” nasce da un lavoro collettivo che unisce, oltre a Regione Piemonte, anche altre importanti realtà impegnate nella salvaguardia dell’ambiente come FAI, LIPU, WWF e Legambiente, Garden Club, Parco San Grato (CH), il co-finanziamento della Cassa di Risparmio di Biella e il coordinamento di numerose associazioni e RG Bear. La stampa inoltre è stata sponsorizzata da aziende eco-friendly, come Plasmac di Busto Arsizio e Novamont di Novara.
MATILDE DOMESTICO E LUISA VALENTINI AL MERCATO COPERTO DI RAVENNA
Dal 25 maggio le due artiste torinesi con opere contro la violenza sulle donne
Due importanti artiste torinesi, Matilde Domestico e Luisa Valentini, esporranno dal 25 maggio al 5 settembre 2021, presso il Mercato Coperto di Ravenna, le sculture Oggetto domestico e Spirito e bellezza. L’esposizione curata da Banca Patrimoni Sella & C. in collaborazione di Molino Spadoni è un’altra tappa della mostra itinerante Bottiglie d’Artista, che hanno iniziato il loro percorso nel 2014, quando, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, Palazzo Bricherasio, sede istituzionale di Banca Patrimoni Sella & C., le ha esposte nelle esedre di Via Lagrange 20 a Torino. Nel 2018 diventano soggetto per una mostra itinerante, curata da Daniela Magnetti, direttrice artistica di Banca Patrimoni Sella & C., volta a rimarcare il ruolo sociale dell’arte contemporanea. Partita dal Chiostro di San Sebastiano di Biella, in collaborazione con il Museo del Territorio Biellese e il Comune di Biella, la mostra si è spostata nel 2019 nella splendida cornice del Chiostro di San Francesco a Cuneo e nel 2020 nel Palazzo Certosa Cantù, sede del Museo Archeologico di Casteggio (PV), per approdare ora al Mercato Coperto di Ravenna. Matilde Domestico, con i frammenti di ceramica e le sue tazzine bianche conduce nell’impenetrabilità della vita quotidiana, piena di cose e di eventi che ci rammentano il caos del nostro vivere. Luisa Valentini, con la sua bottiglia blu Klein, in cui infila un ramo di acciaio fiorito di erotiche orchidee bianche di feltro – chiaro riferimento alla sessualità femminile –, restituisce un mondo mediterraneo ed esotico ormai artificiale e stanco. Decontestualizzate da quei parametri museali che a volte sono percepiti come barriere insormontabili, la fruizione di queste opere in
luoghi non canonici, si è rivelata un passe-partout efficace e vincente per abbattere pregiudizi e stimolare dibattiti, offrendo all’arte contemporanea un momento di riflessione su un tema, quello della violenza di genere, che purtroppo fa parte ogni giorno delle pagine della nostra cronaca. Arte e bellezza – spiega Beatrice Bassi, Amministratore Delegato di M.C. SRL, la società di gestione del Mercato Coperto – creano cultura e la cultura consente di mettere l’uomo al centro in una nuova e moderna forma di umanesimo nella quale crediamo. Siamo felici – sottolinea Federico Sella, Amministratore Delegato di Banca Patrimoni Sella & C. – di questa nuova tappa per le Bottiglie d’artista, perché Banca Patrimoni Sella & C., che ha tra le sue mission il valore della cultura del patrimonio, esprime in questo modo anche il forte impegno a sostegno di quell’arte contemporanea che svolge un ruolo sociale di primo piano.
L’esposizione, gratuita, è visitabile fino al 5 settembre, dalle 9.00 alle 18.00.
RACCONIGI. L’ILLUSTRATORE MARCO CAZZATO OSPITE DI PROGETTO CANTOREGI CON “NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE” (NERI POZZA)
Sabato 5 giugno 2021, ore 17.30 SOMS, Via Carlo Costa 23 – Racconigi
Marco Cazzato, di origini racconigesi, uno dei più importanti illustratori italiani, collaboratore di riviste, giornali ed editori nazionali e internazionali, autore di copertine di libri e album musicali e disegnatore di mani-festi, sabato 5 giugno 2021 alle ore 17.30 è ospite di Progetto Cantoregi (Soms, Racconigi, Via Carlo Costa 23), per raccontare il suo ultimo lavoro uscito nel 2020, edito da Neri Pozza: le illustrazioni del romanzo “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, l’opera con cui nel 1929 lo scrittore tedesco Erich Maria Remarque raccontò alla Germania e al mondo intero l’orrore della Prima guerra mondiale, che lui stesso aveva vis-suto come giovane soldato. Marco Cazzato illustra il libro con immagini che riescono a restituire la drammaticità e l’intensità di un conflitto che, dominato dalla tecnica e da un impiego di mezzi di distruzione mai vi-sto prima, segnò la fine della vecchia Europa. Quaranta tavole illustrate che raccontano la modernità di Remarque, perché il romanzo è una storia anche attuale, sulle conseguenze del nazionalismo esasperato. «Per cogliere tutto questo – racconta Marco Cazzato in una intervista a “La Repubblica”, quando uscì il libro – ho deciso di concentrarmi sui dettagli, che sono una delle mie cifre stilistiche. Per aiutarmi a descrivere visiva-mente il conflitto ho attinto da fotografie e documentari d’epoca. […] Ci sono anche molti disegni che non raccontano la guerra, ma ciò che con la guerra si perde». Dialogheranno con lui Serena Fumero e Marco Pautasso, presidente di Progetto Cantoregi, per capire come si può raccontare attraverso le immagini l’orrore delle guerre e il dramma delle giovani vite mandate al fronte. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria: info@progettocantoregi.it349.2459042 . Il bookshop è a cura della Libreria Clerici di Racconigi. “Niente di nuovo sul fronte occidentale” Kantorek è il professore di Bäumer, Kropp, Müller e Leer, diciottenni tedeschi, quando la voce dei cannoni della Grande Guerra tuona già da un capo all’altro dell’Europa. Ometto severo, vestito di grigio, con un muso da topo, dovrebbe es-sere una guida all’età virile, al mondo del lavoro, alla cultura e al progresso. Nelle ore di ginnastica, invece, fulmina i ragazzi con lo sguardo e tiene così tanti discorsi sulla patria in pericolo e sulla grandezza del servire lo Stato che l’intera classe, sotto la sua guida, si reca compatta al comando di presidio ad arruolarsi come volontari. Una volta al fronte, gli allievi di Kantorek – da Albert Kropp, il più intelligente della scuola a Paul Bäumer, il poeta che vorrebbe scrivere drammi – non tardano a capire di non essere affatto «la gioventù di ferro» chiamata a difendere la Germania in pericolo. La scoperta che il terrore della morte è più forte della grandezza del servire lo Stato li sorprende il giorno in cui, durante un assalto, Josef Behm – un ragazzotto grasso e tranquillo della scuola, arruolatosi per non rendersi ridicolo – viene colpito agli occhi e, impazzito dal dolore, vaga tra le trincee prima di essere abbattuto a fucilate. Nel breve volgere di qualche mese, i ragazzi di Kantorek si sentiranno «gente vecchia», spettri, privati non soltanto della gioventù ma di ogni radi-ce, sogno, speranza. Pubblicato per la prima volta nel 1929, e da allora oggetto di innumerevoli edizioni, “Niente di nuovo sul fronte occidentale” viene considerato uno dei più grandi libri mai scritti sulla carneficina della Prima guerra mondiale, il tentativo, perfettamente riuscito, di «raccontare una generazione che – anche se sfuggì alle granate – venne distrutta dalla guerra» (E.M. Remarque).