Chieri, progettare il centro per il commercio (e non solo): pronto il bando

L'assessore ai lavori pubblici Massimo Ceppi

L’assessore ai lavori pubblici Massimo Ceppi

Un centro commerciale naturale per Chieri: è il sogno di generazioni di assessori, ma col tempo è diventato una specie di luogo comune: intanto, dicono i commercianti del centro, la gente va a comprare al centro commerciale vero, al Gialdo o altrove. Adesso, le cose potrebbero cambiare. Il bando per un incarico professionale che progetti la realizzazione del centro commerciale di Chieri è in rampa di lancio, e l’assessore ai lavori pubblici, Massimo Ceppi, ci crede.

“Il progetto che vogliamo che sia realizzato – dice Ceppi – è fatto di due tipi di azioni. Da un lato, le azioni dirette per opere pubbliche da realizzare; dall’altro azioni indirette, di promozione e di acquisizione di identità del centro storico. Tutto è finalizzato al centro storico visto come un vero centro commerciale all’aperto, con dinamiche simili a quelle dei centri commerciali: offerte promozionali, attrazioni, servizi per i bambini, giornate a tema, iniziative a vario titolo per rendere il centro più attraente. Tutte cose che non solo si possono fare anche nel centro storico, ma che qui assumono un significato e un valore molto superiore, perché il contesto è più accattivante  e il riscontro per la città è ben diverso da quello che può avere il centro commerciale, realtà avulsa dai luoghi di socialità, al margine della città  e con ridotte interazioni col tessuto urbano. Per noi, il centro ha un risvolto non solo per il commercio, ma perché porta vitalità, e un centro più vivo si manutiene e si controlla molto meglio.”

Il progetto, come sarà, evidenzierà ‘pezzi’ a cura del comune e altri in carico ad una pluralità di soggetti. “Ci saranno – conclude Ceppi – interventi sia pubblici che privati. Si dovranno intessere relazioni tra i soggetti che compongono il centro, dal comune proprietario di strade e piazze ai commercianti, dagli abitanti del centro ai cittadini che il centro frequenteranno sempre di più. In alcune città è stato creato un logo per delimitare la zona del centro commerciale naturale e si è dato un format per le insegne dei negozi, serve un calendario delle iniziative di promozione, e così via. Sono tutte azioni che vanno pensate, promosse e concertate tra i vari attori, e per farlo bene ci si deve rivolgere ad esperti che già l’hanno fatto altrove. Capisco l’idea di risparmiare, c’è gente che pur di non spendere si fa il progetto di casa sua, ma io penso che sia meglio affidarsi a chi lo fa di mestiere. Le cose brutte rimangono, esattamente come le belle…”