Pallavolo, play-off di serie D femminile: il San Giorgio perde anche con l’Arquata
Arquata Volley – Finoro San Giorgio Chieri 3-0
Finoro San Giorgio Chieri: Ingignoli Piromalli Giacosa e Fabiani Crespan e Siletto Deidda
I set
In questa II di play off le chieresi si trovano a scontrarsi contro le alessandrine dell’ Arquata Volley.
Il Fjnoro parte bene componendo i primi punti sul tabellone. In breve il recupero delle locali che trovano prima il pareggio poi il vantaggio.
Le chieresi però non si arrendono e rincorrono le alessandrine fino al pareggio, ma le locali riacquistano fiducia e strappano qualche distanza alle ospiti che si mantengono fino a fine set, che si conclude 25-21.
II set
In questo set entrano in campo le titolari a diversità di Bono al posto di Ingignoli e Tamagnone al posto di Fabiani.
Anche in questo II set le squadre si mantengono vicine a punteggio, si raggiungo al massimo 3/4 distanze, che vengo recuperati e ripresi in uno scontro alla ricerca della vittoria.
A metà set la situazione si stabilizza in una situazione di pareggio.
Pian piano il Finoro cerca di costruirsi il vantaggio e grazie al doppio ace di Giacosa sembra più realizzabile. Sul 20-19, Martinoli esegue il doppio cambio per alzare il muro con Martini e avere il palleggio Ingignoli in II linea. Al cambio posizione lo riesegue per ripetere la strategia. Con un colpo di coda le alessandrine si rifanno sotto e collezionano anche questo set con un parziale di 25-23
III set
In questo set si parte subito jn parità.
Sul 10-10 finalmente la svolta al set: Il Finoro riesce finalmente a trovare un pallido vantaggio. Con l’ avanzare del set, le distanze a favore aumentano e le ragazze di Chieri acquisiscono fiducia.
Sul 19-23 arriva il cartellino giallo al dirigente in panchina dell’ Arquata volley per troppe polemiche contro le decisioni arbitrali.
A due distanze dalla fine succede l’imprevedibile: L’ Arquata volley trova il pareggio.
Trovato il pareggio le locali trovano la forza di piegare le torinesi e chiudono set e partita con un ace, quello del 25-23. (Simone Massaia)