Chieri, pochi turisti? Il sindaco: qualche risultato c’è
Ma questi turisti arrivano, o no? E se arrivano (come senz’altro arrivano) sono di più o di meno di quel che ci si aspettava? La polemica infuria quando non siamo che all’inizio, figurarsi tra qualche settimana, con il Papa alle porte e il boom congiunto di Expo, Don Bosco e Sindone. Adesso o mai più? Il sindaco di Chieri, Claudio Martano, prova a mettere un po’ d’ordine in una discussione che rischia di deflagrare. “Non è vero – dice – che non arrivano turisti. Certo, se qualcuno immaginava che ne arrivassero a frotte (e io non ero tra quelli che lo pensavano), c’è rimasto un po’ male. Tra maggio e giugno, però, sono passati attraverso i canali del comune tra i 2 mila e 500 e i 3 mila turisti prenotati, con visite guidate e prenotazione di pranzi. La ricettività della città, per quanto aumentata da alcuni bed & breakfast, è del resto modesta, anche se adeguata alle esigenze ordinarie di una città come la nostra, che non ha mai avuto attrattive turistiche paragonabili a quelle di una città d’arte. Si sta realizzando quel che ragionevolmente si pensava che avvenisse. Niente folle di turisti, ma un po’ di gente sì.”
Alcuni operatori economici lamentano i magri affari che si fanno con i turisti. Martano distingue: “A pranzo molti vanno nei ristoranti convenzionati, ma resta il fatto che si tratta di lanciare una vocazione all’accoglienza, non di rilanciare un qualcosa che non è mai esistito prima. Il 2015 va colto come una opportunità per iniziare meglio un percorso, ma tutto questo non può certo reggere su una persona addetta allo sportello turistico e su un consigliere comunale con delega al turismo… Abbiamo fatto le corse e fatto quel che si poteva fare, pensando anche che l’anno di Don Bosco è un fatto unico, adesso ci struttureremo per consolidare.”