PASSIONE FUMETTI di Giancarlo Vidotto: Lilith, avventure nel tempo
Lilith, un demone Sumero di 3.000 anni fa? o la prima moglie di Adamo?
No, è una ragazza che viene da un lontano futuro, dove l’umanità è costretta a nascondersi nelle viscere della terra a causa di una minaccia spaventosa. Una minaccia che viene dal passato e che nel corso della storia è cresciuta fino a causare la quasi estinzione del genere umano. Una minaccia nata all’interno degli uomini stessi – come una specie di virus – e trasmessa nel corso dei secoli da inconsapevoli portatori. “Triacanto”, è questo il nome del germe destinato a distruggere il genere umano, se pure il suo aspetto è luminoso e quasi mistico, una volta estratto dal corpo del portatore.
Ed è così che in un futuro apocalittico, una ragazza verrà allevata per diventare un essere spietato e quasi invulnerabile, capace di viaggiare nel tempo e nello spazio per inseguire e distruggere il Triacanto e liberare il genere umano. Lyca, una ragazza dall’aspetto dolce e innocente, verrà addestrata per diventare una letale assassina, priva di rimorsi e di morale, dedita solo alla sua missione. E il suo nome sarà Lilith, il demone della tempesta e della distruzione.
Impressionante vero?
Lilith non è però una serie horror, se pure nel fumetto della Sergio Bonelli Editore non mancano le scene splatter. Lilith è opera di un genio del fumetto: Luca Enoch, un fumettista che ha sempre ideato, scritto e disegnato le proprie storie fin dagli esordi, quando realizzava le avventure di Sprayliz, una giovane e simpatica graffitara, per la rivista l’Intrepido. Era il 1992 e Sprayliz si fece subito notare per la freschezza e l’originalità delle storie e la bellezza del disegno, tant’è che sopravvisse alla chiusura della rivista e divenne un formato pocket per la Star Comics. Era anche un po’ controcorrente e quindi, malgrado il successo e l’amore dei fan, dovette chiudere dopo soli 11 numeri.
Successivamente Luca Enoch passa alla Bonelli, dove scrive e disegna alcune storie di Legs Weaver, il mensile di fantascienza dedicato all’ex spalla di Nathan Never e ispirata al personaggio di Ripley interpretato da Sigourney Weaver in Alien.
Il talento e la bravura di Enoch conquistano fin da subito Sergio Bonelli, che gli chiede di realizzare una serie tutta sua. Nasce così GEA, in cui si occupa nuovamente di tutto, copertine, storie e disegni, per una serie che, per forza di cose, sarà semestrale: oltre 250 pagine all’anno, un numero che pochi disegnatori riescono ad eguagliare. Nata da una “idea nel cassetto” di Enoch, GEA è una giovane rockettara che si scopre dotata di poteri mistici, in quanto inviata dagli angeli per proteggere la terra, un Baluardo contro i mali che affliggono il nostro mondo. Una serie fantastica, con richiami esoterici e una forte carica ambientalista, che fa spesso riferimento alla realtà dei nostri giorni ad elementi di forte attualità. In Gea si ritrovano parecchie influenze dalla precedente Sprayliz, sia nei temi che nei personaggi, se pure la serie, durata 18 numeri – e 9 anni – si evolve in modo totalmente diverso. Recentemente Gea è stato ristampato in due bei volumi dalla Panini Comics.
Torniamo a Lilith, il personaggio creato nel 2008, sempre per la Sergio Bonelli Editore, semestrale come Gea e giunto a giugno di quest’anno al nr. 14 “L’età della catastrofe”. Anche Lilith è una serie fantastica, ma non fantascientifica, se pure con le connotazioni accennate all’inizio. E’ invece una serie molto avventurosa e ricca di azione. Lilith viaggia nel tempo, toccando diverse epoche storiche e luoghi geografici della nostra Terra. Gli scenari sono generalmente quelli di conflitti più o importanti, come la Prima Guerra Mondiale e la Guerra di Secessione Americana, battaglie come quella di Sekigahara in Giappone, rivoluzioni come quella Messicana o periodi storici particolarmente significativi, come la Roma dei gladiatori o i mari infestati dai pirati, ma anche l’Africa della foce del Congo e il Nord Europa nell’epoca dei Vikinghi. La particolarità di Lilith è che partecipando a questi eventi del passato, la storia cambia e si allontana sempre più da quella che conosciamo, in una sorta di “ucronia” che stravolge il tempo e modifica il destino anche di personaggi famosi, come Jesse James e Musashi Miyamoto.
Ad esempio, se nel nr. 3 sono narrati eventi legati alla guerra di trincea della Prima Guerra Mondiale, in modo molto realistico ed drammatico, nell’ultimo albo in edicola, a causa di tutta una serie di eventi causati dalla stessa Lilith, la guerra mondiale si scatena una ventina di anni dopo con modalità e mezzi totalmente diversi ed esiti e sviluppi ancora più sorprendenti.
Enoch gioca con il tempo e con la storia, con intelligenza e notevole cultura, mettendo in luce in modo a volte crudo, a volte ironico, avvenimenti e personaggi, non disdegnando riflessioni e citazioni filosofiche. Tutto questo in modo coerente e secondo una filosofia di pensiero da lui portata avanti già con i precedenti personaggi. Nella serie Lilith il filo conduttore assume però contorni ad oggi ancora ambigui e sfumati, legati alla natura di Lilith, ma anche ai dubbi che sempre più spesso la assalgono sul senso della sua missione e di tanta violenza.
Il genio di Enoch non si limita però all’originalità e alla qualità delle storie, ma trova la sua espressione più evidente anche nei disegni, riconoscibilissimi eppure ricchi di suggestioni. Il suo tratto è morbido ed elegante, con un bianco e nero dettagliato ma dalla incredibile leggibilità e chiarezza. Se pure realistico, richiama molto il mondo dei cartoon, con personaggi dalla recitazione particolarmente evidente, soprattutto nelle espressioni, e a volte anche nell’aspetto, come per il comprimario di Lilith: Scuro, una specie di cagnone/tigre nero – visibile solo a lei – che starebbe bene anche in un cartone della Disney.
Se il tratto è occidentale, misto di influenze di varie scuole, dall’italiana alla francese, dalla sudamericana alla scuola dei supereroi, la dinamicità delle tavole, il ritmo veloce, il taglio delle vignette e tante inquadrature richiamano spesso i manga giapponesi.
Lilith è un fumetto pieno di azione e avventura, che diverte ma che fa anche riflettere. Non fatevi spaventare dalle sue mani insanguinate, qualcosa fa presupporre che i prossimi albi della serie ci riserveranno altre grandi e inaspettate sorprese.
1 Il segno del Triacantoambientato durante la Guerra di Troia
2 Il Vessillo di Re Morte ambientato nel mondo dei Pirati
3 Il fronte di pietra ambientato sul fronte italiano della Prima guerra mondiale
4 Cavalcando con il diavolo ambientato durante la Guerra di Secessione americana
5 Il mantello dell’orso ambientato in Groenlandia e Nord America durante le spedizioni Vichinghe
6 Il re delle scimmie ambientato in Cina all’epoca del massacro di Nanchino
7 La signora dei giochi ambientato nella Roma di Commodo e dei gladiatori
8 La grande battaglia ambientato nel Giappone medioevale della Battaglia di Sekigahara
9 Il mondo fluttuante ambientato nel Giappone di quasi due secoli dopo
10 Cuore di tenebre ambientato alla foce del Congo del celebre romanzo di Conrad
11 La fiamma e la falenaambientato in Egitto durante la Campagna Napoleonica
12 Storia notturna ambientato nel periodo dell’inquisizione e della caccia alle streghe
13 La Guerra dei Fiori ambientato in un Messico alternativo
14 L’Età della Catastrofe ambientato durante la Grande Guerra Mondiale degli anni ‘30