Chieri e il caso Mattei, Scimone (Ascom): siamo allibiti, è un incompetente
“Siamo allibiti, di fronte a certe dichiarazioni del vicesindaco. Un amministratore che, in tempi di crisi e di nervi scoperti, dice cose del genere, è soprattutto un incompetente.” Parole chiare, quelle di Ferdinando Scimone, presidente dell’Ascom chierese, che commenta le dichiarazioni rese al settimanale locale da Ugo Mattei, vicesindaco di Chieri, che ha detto, in sostanza, di essere contrario a sostenere spese legali per resistere all’iniziativa del nuovo supermercato al posto dell’ex mulino Berruto, in quanto ‘causa persa’, preferendo invece la tutela dei Rom.
“Mattei – prosegue Scimone – ci considera alla stregua dei suo studenti. Agli studenti che sono obbligati a seguire il suo corso può parlare in questa maniera, ma ai commercianti, alle persone normali non si deve permettere questo linguaggio. Non abbiamo bisogno di essere sudditi di nessuno. Ognuno ha le sue idee, se Mattei vuole utilizzare Chieri come laboratorio per fare la rivoluzione, può anche provarci, ma certo non siamo d’accordo. Sull’ex mulino Berruto, diciamo dal primo momento le stesse. Al Comune abbiamo chiesto di opporsi: Chieri rischia di essere il primo comune del Piemonte in cui si fa una cosa del genere in vigenza di questa legge. Altrove si sono opposti, non l’hanno permesso. Per Mattei farà magari lo stesso un nuovo centro commerciale piuttosto che un edificio diroccato, lui si guadagna da vivere con lo stipendio da docente universitario e altro, ma per noi la pagnotta è il commercio. Poi, non vorrei che questa faccenda si trasformasse in una guerra tra rom e commercianti: viva l’accoglienza ai rom se possiamo dare una mano, ma non capisco perché una cosa debba escludere l’altra. Un amministratore pubblico deve pensare sia ai rom che ai commercianti, che non chiedono aiuti, ma pensano che la città si debba prendere cura anche di loro. Se ne avrò occasione, dirò a Mattei che i nostri 430 esercizi commerciali rappresentano la più grossa attività sul territorio, che lui vuole mettere in difficoltà. Mattei, per fare la sua rivoluzione, vuole distruggere il commercio? Siamo allibiti. E da un’altra parte ci viene chiesto dall’amministrazione di collaborare per gli eventi, come le fiere e il festival dei beni comuni. Se questa di Mattei è la linea dell’amministrazione, ce lo dicano chiaramente: noi non collaboriamo con una amministrazione che affossa i commercianti. Un amministratore che, in tempi di crisi e di nervi scoperti, dice cose del genere, è soprattutto un incompetente.”