Chieri, Forza Nuova contro Mattei : più che festival dei Beni Comuni, il Festival delle Brigate Rosse
“Più che il Festival dei Beni Comuni, Chieri avrà il festival delle Brigate Rosse”. Lo affermano con convinzione Daniel Compri e Walter Canta, responsabili chieresi di Forza Nuova, che hanno denunciato la presenza, nel ‘cartellone’ del Festival voluto e organizzato dal vicesindaco Ugo Mattei, non solo di Toni Negri, figura assai nota dell’eversione rossa Anni Settanta, ma anche di Geraldina Colotti, la brigatista rossa condannata nel 1987 a 27 anni di reclusione per il tentato assassinio di un alto ufficiale, il generale Licio Giorgieri, che i terroristi riuscirono successivamente ad eliminare quando già la Colotti era in carcere.
“Geraldina Colotti – si legge nella biografia che lo stesso Compri ha ricostruito con ricerche su internet – nasce a Ventimiglia il 12 aprile 1956. Di famiglia emigrata dalla Puglia, frequenta il liceo classico a Ventimiglia dove comincia ad avvicinarsi alla politica. Nel ’74 si diploma e decide di iscriversi alla facoltà di lettere e filosofia di Genova. Qui comincia a frequentare l’area dell’estrema sinistra, frequenta i corsi di Gianfranco Faina, che dal 1977 milita nell’organizzazione Azione Rivoluzionaria. Geraldina frequenta anche i corsi organizzati da Enrico Fenzi, che entra nelle BR a 40 anni. Nel ‘78 si laurea in filosofia, si trasferisce a Torino dove seguita a partecipare ad azioni ‘extra legali’, mentre si mantiene grazie alle supplenze nelle scuola. Intanto, anche chi partecipa a queste azioni extra legali comincia a pentirsi, e Geraldina decide di traferirsi in Francia per sfuggire ad un eventuale arresto. A Montreuil vicino a Parigi trova un impego presso un distaccamento del ministero degli affari sociali. Fa l’educatrice di giovani ex detenuti. Intanto ha deciso di entrare nelle BR proprio mentre la storia della lotta armata sembra volgere al termine: i conti in banca che apre sono in realtà il deposito del denaro dell’organizzazione. Nelle BR-PCC nel frattempo si è verificata la scissione tra la Prima e Seconda posizione. Geraldina aderisce alla Seconda ed entra a far parte dell’UdCC. Nell’85 torna in Italia per farsi rilasciare il passaporto, ma la scelta della clandestinità è vicina. Pochissimo tempo dopo Geraldina diventa ‘Paola’, torna in Italia il 21 febbraio 1986, partecipa all’azione contro Antonio Da Empoli, durante il quale muore la sua amica Wilma Monaco, con la quale divideva un appartamento. Paola crede che la morte dell’amica sia un motivo in più per andare avanti. Il nuovo obiettivo dell’UdCC è il generale Licio Giorgieri, direttore della sezione costruzione armi e armamenti aeronautica e spaziali dell’Arma Azzurra. Il tentativo di colpirlo però fallisce perché la pistola di Geraldina si inceppa. Il 22 gennaio 1987 Geraldina viene arrestata in Via Nomentana a Roma con Paolo Cassetta e Fabrizio Melorio, durante l’arresto viene ferita all’addome. Geraldina Colotti viene condannata a 27 anni di carcere anche per concorso nell’omicidio del generale Giorgieri, che viene ucciso da un nucleo dell’UdCC nel marzo 1987 quando lei è già in carcere. Nell’aprile del 1996 ottiene il permesso al lavoro esterno presso la redazione del quotidiano ’ il Manifesto ‘e successivamente il regime di semilibertà.”
“Tutti si sono occupati di Negri, era facile e lampante, ma noi – prosegue Compri – siamo andati un po’ più a fondo, ed ecco la Colotti. La cosa peggiore è che i chieresi pagheranno per una manifestazione i cui ospiti di spicco sono ex terroristi. Mi sembra pazzesco. Chiederemo le dimissioni di Mattei e, a questo punto, anche del sindaco Martano, perché è grave se non ne sapeva nulla, ma è ancor più grave se sapeva e non ha fatto nulla.”