PIEMONTE ARTE: BARETTA, SAMPIERI, SALUZZO MUSEI, VIA DELLA SETA, NIQUIDETTO, M.A.O., CASTELLAMONTE, BARDONECCHIA, USSEGLIO…
coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
BARETTA, MOSTRA A PRAGELATO
MOSTRA PERSONALE DI GIACOMO SAMPIERI “ CANAVESANI – I LUOGHI, LE PERSONE”
via Compagno, 5 – Rueglio (Torino) fino al 5 settembre 2021
orari apertura sabato 10,00 – 12,00 / 17.00 – 20,00 domenica 10,00 -12,30
a cura di Associazione ARTinsieme
La mostra personale del pittore Giacomo Sampieri si inserisce tra gli eventi di “ E…state a RUEGLIO” in svolgimento da luglio a settembre 2021 nel Comune di Rueglio. Le opere pittoriche esposte sono eseguite con tecnica ad olio su tela o all’acquerello.
SALUZZO. AGOSTO NEI MUSEI
Anche nel mese di Agosto, MuSa – Musei Saluzzo, propone un ricco calendario di eventi e visite per soddisfare il gusto dei diversi target di visitatori, dai più pic-coli ai più grandi.
Oltre alle visite di seguito elencate, MuSa ricorda che fino al 31 ottobre, nelle sedi di Castiglia, Casa Cavassa e Monastero della Stella è possibile visitare la mostra “Tesori del Marchesato” con il seguente orario.
Venerdì e sabato: ore 10-13 / 14-18
Domenica: ore 10-13/14-19
Inoltre, ogni venerdì, dal 6 agosto al 29 ottobre, alle ore 15 con ritrovo in Casti-glia, MuSa offre la possibilità di fare la visita guidata della mostra nelle sue tre sedi, della durata complessiva di circa 2 ore/ 2 ore e mezza, accompagnati da una guida abilitata.
Le visite hanno un numero minimo di 4 partecipanti, e la quota a persona è di 20 euro, comprensiva di biglietto di ingresso ai tre siti della mostra e visita.
7 Agosto
Aguzza la vista!
Visita animata per i più piccolini
MuSa Kids, Servizi Educativi di Saluzzo, aspetta i più piccini per visitare insieme i musei della città con un appuntamento che permetterà di scoprire Casa Cavas-sa. Attraverso una divertente caccia al tesoro, verranno raccontati curiosi aned-doti sui proprietari delle antiche dimore e sulle opere esposte nei musei, stimo-lando i bambini ad osservare i dettagli per divertirsi imparando!
L’attività è consigliata per bambini tra i 3 e i 6 anni
Orario 16.30
Durata: 1 ora
Costo: 5.00€ a bambino (per gli accompagnatori sarà possibile usufruire di una riduzione sul costo di ingresso)
prenotazioni: musakids@itur.it
Domenica 8 Agosto
A spasso tra i tesori dell’antico Marchesato di Saluzzo
Visita-gioco per bambini e famiglie
In occasione della mostra “I tesori del Marchesato di Saluzzo”, organizzata dalla Fondazione Artea, MuSa Kids propone diversi appuntamenti per bambini e fami-glie alla scoperta dell’antica capitale immersa tra le colline del Parco Naturale del Monviso. Percorrendo le strette vie acciottolate del centro storico la visita-gioco si diramerà verso le tre sedi espositive: la Castiglia con il Museo della Ci-viltà Cavalleresca, Casa Cavassa e Santa Maria della Stella. L’attività propone un itinerario dedicato ai più piccoli per conoscere storie e leggende che si intreccia-no tra le antiche mura del borgo e le opere d’arte esposte.
L’attività, consigliata per bambini a partire dai 5 anni, prenderà avvio dalla Ca-stiglia (piazza Castello 1, Saluzzo)
Durata: 2 ore
Costo: 15.00€ a famiglia
prenotazioni: musakids@itur.it
Sabato 14 Agosto
Digestivi sotto il cielo estivo e le lacrime di San Lorenzo
La serata sotto le stelle comincerà con la possibilità di sorseggiare un digestivo in Castiglia. La scelta è tra i digestivi della linea Bernard elixir, prodotti a Poma-retto, in Val Germanasca. Si potrà scegliere se gustare un Genepi, un Serpoul, un Barathier … c’è n’è per tutti i gusti!
A seguire, sulla terrazza panoramica, troverete l’esperto dell’associazione astro-fili bisalta che vi guiderà alla scoperta del meraviglioso cielo estivo ed il famoso sciame meteorico delle lacrime di San Lorenzo.
In caso di maltempo, la serata si svolgerà al coperto, dove scopriremo curiosità e qualcosa in più, attraverso il planetario digitale.
Orario 21
Costo: 12 euro / 9 euro senza consumazione
Domenica 15 agosto
Ferragosto culturale
Visite guidate negli edifici simbolo di Saluzzo
Anche quest’anno a Ferragosto le porte dei musei rimangono aperte per accogliervi e proporre delle visite guidate a Casa Cavassa e in Castiglia, in due per-corsi che valorizzano al meglio i due edifici simbolo della città ed il loro patrimonio artistico e culturale.
Visite a partenza fissa: ore 11:00, 15:30, 16:30 e 17:30
Costo: Castiglia: 5 euro a persona (gratuito per under 10 anni)
Casa Cavassa: costo del biglietto del museo + 2 euro di maggiorazione (gratuito per under 10 anni)
Sabato 21 Agosto
Tour dei camminamenti e Sprissin
Visita guidata sulla storia della città con vista panoramica sul borgo medievale e a seguire aperitivo presso la caffetteria della Castiglia con un esclusivo assaggio dello SPRISSIN un po’ Spritz e un po’ ramassin.
L’aperitivo comprende uno Sprissin o un aperitivo analcolico alla frutta accom-pagnato da un piccolo tagliere.
Orario: 17.30
Costo visita guidata + aperitivo: € 10.00 / Solo visita guidata: 5 euro
Domenica 22 agosto
Casa Pellico tra cibo e cultura
In collaborazione con il Ristorante Casa Pellico
La cultura si unisce al cibo in uno degli angoli più suggestivi del centro storico di Saluzzo. L’iniziativa include l’ingresso alla casa natale del poeta e patriota Silvio Pellico a cui seguirà uno show cooking e si potrà assaggiare un prodotto fresco preparato con materie prime territoriali .Si tratta di un semifreddo allo zafferano del Monviso al latte di capra con frutta caramellata al momento oppu-re con fondue au chocolate tenuta a temperatura .
Orario:15.00
Costo: € 8 Euro
Domenica 29 agosto
Visita a tema Cavalleresco
Il Museo della Civiltà Cavalleresca, al terzo piano del Castello dei Marchesi di Saluzzo “La Castiglia”, è una tappa fondamentale per rivivere la storia del Mar-chesato.
La visita guidata all’allestimento multimediale articolato in 11 sale, svelerà i personaggi chiave e i momenti significativi della società cavalleresca e cortese del Marchesato.
Orario: ore 16
Costo: 5 a persona (gratuito per under 10 anni)
MuSa ricorda gli orari
Casa Cavassa: Martedì, giovedì, venerdì, sabato 10-13/14-18 Domenica e fe-stivi: 10-13/14-19
Castiglia: Lunedì, giovedì, venerdì, sabato: 10-13 / 14-18, domenica 10-13/14-19
Antico Palazzo comunale con torre civica e Pinacoteca Matteo Olivero: Sabato ore 10-13/ 14-18 e domenica 14-19
Casa Pellico: domenica 14-19
(ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura)
La prenotazione è obbligatoria
Per le visite guidate e gli eventi: musa@itur.it / Tel. 0175 240006 – 800 942241
Per MuSaKids: musakids@itur.it
LA VIA DELLA SETA. ARTE E ARTISTI CONTEMPORANEI DALL’ITALIA
Quasi quaranta artisti italiani, tra grandi maestri e giovani talenti, per un progetto internazionale dal forte carattere di novità. È la mostra “La Via della Seta. Arte e artisti contemporanei dall’Italia”, a cura di Angela Tecce, che ripercorre idealmente e geograficamente l’antica Via della Seta, da Kiev, in Ucraina – dove verrà inaugurata il prossimo 30 luglio al Kyiv History Museum – al China World Art Museum di Pechino e allo Xi’an Art Museum, dove, nel 2022 Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina, concluderà il suo viaggio rientrando in Patria, dopo aver percorso oltre 30.000 km (in linea d’aria). Ideata e realizzata dall’Istituto Garuzzo per le Arti Visive con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con le Ambasciate e gli Istituti Italiani di Cultura nel mondo e con il patrocinio del Ministero della Cultura. La Mostra è un caleidoscopio di tendenze e tecniche artistiche espresse da 38 opere, 8 delle quali provenienti dalla Collezione Farnesina, la collezione d’arte contemporanea del MAECI. La “Via della Seta” è una vera carovana contemporanea che toccherà, dopo Kiev, Ankara (Turchia) presso il CerModern Museum, Tbilisi (Georgia) al Tbilisi History Museum, e Tashkent (Uzbekistan) al Fine Arts Gallery of Uzbekistan – NBU.
Gli artisti in Mostra: Carla Accardi, Marisa Albanese, Yuri Ancarani, Francesco Arena, Enrico Baj, Gabriele Basilico, Bianco-Valente, Alighiero Boetti, Diego Cibelli, Gianni Dessì, Pamela Diamante, Flavio Favelli, Eugenio Giliberti, Paolo Grassino, Emilio Isgrò, Mimmo Jodice, Francesco Jodice, Jannis Kounellis, Maria Lai, Luigi Mainolfi, Domenico Antonio Mancini, Umberto Manzo, Masbedo, Sabrina Mezzaqui, Marzia Migliora, Nino Migliori, Nunzio, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Perino&Vele, Michelangelo Pistoletto, Tamara Repetto, Pietro Ruffo, Ettore Spalletti,The Cool Couple, Eugenio Tibaldi, Fabio Viale.
CASTELLO DI RIVOLI. UN BAGNO D’ARTE ALLA COLLEZIONE CERRUTI
Per dare maggiore accesso alle sue straordinarie collezioni, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea – Collezione Cerruti propone una tariffa estiva ridotta. Fino al 29 agosto 2021 sarà possibile acquistare il biglietto della visita guidata alla Collezione Cerruti il sabato e la domenica alle ore 13.15 con uno sconto del 75%. Acquista il tuo biglietto al costo di € 6,50 e regalati un bagno d’arte tra i capolavori della Villa Cerruti. L’orario indicato è quello di partenza della navetta che porta i visitatori dal Castello di Rivoli alla Villa Cerruti. Si consiglia di arrivare almeno 20 minuti prima dell’orario indicato per ottemperare ai protocolli di sicurezza sanitaria e per la validazione dei biglietti.
ESTATE A REGOLA D’ARTE PER CHI RESTA IN CITTÀ: A TORINO LA MOSTRA “HUMAN CONDITION” DI ZHANG HONGMEI
Fino al 20 settembre Spazio Musa ospita una personale della giovane e promettente artista cinese, già considerata un astro nascente del collezionismo internazionale e molto attiva nel sociale. Estate in città, magari lontano dal mare? Nessun problema! Anche in città possiamo trovare molto da fare e dei piacevolissimi modi per rilassarci e rigenerarci. Tra le cose migliori da fare c’è sicuramente quella di visitare una mostra d’arte (e non solo per godere dell’aria condizionata del museo). Quadri, sculture e disegni possono farci viaggiare in mondi lontani, farci riscoprire noi stessi, culture e modi di vedere il mondo molto diversi dal nostro. Per chi si trova a Torino e dintorni, fino al 20 settembre lo Spazio Musa ospita “Human condition” la personale di Zhang Hongmei, giovane e promettente artista cinese, già considerata un astro nascente del collezionismo internazionale e molto attiva nel sociale, che vanta numerose mostre allestite in tutto il mondo e diverse partecipazioni alla Biennale di Arte Contemporanea di Venezia. In mostra ci sono dipinti, installazioni, video, sculture, gioielli e ceramiche. Verranno, inoltre realizzati diversi collegamenti in diretta con l’artista, attualmente in Cina, che dialogherà con i visitatori della mostra. Inaugurata lo scorso 29 giugno, Human condition ha riscosso sin da subito un enorme successo da parte del pubblico, che l’ha definita “impattante” ed “emozionale”, fuori dai canoni dell’arte contemporanea e caratterizzata da uno stile ed un linguaggio unico nel panorama artistico mondiale. Alcuni l’hanno definita come un viaggio intorno al mondo, poiché in molte sue opere sono forti i richiami a diverse città, come Londra e Parigi, ma anche alla Cina, soprattutto nella parte delle istallazioni di visi di antichi guerrieri, forse la parte che più colpisce e coinvolge emozionalmente il visitatore. Le opere sono un mix di sentimenti contrastanti, gioia per le cose belle della vita, che a volte si mischia ad un velo di ansia per il futuro, sempre con una consapevolezza dell’importanza dell’eredità che ci arriva dal passato. Una mescolanza emozionale che la porta ad avere un occhio estremamente lucido anche sul presente e sulle costrizioni e i condizionamenti del nostro vivere sociale, evidenziato dalla spettacolare installazione “Human Condition”, in cui una selva di personaggi, donne, uomini, bambini, avvolti in rossi sudari e completamente legati avanzano verso i visitatori. Simbolo delle nostre paure, dei nostri lati oscuri .
Il progetto, accompagnato dal testo di Paola Gribaudo, è realizzato da Pierluca Lobina, coordinato da Raffaella Ravazzani, con la collaborazione di Vincenzo Sanfo e il supporto di Giorgia Sanfo, Clara Mussolin per Diffusione Italia, e con la amichevole attenzione di Madeinartgallery di Milano.
Spazio Musa
Via della Consolata 11, Torino
Dal 29 giugno al 20 settembre
Aperto dal lunedì al sabato, 15:30-20:00
Domenica chiuso
NIQUIDETTO, IL BORGO DELLE LOSE DIPINTE
GRANDE CURIOSITÀ PER L’INSTALLAZIONE ‘LA NOTTE CHE VERRÀ’
La performance luminosa itinerante sulla Dora ha dato il via ai 19 progetti vincitori del bando Europeo ToNite (www.tonite.eu).
La notte di mercoledì 28 luglio si è accesa l’installazione luminosa e sonora itinerante “La notte che verrà”, realizzata per illuminare la partenza dei 19 progetti vincitori del Bando Europeo ToNite (www.tonite.eu). Una performance, a cura di Stefano Pesca e Michela Locati, che si è sviluppata lungo tutte le sponde della Dora e che ha visto fasci di luce incontrarsi, incrociarsi e scambiarsi in un percorso luminoso come simbolo dei rapporti, delle storie, degli incontri, delle strade tra le persone e le e gli abitanti dei quartieri che lambiscono il fiume. I fasci sono stati accompagnati dalla voce della Dora prestata da Chiara dello Iacovo, una giovane attrice e cantante torinese. Una Dora giovane che guarda avanti e che attraverso il suo racconto ha accompagnato il pubblico in un viaggio luminoso e sonoro intorno al fiume spiegando come sarà il futuro ripensato e ridisegnato dai progetti del bando ToNite e da tutte le persone, le associazioni e gli enti che vi hanno partecipato. Una notte vivibile, sicura, multiculturale, di unione di intenti e di scambi e quindi di progetti, che si è inaugurata ieri sera. ToNite è un modo nuovo di fare innovazione sociale, un progetto in cui le competenze degli assessorati alle politiche giovanili di Marco Giusta e all’innovazione di Marco Pironti si incontrano per creare un dialogo e una visione di trasformazione partecipata degli spazi e dei tempi della città. ‘La notte che verrà’ è un’installazione itinerante lungo la Dora, promossa da Città di Torino e realizzata da Hello Tomorrow, Beit Company, Consiste, Fondazione Fitzcarraldo con il sostegno di Iren e la sponsorizzazione tecnica di Regis Motors e Trumen, nell’ambito del progetto ToNite.
M.A.O. LO ZEN E L’ARTE DEL KAKEMONO
Rotazione di dipinti, stampe e libri giapponesi
La periodica rotazione delle opere più fragili delle collezioni del MAO, sostituite per ragioni conservative, interessa oggi la galleria giapponese e, in particolare, le stampe, i libri e i kakemono, rotoli verticali che incorniciano eleganti dipinti e calligrafie su carta o su seta. Secondo la tradizione, i kakemono si appendono alle pareti delle case giapponesi e in particolare nel tokonoma, una rientranza rialzata presente nelle abitazioni tradizionali dove vengono messi in mostra oggetti di valore. Il kakemono fu introdotto in Giappone dalla Cina, probabilmente nel periodo Heian (794-1185), e se all’inizio era utilizzato essenzialmente come supporto per soggetti religiosi di tipo buddhista, divenne in seguito uno dei mezzi di espressione artistica prediletto dai pittori giapponesi. La pittura a tema buddhista, filo rosso di questa rotazione, è rappresentata al MAO dal dipinto più antico, di autore anonimo, presente nelle nostre collezioni: un’opera che costituisce anche un esempio classico di pittura devozionale da appendere nelle sale dei templi. Si tratta del Bodhisattva Kannon “dalle undici teste”, un kakemono a inchiostro e colori su seta risalente al periodo Muromachi (XIV-XV secolo) che raffigura Juichimen Kannon, la forma esoterica più nota del Bodhisattva di compassione Avalokiteshvara in Asia orientale. È caratterizzato da un tratto preciso con intento naturalistico, dall’abbondanza dei pigmenti, da una certa rigidità della composizione e dal supporto prezioso: un raffinato drappo in seta. Gli altri kakemono esposti sono di natura, tecnica e talvolta materiali molto diversi. Lo stile è prevalentemente rapido e calligrafico, realizzato con poche pennellate decise di inchiostro su un supporto più umile come la carta, anche se non mancano esemplari su seta eseguiti a colori in uno stile più descrittivo. Questi dipinti non raffigurano le divinità maggiori del Buddhismo bensì persone, rese spesso con esiti caricaturali: monaci famosi, fondatori di Scuole, personaggi divinizzati, per lo più di tradizione cinese, come Hotei (Budai in cinese), un personaggio vissuto in Cina tra il IX e il X secolo, considerato a livello popolare come un’incarnazione di Maitreya, il Buddha del futuro. Viene ritratto come un pingue e pacioso monaco, rasato e sorridente, che porta un sacco colmo di tesori per i fedeli. Questa figura è simbolo di generosità, appagamento e abbondanza, ed è spesso rappresentata attorniato da fanciulli, cui elargisce dolcini dalla sua sacca. Nel corridoio che ospita le stampe e i libri trova invece posto la seconda parte della serie di xilografie Murasaki Shikibu Genji Karuta (Le carte di Genji di Murasaki Shikibu).
MAO Museo d’Arte Orientale – Via San Domenico 11, Torino
INFO www.maotorino.it
MOSTRA DELLA CERAMICA DI CASTELLAMONTE-EDIZIONE 2021
La Mostra della Ceramica di Castellamonte giunge finalmente, dopo un periodo segnato pesantemente dalla pandemia globale, al suo grande traguardo: la sessantesima edizione. l’Amministrazione comunale, rappresentata dal Sindaco Pasquale Mazza e dall’Assessore alla Cultura Claudio Bethaz, il curatore Giuseppe Bertero, già responsabile delle precedenti mostre, insieme ai ceramisti di Castellamonte propongono una importante serie di eventi ed esposizioni, con l’intenzione di coniugare lo sguardo rivolto al futuro e la memoria delle edizioni passate. La Mostra, come noto, fu ideata e promossa da Carlo Trabucco, Sindaco di Castellamonte dal 1960 al 1964, valente giornalista, scrittore e politico, ed è stata più volte inaugurata da importanti cariche dello Stato. Dall’allora Ministro della Difesa Giulio Andreotti, che inaugurò la prima edizione nel 1961, a Luigi Gui, Ministro dell’Istruzione nel 1965, a Giancarlo Lombardi, ministro dell’Istruzione 1995, fino ai numerosi presidenti della Regione Piemonte e della Provincia di Torino intervenuti nel corso degli anni. La sessantesima edizione avrà il suo cuore nel «Ritorno alla Rotonda Antonelliana». Il grande piazzale circondato dalle imponenti mura della chiesa incompiuta di Alessandro Antonelli, sede storica della Mostra, potrà vedere dopo molti anni un’esposizione con grandi opere in ceramica realizzate principalmente da artisti di Castellamonte e del Canavese, per sostenere e diffondere i loro pregevoli lavori e farli conoscere ad un pubblico sempre più vasto, premiandoli anche per il loro costante legame con la città e il territorio. Nel cortile dell’Ex centro anziani, adiacente alla Rotonda Antonelliana, saranno ospitate le opere realizzate dall’«Associazione artisti della ceramica in Castellamonte», esposizione a tema libero che racchiude diverse competenze e sensibilità. Di fronte alla Rotonda Antonelliana, sotto i portici di Palazzo Antonelli, sede del Comune la cui facciata è stata recentemente restaurata, si potrà ammirare una selezione delle Stufe di Castellamonte, il prodotto che più di ogni altro caratterizza la produzione ceramica castellamontese, e che ne rappresenta l’eccellenza. Torna anche il concorso internazionale «Ceramics in love-three», per il quale sono state selezionate pregevoli opere provenienti dall’Italia e da tutte le parti del mondo, 120 artisti provenienti dall’Italia e 25 diverse nazioni, che potranno essere ammirate al piano terra e in parte anche al piano nobile di Palazzo Botton. Come sempre il concorso ha l’obiettivo di accogliere e consentire ad un nutrito numero di artisti italiani e stranieri di poter mostrare la loro creatività sulla ribalta del prestigioso palcoscenico della Mostra di Castellamonte, di interpretare un’arte tanto antica quanto moderna e sempre attraente per la qualità delle sue forme, colori, dimensioni tecnologie innovative e, non per ultimo, di favorire il dialogo fra artisti di differente ispirazione e provenienza. Al piano nobile dello stesso Palazzo Botton un doveroso omaggio, a vent’anni dalla scomparsa, al grande artista scultore e ceramista castellamontese Renzo Igne. Con la collaborazione della Signora Maria Morandini Igne, sono state selezionate alcune fra le più significative e avvincenti opere dell’artista. Opere che non mancheranno di sorprendere gli spettatori e far sentire loro una grande nostalgia per l’assenza di nuove e sempre più straordinarie sculture del maestro. Al secondo piano del Centro Congressi Piero Martinetti, è stata allestita la mostra permanente delle «ceramiche sonore», ovvero la collezione dei fischietti di terracotta donati alla Città da Clizia, il grande ceramista Mario Giani. Un’occasione unica per ammirare tanti piccoli capolavori dell’arte popolare e naïf in attesa della loro definitiva sistemazione museale. L’esposizione sarà una selezione dei circa 3000 pezzi di ceramiche sonore accuratamente catalogate provenienti da tutto il mondo. Al primo piano del Centro Congressi un secondo omaggio, questa volta alla figura di Nicola Mileti, storico, indomito e infaticabile curatore delle Mostre della ceramica di Castellamonte dal 1981 al 2001. Grande appassionato d’arte, egli stesso artista, ceramista e grafico. Grazie al suo impegno Castellamonte ha potuto vantare la presenza di grandissimi artisti italiani ed internazionali, come Carlo Zauli, Nino Caruso e Arnaldo Pomodoro. Autore, quest’ultimo, dell’ardito ed originalissimo “Arco in Cielo”, un’opera che è ormai l’emblema della Città di Castellamonte. Al piano terra del Centro Congressi Martinetti, un’esposizione di gioielli che valorizzano quest’uso dell’arte ceramica, le sue «Ceramiche da indossare» allestite in collaborazione con la CNA. In collaborazione con l’Associazione Culturale Ex-allievi «F.Faccio» Castellamonte, verranno allestite inoltre le sale del Liceo Artistico, nelle quali si potranno ammirare le creazioni dei giovani talenti che imparano sui banchi di scuola le tecniche di lavorazione della ceramica. Come nelle precedenti edizioni, nei giorni prefestivi e festivi, è prevista una navetta per un sopralluogo ai suggestivi «castelletti», da dove si ricava la famosa argilla rossa di Castellamonte, quest’anno valorizzati da una mostra di quadri, ospitata nei locali della Società di Sant’Anna dei Boschi, realizzati dal ceramista e pittore castellamontese Miro Gianola, che ha voluto con le sue creazioni omaggiare uno dei luoghi più caratteristici delle colline castellamontesi. Anche per l’edizione di quest’anno sono confermati, oltre agli spazi espositivi pubblici,i siti privati come luogo di confronto e di dialogo fra artisti e cultori dell’arte ceramica, quali il «Centro ceramico museo-fornace Pagliero» di Daniele Chechi in frazione Spineto, il «Cantiere delle Arti», con creazioni di Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn, la ditta «La Castellamonte» di Roberto Perino e Silvana Neri, in cui si potranno osservare le varie fasi di produzione delle stufe, le «Ceramiche Castellamonte» con i gioielli in ceramica realizzati da Elisa Giampietro, e le botteghe di tradizione artigiana come «Ceramiche Camerlo» e «Ceramiche Grandinetti». Anche per questa 60aEdizione della Mostra, il manifesto è stato creato da Guglielmo Marthyn, artista, ceramista, grafico ed ex insegnante del Liceo Artistico Statale «Felice Faccio» di questa Città.
L’immagine è la stessa delle passate edizioni, tratta da una delle opere più viste e celebri del Museo del Louvre di Parigi, «Amore e Psiche» dello scultore neoclassico Antonio Canova. Interpretata anche questa volta con grande forza espressiva, trasformando il raffinato erotismo della scultura in una visione molto colorata, quasi POP, quanto lo sono talvolta i colori della ceramica. Durante la mostra saranno presenti tutte le realtà della produzione ceramica di Castellamonte, nota per le sue stufe, di antica tradizione ed elegante valore estetico, via via attualizzate da un moderno design di sapore contemporaneo, insieme con le numerose botteghe che portano avanti con tanta passione il fascino arcano dell’argilla quando incontra l’ardore dei forni e il fuoco della creatività. Le vicende dell’arte non sono soltanto quella delle grandi realizzazioni clamorose, dei nomi famosi, dei musei prestigiosi, ma anche quelle minute, fatte di lavoro onesto e impegno quotidiano nei laboratori, negli atelier e nelle botteghe artigiane, portavoce di cultura e tradizioni locali, senza dimenticare che sono una dimensione importante anche per l’economia e il sistema produttivo, in grado di stringere un forte legame con il territorio, sulle tracce della sua storia, della sua identità, ma soprattutto per la capacità di prevedere ulteriori sviluppi futuri.
Gli orari della mostra previsti sono i seguenti: dal martedì al venerdì ore 17, 00 – 21,00; sabato e domenica dalle ore 10,00 alle 21,00 per tutti i punti espositivi tranne il Liceo Artistico e l’esposizione di quadri a S.Anna dei Boschi, aperti solo durante il fine settimana. L’ingresso è libero.
MARIO CALANDRI AD ACQUI E CANELLI
DIFENDERSI DALL’ALTO. ARTISTI E ILLUSTRATORI REINTERPRETANO TORRI, CASTELLI E FORTIFICAZIONI TRA CUSIO, OSSOLA, E VALLESE
Da domenica 1° agosto fino al 29 agosto apre la mostra itinerante “Difendersi dall’alto”, una grande collettiva all’aperto che porta avanti il lavoro iniziato nell’estate 2020 con “Herbarium vagans”. Quest’anno gli artisti sono stati invitati a lavorare su castelli, fortificazioni e strutture difensive presenti in Ossola, Cusio e Canton Vallese, e le opere collocate in tre diversi Comuni in provincia di Verbania, in Piemonte, divise in due sezioni. La prima comprende i lavori di 28 artisti e illustratori contemporanei esposti nel centro storico di Vogogna, sede del Parco Nazionale della Valgrande, la zona selvaggia più estesa d’Italia, e di un affascinante castello visconteo del XIV secolo. In Valle Anzasca, la valle del Monte Rosa, nella Torre di Battiggio a Vanzone con San Carlo e nel centro storico di Ceppo Morelli, sono invece in mostra le riproduzioni delle opere realizzate a partire dagli anni ’50 dal padre rosminiano Luigi Arioli, grande studioso di fortificazioni locali, i cui originali realizzati in bianco e nero o acquerelli sono conservati presso il Collegio Rosmini di Domodossola.
Gli artisti contemporanei che partecipano alla mostra sono ATEZ, Enzo Bersezio, BR1, Vittorio Bustaffa, Riccardo Corciolani, Sylvie Durouvenoz, Lisa Gelli, Marco Goran Romano, Riccardo Guasco, Marco Latagliata, Lufo, Marina Marcolin, Antonio Marinoni, Virginia Mori, Erjon Nazeraj, Andrea Oberosler, Mikayel Ohanjanyan, Eleonora Perretta, Carlo Più, Alannah Robins, Antonello Ruggieri, Rustlehare, Lucio Schiavon, Flavia Sorrentino, Karl Walden, Seçil Yaylali, Metin Yergin, Loic Zanfagna.
Gli artisti sono stati chiamati a scegliere tra le tante strutture e architetture presenti sul territorio, alcune in ottimo stato di conservazione, altre abbandonate e in rovina da tempo, altre ancora completamente scomparse e tutte da immaginare. I risultati, come sempre, sono molteplici ed eterogenei, frutto di stili e modalità di approccio differenti. Un dialogo a più voci su grandi pannelli affissi all’esterno che fanno riscoprire con nuovi occhi i centri storici dei comuni coinvolti: un viaggio a ritroso nel tempo, tra passato e presente, e una modalità di fruizione che permette non solo di goderne quanto e quando si vuole, ma anche di ovviare alle criticità che oggi tutti conosciamo.
“Difendersi dall’alto” nasce all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco. Le attività di questo secondo anno di “Di-Se” hanno come focus le fortificazioni alpine. L’esposizione è sostenuta inoltre da Fondazione Comunitaria del VCO. La mostra, come vuole la sua natura itinerante, arriverà sul lago d’Orta, a Orta San Giulio e Pella, a partire dall’11 settembre, e, successivamente, a Naters in Canton Vallese, Svizzera. E il viaggio continuerà ancora: uno degli artisti, Carlo Più, realizzerà un fumetto dedicato alle mura di Domodossola che, dagli inizi del Trecento, cingono e difendono la città, poi in parte demolite per la costruzione della strada napoleonica del Sempione. Infine, anche quest’anno è disponibile un catalogo che raccoglie le opere in mostra e dà voce a tutti gli artisti coinvolti. Ognuno ha avuto l’occasione di raccontare l’idea che sta alla base del proprio lavoro, aprendo una possibile interpretazione a chi lo guarda. I disegni di don Luigi Arioli sono accompagnati dalle descrizioni dei luoghi rappresentati, a cura di Associazione Musei d’Ossola.
Alcune delle opere saranno inserite all’interno del catalogo di Artoteca Di-Se, il nuovo spazio lanciato ad aprile di quest’anno per promuovere il prestito domestico di opere d’arte originali – www.artotecadise.it
BARDONECCHIA. INAUGURATA LA MOSTRA FOTOGRAFICA “NATURA IN SOGNO – UN CAMMINO DI LUCE”
Nel tardo pomeriggio di sabato 31 luglio è stata inaugurata al Palazzo delle Feste la mostra fotografica “Natura in sogno – Un cammino di luce” con immagini di Maria Laura Verdoia – torinese di nascita e bardonecchiese d’adozione, ex insegnate e guida naturalistica –, esposizione realizzata con il patrocinio del Comune di Bardonecchia, qui rappresentato dal suo sindaco Francesco Avato, che ha simbolicamente tagliato il nastro dell’evento. Durante l’inaugurazione sono intervenute l’autrice delle immagini, che ha sintetizzato il suo linguaggio fotografico e Serena Zanardo, curatrice della mostra, che ha illustrato le modalità della complessa selezione delle fotografie esposte, rispetto alle tantissime prodotte negli anni dalla fotografa, talvolta premiate e selezionate in importanti concorsi internazionali. Chiamato dal sindaco, in una sorta di connubio artistico tra i due artisti bardonecchiesi, ha preso la parola il pittore Bruno Blanc, anche lui in esposizione al Palazzo delle Feste, con la sua personale “Passeggiando tra i colori”, che ha simpaticamente commentato le opere della Verdoia.
La mostra ad ingresso gratuito nel rispetto delle norme anti COVID-19, è aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 16.30 alle ore 19.00 sino a domenica 22 agosto 2021.
AGOSTO AL MUSEO DI USSEGLIO.
Presentazione del libro “Le Conseguenze del Ritorno”Storie, ricerche, pericoli e immaginario del lupo in Italia. L’autore Luca Giunti dialoga con Giuseppe Leyduan
sabato 7 agosto17.00Museo Civico Alpino “Arnaldo Tazzetti” – Usseglio