Biella. Abbandono di rifiuti: tre casi scoperti e altrettante sanzioni in una settimana
Grazie all’utilizzo delle fototrappole, tutti gli episodi lungo la via Guelpa a Chiavazza
Nell’ultima settimana del mese di luglio, grazie all’ausilio delle fototrappole, gli agenti del nucleo di vigilanza ambientale della Polizia locale della Città di Biella hanno scoperto, identificato e sanzionato tre soggetti che abbandonavano illecitamente rifiuti lungo la strada, nelle vicinanze di alcuni alberi. I fatti sono avvenuti a Chiavazza, lungo la via Guelpa, poco distante dai binari della ferrovia. I responsabili degli abbandoni sono stati scovati grazie all’ausilio delle fototrappole di ultima generazione, che si accendono automaticamente con un sensore al passaggio di veicoli o persone e sono in grado di captare immagini ad elevata risoluzione. In un caso, il primo soggetto identificato, aveva abbandonato tra i rovi un mobile d’arredamento. Negli altri due episodi sono stati invece abbandonati rifiuti di genere urbano. Tutti e tre i soggetti sono stati sanzionati, a seguito di attività di indagine da parte degli agenti. Chi viene scoperto ad abbandonare rifiuti nell’ambiente può essere sanzionato con una multa che va da 300 fino a 3.000 euro. Si tratta solo degli ultimi episodi a seguito delle attività svolte dal nucleo di vigilanza ambientale, con l’obiettivo di contrastare l’abbandono dei rifiuti lungo strade e nella natura. Dice il vicesindaco e assessore alla Polizia locale Giacomo Moscarola: “Ringrazio il personale della Polizia locale per il lavoro svolto, la decisione di acquistare fototrappole di ultima generazione è stata una mia precisa volontà perché la lotta all’inquinamento dell’ambiente non si fa solo a parole ma con i fatti concreti. Con controlli e postazioni nei luoghi critici. Oltre all’educazione si rende necessaria, visti i numeri casi, anche la repressione che vede nelle fototrappole un valido supporto. Visti i buoni risultati è nostra intenzione acquistare altre fototrappole per proseguire nel contrasto di questi abbandoni”.