NorthCape4000, l’Avventura di Giando Bava da Saluzzo e Avigliana, in bicicletta verso il Grande Nord.
1 continente, 11 nazioni, 4500 Km. in bicicletta, senza supporto, in assoluta autonomia e una meta leggendaria: Capo Nord.
Questa è la NorthCape4000: atleti capaci di pedalare per 300 km al giorno, ciclisti del mondo randonnée e dell’avventura a due ruote che si cimentano in un’impresa ed in un’avventura che richiede coraggio, ambizione e determinazione. Capo Nord o NordKapp in norvegese, o Davvenjárga in Sami, è situato sulla costa nord dell’isola di Magerøya, nel nord della Norvegia.All’interno del Circolo Polare Artico, l’ultimo lembo di terra del continente europeo prima del Polo Nord e punto d’arrivo della NorthCape4000. Partenza da Rovereto ( TN ) per 198 concorrenti, tempo limite 22 giorni; da attraversare Slovenia,Croazia, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Finlandia e Norvegia .
Passaggi con obbligo di firma:
· G1 – Lago Balaton (Hungary)
· G2 – Cracovia (Poland)
· G3 – Riga (Latvia)
· G4 – Rovaniemi (Finland)
Tra tanti giovanotti o atleti d’esperienza, uno diversamente giovane: Giandonato Bava, classe 1944 ( Giando 44, il suo nome di battaglia), fratello maggiore di Aldo, chierese, storica figura di medico sportivo e fisiatra apprezzato da generazioni di concittadini e non solo, si è cimentato con successo nella straordinaria avventura. Saluzzese di nascita, Aviglianese da 40 anni di residenza , un passato da sportivo decisamente amatoriale nello sci da fondo e nella corsa su strada , da qualche anno pensionato, dopo un’attività imprenditoriale nel mondo degli articoli sportivi, ha concluso la sua impresa percorrendo 4.700 Km. con oltre 32.000 metri di dislivello in 21 giorni 2 ore e 29 minuti. Di 198 partiti solo 110 sono riusciti a concludere nel tempo massimo previsto e Giando 44 ne ha lasciasti una decina alle spalle. Tre settimane pedalando ed attraversando tutta l’Europa orientale sono un’ esperienza unica. Da affrontare immancabili momenti di difficoltà o addirittura di vero panico come l’incapacità per oltre 5 ore di trovare la buona strada per proseguire da Riga, l’essere svegliati dal personale di sicurezza del traghetto tra Tallin e Helsinki, per essere sbarcato 6 ore prima del convenuto, un problema meccanico, risolto meglio del prevedibile, le immancabili crisi di fame o di sonno. Tra le maggiori difficoltà tratte anche di 200 Km. ( come tra Oulu e Rovaniemi ) senza nessuna possibilità di acquisti o ospitalità, ore di pioggia torrenziale, oltre 50 Km. di sterrato molto impegnativo, prima di Riga o il fortissimo vento contrario per gli ultimi 25 e ripidi Km., ma senza mai superare il confine tra fatica e sofferenza. La prima settimana, molto impegnativa per il grande caldo e le asperità del percorso, fino al controllo di Cracovia,fatta a notevole velocità integrato in un gruppetto di altri concorrenti ; i successivi oltre 2.000 Km. fatti in assoluta solitudine attraversando Polonia Lituania, Lettonia, Estonia ed entrando in Finlandia, gli ultimi 1.100 Km. con Giuseppe Favero, con cui si è spartita la gioia e la soddisfazione di concludere un’impresa notevole. Restano nel ricordo e nell’esperienza le 506 ore di durata dell’ avventura di cui 285 ore in bicicletta, il mutare delle condizioni ambientali , paesaggistiche, meteo; la civiltà ed il rispetto per il ciclista in tutti i paesi attraversati, le ottime condizioni della strade , spesso secondarie, tranne qualche breve eccezione. Per tutto il tempo è stato presente il pensiero rivolto all’amico ciclista Salvatore , che sta finalmente superando le conseguenze di un grave incidente. Un’esperienza ed una gioia che fanno nascere la voglia di affrontare presto nuove sfide.