Chieri, Tedesco e l’associazione “Avezzana”: avanti con ricerche e Vijà
“Non credo proprio che l’Avezzana scomparirà: ci sono progetti interessanti cui i soci stanno lavorando, e col prossimo presidente arriveranno idee ed energie nuove.” Parola di Vincenzo Tedesco, vicepresidente e reggente dell’associazione culturale chierese dopo le dimissioni di Ettore Negri. “C’è un bel gruppo – prosegue Tedesco – formato da una ventina di persone, ognuna delle quali coltiva progetti e interessi diversi, producendo ricerche, incontri, conferenze e quant’altro. Alcuni soci dell’Avezzana sono anche volontari della Fondazione per il Tessile, e questo rende il tutto molto bello. Si tratta di attività separate, che comunque vivono in parallelo, visto che le persone stanno un po’ di là e un po’ di qua…Credo che i filoni della storia chierese e delle tradizioni sia i più vivaci, al momento. Nel primo, alcuni soci stanno lavorando sul Medio Evo chierese nell’ottica di un ordine religioso. Nel secondo, c’è la Vijà in rampa di lancio per settembre. Sono due filoni da proseguire, e poi, il nuovo presidente, quando ci sarà, aggiungerà senz’altro del suo.”
Ma non ci sono troppe associazioni sul territorio ad occuparsi di certi argomenti? Tedesco non è dell’idea: “Le associazioni culturali fanno bene a parlarsi e a lavorare insieme, ma attenzione, a Chieri fanno cose diverse: Carreum si occupa di accoglienza, Avezzana di ricerca storica…ognuna ha le sue caratteristiche, ma hanno già dimostrato di saper lavorare bene insieme, ogni volta che si è reso opportuno.”
Intanto, la Avezzana rischia di non avere più una sede. “C’è in effetti questo problema – chiude Tedesco – ma dovremo risolverlo. Finora si è usufruito di locali che appartengono al Comune, quindi passeremo la palla al Comune, che valuterà la situazione.”