Il caso Nebiolo d’inchiostro, di luna, di vino presentato a Costigliole

Tra colori, inchiostri e storie varie, inaugurata sabato scorso nel nuovo SpazioArte casa Prunotto   una bella chiacchierata sulla figura di Piero Nebiolo: uomo, disegnatore, grafico, incisore, stampatore, editore costigliolese (tra i più grandi del ‘900 italiano). Sono intervenuti Alessandra Mighetto, che ha presentato la sua tesi di laurea, Maria Paola Nebiolo, figlia di Piero, Giancarlo Ferraris e Claudio Cerrato con le loro preziose testimonianze e ricordi ed infine Gian Piero Nuccio, artista ed esperto di grafica d’arte. C’è stata la presentazione della tesi di laurea di Alessandra Mighetto  e ci sono state, per motivi disicurezza, due presentazioni: una alle ore 16 ed una alle ore 17,30.  Il sentire un linguaggio artistico che accomuna e unisce in una grande amicizia. SpazioArte laRocca, a Costigliole  “consente di trovare noi stessi e di perdere noi stessi nello stesso momento”. (Thomas Merton). Ne ” Il Caso Nebiolo” la Mighetto afferma che si è persa e ritrovata più volte. “Ho fatto mia la storia di un uomo guidato dalla sua passione e dal suo sogno, fatto di inchiostro, di luna e di vino”.    Un altro artista, Eugenio Guglielminetti di Nebiolo ricorda:”Nella solitudine del suo studio evoca, filtrandoli attraverso la sua emotività, il mondo poetico di quegli artisti che a lui si sono affidati. L’operazione è seducente… Sono immagini di malinconica ironia anche quando evocano licenziose apparizioni”.   Il laboratorio grafico in Costigliole d’inchiostri, di luna e di vino. “Lui e la sua stamperia, a raccontarli oggi,- sottolinea la Mighetto –  sembrano usciti da quei romanzi sulle masche astigiane, tale è l’aspetto onirico di tutta la vicenda. Dal segno mordace dei suoi disegni alla stampa di libri d’arte rari e preziosi come alcuni vini piemontesi da meditazione”. L’autrice ringrazia gli amici e gli appassionati di arte e della vita, che “hanno partecipato a questo viaggio meraviglioso”. L’emozione è arrivata tutta ed è bastato vedere gli occhi attoniti di chi  l’ ascoltava, che  raccontava, in modo così  entusiasta quella passione che riversa sul suo stesso mondo, fatto di arte, d’inchiostro, di luna e di vino, piena di emozioni e incontri di anime, in grado di apprezzare il suo linguaggio, espresso a dismisura tra le sue opere, che si possono ammirare, tra le altre, a partire dal 2 ottobre alla mostra “Regine di carta”nella suggestiva cornice del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea a Mombercelli, ospitato in un ex carcere mandamentale che conserva ancora le strutture originali. Alessandra Mighettoartista di Costigliole  che si è dedicata in modo particolare all’incisione, diplomandosi all’Accademia Albertina di Torino, presenta pregevoli incisioni stampate su carta.

Alessandra Gallo