Asl 5 verso l’ospedale unico: Chieri e Carmagnola rinunciano al loro ospedale?
“Ospedali in vendita per un’unica struttura dell’Asl To5”. Sul quotidiano online Torino Today è stata rilanciata ieri una idea niente affatto nuova, ma comunque ad alto impatto emozionale. La novità è una data, il 9 settembre, in cui l’assemblea dei comuni (Chieri compresa) dovrà formalizzare l’accordo.
“Dalla vendita degli ospedali di Moncalieri e Chieri potrà realizzarsi, almeno in parte, un ospedale unico per tutto il territorio dell’Asl To5”, commenta il quotidiano, che prosegue:
“Una nuova struttura ospedaliera che raggruppi unitamente gli ospedali di Moncalieri, Nichelino, Chieri e Carmagnola perchè, parole dell’assessore alla Sanità Antonio Saitta, “lottare per mantenere un ospedale molto piccolo significa condannarlo a morte”.
E così la Regione Piemonte sarebbe disposta a finanziare il progetto dell’ospedale unico a patto che i sindaci del Comuni interessati si impegnino a valorizzare l’Asl esistente: in parole povere, con la vendita dei presidi di Moncalieri e Chieri. Da qui, attraverso un percorso strutturato, sarà possibile realizzare, almeno in parte, il presidio unico dell’Asl To5. Un progetto ambizioso, bisogna ammetterlo, ma di certo non impossibile.
I primi passi si sono mossi nella giornata di ieri, a 24 ore dall’annuncio dell’assessore Saitta, quando i sindaci interessati hanno dato il via libera al progetto, stringendo un’intesa politica sul percorso da seguire. L’accordo tra i 40 primi cittadini dovrebbe diventare ufficiale il prossimo 9 settembre, giorno in cui il sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna, ha convocato l’assemblea.
“Dopo le parole di Chiamparino e Saitta, abbiamo compiuto un nuovo passo avanti verso la costruzione dell’ospedale unico dell’Asl To5. Ormai la strada è tracciata: ringrazio tutti i sindaci per aver messo da parte i campanilismi in favore di una nuova programmazione dell’offerta sanitaria. In questo modo siamo certi di consegnare un futuro migliore al diritto alla salute degli oltre trecentomila abitanti dell’Asl To5 – commenta il sindaco Montagna –. L’ospedale unico permetterà infatti di valorizzare le eccellenze, modernizzare gli impianti e rendere più accessibili le prestazioni sanitarie”.
I comuni interessati, in particolare Chieri e Carmagnola, dovrebbero così “rinunciare” alla propria struttura ospedaliera in favore di un presidio unico. Malgrado le possibili polemiche, tuttavia, la strada sembra tutt’altro che in salita e nulla lascia immaginare che nell’assemblea del prossimo 9 settembre vi sia un dietro front da parte dei sindaci interessati.
A presto per i commenti chieresi…