Chieri e i 25 patti di condivisione: l’ultimo è su uno spazio abbandonato di Strada Turriglie che diventerà area verde
Il Comune di Chieri ha siglato un nuovo patto di condivisione finalizzato ad azioni di cura e interventi di valorizzazione di una piccola area verde sita in strada Turriglie, di fronte al civico 19/A, dove abitano i proponenti Pierfilippo Stella e Roberta Palladino. Si tratta uno spazio di circa 10/15 mq, delimitato da due parcheggi, inserito in una zona prevalentemente residenziale e periferica. Lo scopo del patto è quello di recuperare questa area verde, oggi incolta e in stato di abbandono, restituendola così alla comunità. I coniugi Stella e Palladino si prenderanno così cura di questo spazio, coinvolgendo un giardiniere professionista e sostenendo autonomamente i costi delle azioni utili alla sistemazione e alla valorizzazione dell’area: livellamento del terreno, pulizia ed eliminazione delle piante attuali, posa di un telo antiradice e di ciottoli di fiume, piantumazione di nuove piante ornamentali, manutenzione costante. Spiega il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO: «I patti di condivisione sono un modo di esercizio della cittadinanza attiva e una forma di partecipazione “dal basso”. In questo caso tutto è partito da privati cittadini, che hanno segnalato un problema – lo stato di abbandono di un’area pubblica di fronte alla loro abitazione – e hanno deciso di contribuire alla soluzione del problema, mettendosi a disposizione e prendendosi cura di questo spazio. L’area verde in questione, che il Comune assegna in gestione al Signor Stella e alla Signora Palladino, rimarrà comunque accessibile e fruibile da tutti i cittadini. Davvero un bell’esempio di civismo, che dimostra come anche grazie ai “patti di condivisione” la nostra città cresce e diventa migliore, e possono essere attivati pure da gruppi informali di cittadini o da singoli privati». Salgono così a 25 i patti di condivisione attivi a Chieri. Uno strumento che consente di coinvolgere e rendere protagonisti i cittadini nella gestione e cura dei beni comuni, materiali o immateriali, definendo e disciplinando le modalità di collaborazione tra il Comune e il soggetto proponente (associazioni, soggetti del Terzo settore, gruppi informali di cittadini o singoli cittadini) per la realizzazione di attività di interesse generale. Chieri è stato tra i primi Comuni italiani ad adottare, nel 2014, un Regolamento sui Beni Comuni: il «Regolamento comunale per la partecipazione nel governo e nella cura dei beni comuni» disciplina e rende possibili le ‘azioni di cittadinanza attiva’, attraverso un percorso che muove dalle proposte avanzate dai cittadini per arrivare ai ‘patti di condivisione’, che disciplinano i vari aspetti della gestione e cura dei Beni Comuni, definendo gli impegni sia dell’amministrazione sia dei cittadini.