“Lo Spiffero” e il caso Mattei: che non è chiuso
Pier Franco Quaglieni, sul quotidiano on-line “Lo Spiffero”, è tornato ad occuparsi del caso Mattei, dopo le (presunte?) dimisioni inviate dalla California.
Scrive Quaglieni: “Che il vice sindaco di Chieri scriva dall’estero che è molto impegnato e che non può continuare a fare il vice sindaco è affar suo e della Giunta di Chieri. Che non faccia neppure cenno a Negri e alla ex terrorista invitati al suo festival estivo costato molte decine di migliaia di euro è invece affare che tocca e offende la comunità civile non solo di Chieri che non dimentica gli anni di piombo e la tragedia del terrorismo in Italia e in Piemonte.
Come amico di Carlo Casalegno, aggredito a morte sotto casa sua per le due idee, sono indignato. Lo ero in estate per quegli inviti, lo sono oggi per il modo obliquo di svicolare sul tema. Sul terrorismo non di può gigioneggiare, né dimenticare. Certi signori non possono continuare, dietro invito di qualcuno, a impartire lezioni da cattedre e da tribune più o meno autorevoli. Essi non hanno nulla da insegnare a nessuno. Sono sconfitti della storia che hanno minacciato con azioni sanguinose e con la teorizzazione o esaltazione fanatica della violenza la democrazia e la libertà del Paese e del Piemonte. Devono tacere e meditare sui loro errori. E non poteva essere compito di un vicesindaco, con soldi pubblici, ridargli voce e riconoscimento di maestri, sia pure cattivi, anzi pessimi. E il Pd chierese, torinese e piemontese non può fare orecchie di mercante. Hanno dimenticato anche loro i Dc e i Pci vittime delle “sedicenti” Brigare Rosse?”