PIEMONTE ARTE: CELDRAN, CHESSA, FUORI MENU’, MOMBERCELLI, LA MORRA…
TORINO: CELDRÁN ALLA “GAGLIARDI E DOMKE”
La galleria Gagliardi e Domke (Torino) presenta l’ artista spagnolo Rómulo Celdrán e la sua serie “Zoom”; oggetti quotidiani da riscoprire.L’ artista spagnolo Rómulo Celdrán ha creato una serie di dipinti intitolata “Zoom”, intenzionato ad esplorare il mondo degli oggetti che lo interessa per vari aspetti, che siano estetici (o anti-estetici), plastici, funzionali ma anche emozionali.
Zoom assume la funzione di un obiettivo fotografico, ricalibrando la scala con la quale percepiamo gli oggetti osservati, scomponendo la congruità tra la dimensione reale e la dimensione percepita in relazione alla distanza del punto di osservazione.
Il concetto di Zoom aggiunge nuove dimensioni agli oggetti, rinforzandone la presenza e invitandoci ad esplorarli, scoprendone la latebra sfuggente.
Rómulo Celdrán: “Credo esista qualcosa di magico nel mondo delle dimensioni. Sembra esserci una memoria emotiva che ci invita e percepire la relazione con gli oggetti, come fosse un gioco.
Questi oggetti sono, come gli altri oggetti che uso, profondamente connessi con la mia vita quotidiana (come credo lo siano con la maggior parte delle persone ordinarie). Potremmo dire che fanno parte del mio micro cosmo. Oggetti che ritengo attrattivi per il loro design, la loro usabilità o la loro plasticità. Nella mostra presso Gagliardi e Domke saranno esposti dipinti che raffigurano attrezzi, oggetti del mio studio o della mia vita quotidiana. Questo fa parte della sfida…come poter porre l’ attenzione su un oggetto semplice, banale e trasformarlo in un opera d’ arte rivelandone la bellezza e onestà io credo loro racchiudano. Annoto in continuazione dettagli sugli oggetti che mi circondano. Una sorta di lista con riflessioni sull’angolatura migliore, sulle possibilità di visualizzare questi oggetti, risorse tecniche, materiali o difficoltà da risolvere. Queste continue riflessioni annotate sono il bacino a cui attingo per sviluppare nuove opere.”
RÓMULO CELDRÁN: MACRO.ZOOM
24 Settembre – 25 Ottobre
inaugurazione giovedì 24 settembre 2015 ore 18.00 – 24.00!
GAGLIARDI E DOMKE, Torino
www.gagliardiedomke.com
TORINO, SPAZIO DON CHISCIOTTE: MOSTRA DI MAURO CHESSA
Allo Spazio Don Chisciotte, a Torino in Via della Rocca 37 B, si inaugura giovedì 17 settembre la mostra di Mauro Chessa dal titolo “New York, New York!”. La mostra sarà aperta fino al 10 ottobre.
18 Settembre – 10 Ottobre 2015
Orario: da martedì a sabato 10.30 – 12.30; 15.30 – 19.30
Per info:
segreteria@spaziodonchisciotte.it
011-19771755
Via della Rocca, 37B, Torino
TORINO, LA NUOVA ARTE DEL TERRITORIO
Venerdì 18 settembre 2015, dalle 19.00 alle 23.00, presso HulaHoop Gallery Torino-Roma/ Museo d’Arte Urbana, via Rocciamelone 7 c Torino, inaugurazione della collettiva “Nuova Officina Torinese # zero”, primo di una serie di appuntamenti con la nuova arte del territorio.
Espongono : Valentina Addabbo, Diego Bonelli, Giordana Brucato, Maurizio Filippi, Michele Liuzzi, Chiara Pigoni, Diego Pomarico, Leardo Sciacoviello, Luj Vacchino. A cura di Togaci e Edoardo Di Mauro. Nel corso della serata performance “Rappresenta”, a cura di Giulia Zingariello
Fino al 29 settembre dal lunedì al sabato 15.00-19.00
TORINO, GALLERIA DAVICO ARTE: MOSTRA “FUORI MENU’”
FUORI MENU’ – a tavola con: Luigi Baratta, Francesco De Molfetta, Max Ferrigno, Mery Rigo
17 settembre – 17 ottobre 2015 – Galleria Subalpina 21 , Torino – info339/4069350
Orario: Da martedì a sabato 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.30
La galleria Davico Arte apre la nuova stagione presentando “Fuori menù – a tavola con Luigi Baratta, Francesco De Molfetta, Max Ferrigno, Mery Rigo”. “Unico fra gli animali, l’uomo vuole che il suo cibo non sia solo “buono da mangiare”, ma vuole anche, citando Lévi-Strauss, che sia “buono da pensare”, perché fra tutte le cose di cui ci nutriamo vi sono anche le idee” (Michael Pollan). Luigi Baratta appartiene al Realismo, una forma artistica che mira a riprodurre accuratamente la realtà che ci circonda. Baratta dipinge il cibo in quanto tale. A metà strada tra surrealismo e “new pop”, Francesco De Molfetta, dice di sè: “Proprio come i giocattoli, le mie opere sono uno strumento per generare emozioni, per inventare nuovi modi di giocare, per riflettere su come le immagini influiscano sulle nostre vite.”
Max Ferrigno ha da sempre un rapporto strettissimo con il cibo, nella sua pittura “pop surrealista”. I dolcetti, così come la frutta o i packaging di famosi brand alimentari, sono sempre antropomorfi, coloratissimi e pop.
“Estrattismo” è il movimento di cui si fa portavoce Mery Rigo. Nelle sue tele frammentate parte da una visione iperrealistica per dilatare poi il particolare ed esasperarlo, fino a condurlo alla sua essenza più profonda , così “estratta” e portata alla luce.
MOMBERCELLI, MOSTRA “IMMAGINI & PAESAGGI DEL PIEMONTE”
Il Parco Artistico nel Vigneto “Orme su La Court”, nell’ambito del “Progetto Scuola” Itinerari
didattici, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, promuove in collaborazione con il Comune di Mombercelli, negli spazi del Museo di Arte Moderna di Mombercelli la mostra “Immagini & Paesaggi del Piemonte – Un patrimonio di colori accende le colline.”
All’interno dell’affascinante Mastio della Cittadella a Torino, una suggestiva area talk accoglierà un nutrito elenco di eventi collaterali tra i quali giovedì 17 settembre alle ore 17.00 la presentazione del catalogo della mostra Immagini&Paesaggi del Piemonte – Un patrimonio di colori accende le colline, all’interno della Biennale Italia – Cina, ospiti dell’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio (AIAPP), Sezione Piemonte e Valle d’Aosta . Un pomeriggio ricco di eventi a iniziare dall’intervento critico dei professori Gian Giorgio Massarra e Angelo Mistrangelo, che presenteranno il catalogo da loro curato con proie zione delle opere, a seguire il filmato del Parco Artistico nel Vigneto “Orme su La Court”. La mostra è stata inaugurata sabato 29 agosto presso il Museo Musarmo di Monbercelli, dove sarà visibile fino al 1 novembre 2015.
La mostra è curata dai proff. Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo, che hanno scelto opere dei più rappresentativi tra i pittori piemontesi, artisti che hanno segnato con la loro inconfondibile impronta stilistica la storia dell’arte piemontese e nazionale. Dai “torinesi” Paulucci, Francesco Casorati, Menzio, Mino Rosso fino a Soffi antino, Ruggeri, Saroni, a Quaglino, Tabusso, Spazzapan, ai più “astigiani” Eso Peluzzi, Valinotti, Vitaliano Graziola o “alessandrini” come Carlo Morando, Cino Bozzetti. Ancora gli incisori: da Marcello Boglione, Mario Calandri, Francesco Franco fino a Vincenzo Gatti, ai massimi livelli del corso di Incisione dell’Albertina. Di molti di questi sono note le carriere artistiche dedicate alla natura e alla terra mentre di alcuni, stilisticamente lontani o per scelte informali o per la mole della loro opera pr evalentemente dedicata alla figura, abbiamo trovato opere che pure testimoniano un’attenzione e una considerazione del paesaggio molto interessante.
Un campionario di opere storiche che illustrano e descrivono, (dal quadro di Onetti datato 1900 agli ultimi datati 2010) in una molteplicità di situazioni, il paesaggio piemontese e quello delle colline del vino, da meno di un anno, Patrimonio dell’umanità. Scorci pittoreschi sotto la coltre di neve o nelle assolate giornate estive, fazzoletti verdi di vignet i cuciti tra loro e adagiati sul fianco delle colline come coperte ricamate. Strade secche e nervose che salgono insinuandosi tra prati e frutteti. Macchie di scuri profondi, alberi o canneti, si alternano al chiaro dei campi di grano con un ritmo istintivo, una cadenza che diventa essa stessa l’essenza del dipinto. Il paesaggio delle colline ha saputo interessare e sollecitare in maniera più o meno profonda, a distanza di anni, artisti stilisticamente molto diversi tra loro ma tutti ugualmente attratti da quella somma di sensazioni che si provano di fronte al distendersi di un panorama che riempie il cuore. Ecco la materia che entra nell’anima e suscita sentimenti, e tocca corde di alto lirismo. Il Mastio della Cittadella, porta verso città della fortificazione progettata nella seconda metà del millecinquecento dall’ingegnere Filippo Paciotto per volontà del Duca Emanuele Filiberto, si pone in contrasto con un grande effetto suggestivo, con la modernità delle opere d’arte contemporanea in un confronto fra Italia e Cina, esposte grazie alla Biennale, che dal 26 giugno al 13 novembre lo restituisce alla città, come uno dei luoghi dedicati alla cultura torinese.
I calendari saranno continuamente aggiornati sul sito ufficiale: www.biennaleitaliacina.com.
LA MORRA, Il 20 SETTEMBRE MOSTRA “IN VINO VERITAS”
“In vino veritas”: domenica 20 settembre a cura di Ermanno Tedeschi, presso Poderi Gianni Gagliardo, Borgata Serra dei turchi 88, 12064 La Morra (CN), una mostra a cura di Ermanno Tedeschi. Con la partecipazione di: Jessica Carroll, Enrico T. De Paris, Fabio Soto, Barbara Nejrotti, Pietro D’Angelo, Gianni De Paoli, Nicole Riefolo, Rafael Lomas, Norma Picciotto, Marina Munoz
Orario: dalle ore 17:00 alle 21:00.
LA MORRA, MOSTRA DI ANNA GUASCO
Mostra personale a La Morra della Presidente dell’Associazione ‘Senso del Segno’ di Torino, Anna Guasco, grafica e acquerelli, dal 16 al 30 settembre, nella chiesa di San Rocco.
MONFORTE D’ALBA, MOSTRA “SEGNI DI LONDRA”
Inaugurazione della mostra Segni di Londra, collettiva di artisti londinesi, sabato 19 settembre presso la Fondazione Bottari Lattes a Monforte d’Alba, alle ore 18. La mostra sarà aperta al pubblico dal 20 settembre al 20 dicembre.
Seguirà, sempre sabato 19, il primo appuntamento dell’autunno dei Cambi di Stagione: 100 anni di musica in Germania e in Francia, ore 21, auditorium della Fondazione Bottari Lattes.