Chieri, Fondazione per il Tessile, il sindaco: interventi urgenti per tamponare la sede, tra 6-8 mesi le decisioni

 

museo_del_tessileLa Fondazione per il Tessile resterà tale e avrà ampia autonomia. Il Comune cercherà di tamponare alla meglio la situazione dell’attuale Museo del Tessile e tra qualche mese si prenderanno decisioni definitive su sede e obiettivi. L’incontro tra Mario Ghirardi, presidente della Fondazione, e l’amministrazione comunale (sindaco Martano e assessore al patrimonio Anna Paschero) ha ricucito qualche dissapore emerso dalle dichiarazioni delle parti e ribadito che in futuro la Fondazione avrà tutto lo spazio per crescere, anche su orizzonti più ampi dell’attuale.

“Il presidente Ghirardi – dice il sindaco Martano – insieme al dottor Amerio, commercialista ed esperto di problematiche di onlus – ci hanno sciolto alcuni dubbi che avevamo sulla natura giuridica di questa istituzione. L’idea che è emersa è una sostanziale autonomia della Fondazione, che non deve aspettare scelte dell’amministrazione su quel che deve fare, perché altrimenti viene meno lo scopo stesso di avere una fondazione: è un ente in cui è presente il Comune ma che ha sufficiente elasticità e libertà per definire percorsi utili per affrontare una situazione che oggi è critica. Proponendo poi al Comune soluzioni possibili: a quel punto il Comune dirà se una cosa si può fare o no. E’ inutile che l’amministrazione, che ha altre emergenze e priorità, si metta a studiare come fare la nuova convenzione, su quali basi e con quali tempi. Nell’immediato, l’Ufficio Tecnico studierà come dare un minimo di agibilità e sicurezza alla struttura di Via Demaria, possibilmente senza spenderci troppi soldi. In tempi più lunghi, nel giro cioè di qualche mese, si valuterà una situazione che potrà contemplare l’uso dell’Imbiancheria e di magazzini nell’ex Tabasso. In questo caso, ci vorrà anche una valutazione tecnica per capire spazi, costi, tempi.

La Fondazione  cercherà nel frattempo di delineare il proprio futuro: si sono già confrontati con altre realtà simili in Piemonte, e mi pare che abbiano una visuale più ampia rispetto al passato, che prevede per esempio di inserirsi in circuiti nei quali, di fatto, la Fondazione non era presente. Quindi, siamo arrivati a una soluzione di tamponamento temporaneo, con uno sbocco a 6-8 mesi, tempo nel quale si prenderanno decisioni definitive.”